* Questo articolo è un estratto dalla tesi 'Gianluca Vialli, un eroe moderno veicolato dai mass media' nella parte dedicata all'eroe sportivo e la società nel corso dei secoli e qui pubblicato come omaggio a Vangelis, scomparso il 19 maggio 2022
Quando lo sport diventa ‘Momenti di Gloria'
“Esaltiamo gli uomini famosi e i nostri padri che ci generarono. Tutti questi uomini furono onorati nella loro generazione e furono gloria nel loro tempo. Siamo qui per rendere grazie per la vita di Harold Abrahams e onorarne il mito. Ora siamo rimasti in due soli, il giovane Aubbry Montangue ed io, che possiamo, chiudendo gli occhi, ricordare quei pochi giovani che vissero con la speranza nei cuori e le ali ai piedi.” (Cfr. H. Hudson, Momenti di gloria, 1981)
Con queste parole si apre il film Momenti di gloria, l’omaggio più sentito che il cinema abbia mai reso al mondo dello sport. Si narrano qui le vite di due campioni britannici che alle Olimpiadi di Parigi vinsero le medaglie d’oro nei 100 e nei 400 metri piani. Con delicata poesia ancora oggi si possono vivere le imprese che questi due giovani hanno compiuto per la loro patria e per se stessi.