Caccia al tesoro
di Alta Halverson Seymour
Dati tecnici:
Titolo originale: The secret of the hidden room
Casa Editrice: Baldini & Castoldi
Collana: La Melagrana n. 13
Pagine: 243
Anno: del 1949 (in Italia dal 1955)
Genere: romanzo d’avventura per ragazzi
Trama: Indiana, Usa. Secondo dopoguerra.
George Todd, insegnante al college, viene congedato per un anno e può così dedicarsi al sogno della sua vita: dipingere (anche se questo comporta delle notevoli ristrettezze economiche per tutta la famiglia).
Assieme alla moglie e ai tre figli (Ron, Kelly e il piccolo Dick) si trasferisce in una fattoria in Indiana, ricevuta in eredità dai nonni, dove da bambino aveva passato memorabili estati.
E una memorabile estate è in arrivo anche per la nuova generazione.
Un'antica tradizione di famiglia, infatti, racconta che nella casa sia nascosto un tesoro e Ron e Kelly (separatamente) iniziano le loro pazze ricerche, che però non sono così semplici come sembra (anche perché altrimenti il tesoro sarebbe già stato trovato da anni…).
Tra nuovi amici e temibili avversari, stanze nascoste e libri antichi, darsene disordinate e passaggi segreti, Ron e Kelly non solo vivono avventure mozzafiato ma imparano anche lentamente a crescere, a prendersi la responsabilità delle loro azioni e a trovare insegnamenti ancora più importanti di gemme preziose o monete d’oro…
tiene la candela per Ron
Commento: Caccia al tesoro fa parte della collana La Melagrana della Baldini & Castoldi di cui ho già recensito vari titoli (cito, tra i tanti, La vela scarlatta, Avventura da vendere e Scarpette in palcoscenico). Come gli altri romanzi della collana, anche questo racconta il mondo ormai perduto dei giovani che vissero nell’immediato secondo dopoguerra, con i loro sogni, le loro speranze e la loro voglia di guardare avanti e non indietro.
Un unicum della collana
Caccia al tesoro è l’unico romanzo presente in collana della Halverson Seymour (a differenza di altre firme americane come Rosamond Du Jardin o Betty Cavanna che annoverano molti titoli nella lista). In un certo qual modo è diverso da tutti gli altri ed io quasi lo definirei una sorta di Banda dei cinque (serie di Enid Blyton) con screziature rosa e richiami a Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain. In parte mi ha ricordato anche Il sentiero dei ciclamini (On her own, 1984) come se l’autrice Suzanne Rand avesse da piccola amato i libri di Alta Halverson Seymour.
La trama, infatti, è decisamente avventurosa, con indagini, rapimenti, uomini malvagi, richiami allo schiavismo ottocentesco e i sentimenti che crescono nel cuore dei personaggi sono la naturale conseguenza di peripezie vissute assieme.
Bello anche il rapporto fraterno tra Ron e Kelly, che, dopo aver subito uno sbandamento per la differenza di età (molto forte nei teen-ager), si consolida e vede non solo Ron tornare a fare il fratello maggiore per proteggere la sorella ma anche Kelly impegnarsi per permettere a Ron di andare al college nonostante i guai finanziari della famiglia.
Chi è Alta Halverson Seymour
Per comprendere la differenza di questo romanzo (bellissimo) dagli altri, forse bisognerebbe approfondire chi è l’autrice.
Nata nel 1893 a Deer Park, Wisconsin, la Halverson aveva origini norvegesi e tedesche. Iniziò a raccontare storie fin da giovanissima per intrattenere i fratelli minori. Si laureò all’Università del Minnesota ed iniziò a lavorare come stenografa in California, per poi trasferirsi nell’Illinois. Dopo il matrimonio con George Seymour nel 1922, lei e suo marito viaggiarono spesso su una nave mercantile o su una nave postale verso luoghi fuori mano. In questo modo la signora Seymour trovò persone interessanti e situazioni insolite, che fornirono materiale per i suoi libri, sempre preceduti da un’accurata ricerca per l’autenticità dei dettagli.
Due dei suoi lavori, On the Edge of the Fjord e The Tangled Skein, sono stati inseriti nella selezione Junior Literary Guild. Il romanzo Toward Morning (1956) sulla rivoluzione ungherese dello stesso anno è stato classificato dagli studiosi come “culturalmente importante” e “base di conoscenza della civiltà come la conosciamo”. Dal 1951 al 1955 scrisse una serie di libri di avventure per ragazzi chiamata Chirstmas around the world tuttora molto amata.
Richiami a La donna in bianco di Wilkie Collins
Durante le ricerche in biblioteca, Kelly trova un importante indizio all’interno de La donna in bianco di Wilkie Collins, autore di cui era appassionato il nonno (pag. 162).
Mi ha fatto piacere ritrovare nel testo la citazione al mio libro preferito in assoluto e la celebrazione di questo scrittore ancora drammaticamente misconosciuto in Italia.
Nel leggere questo richiamo ho subito pensato che in quell’epoca La donna in bianco stava sicuramente vivendo una notorietà notevole, dal momento che nel 1948 (l’anno prima della pubblicazione del romanzo) era uscito il film omonimo con Gig Young, Alexis Smith e Eleanor Parker.
Complessivamente si tratta di un romanzo molto interessante e ricco di spunti, che fa nascere il desiderio di leggere altri romanzi della stessa autrice (in italiano, però, esiste solo questo, comunque fuori commercio da decenni).
Unico neo le illustrazioni, che sfortunatamente non riproducono né la tensione della vicenda né la bellezza della fattoria dell’Indiana, preferendo immagini neutre che potrebbero svolgersi in qualsiasi vicenda ambientata nella Milano degli Anni Cinquanta. Mi ha ricordato un po’ quello avvenuto nella collana Flirts per Una avventurosa vacanza (leggi qui la recensione).
Consigliato a tutti coloro che vogliono vivere un’avventura misteriosa, allegra e divertente.
Letto: 10-25 marzo 2024
Voto: 8 al libro; 8 a Alta Halverson Seymour, 2 alle illustrazioni, 9 come sempre a La Melagrana per aver pubblicato gioielli preziosi.
Stelle mozzafiato: ****
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