martedì 4 dicembre 2018

#Libri - 'La galea sommersa' di Anton Ingolič, inno sloveno all'avventura e alla spensieratezza


La galea sommersa
di Anton Ingolič

Dati tecnici:
Titolo originale: Potopljena Galeja
Traduttore: Francesco Dakskobler
Casa Editrice: EMP – Edizioni Messaggero Padova
Collana: Astronave
Pagine: 156
Anno: 1973 (in Italia dal 1979)
Genere: narrativa per ragazzi straniera



Trama: Primi Anni Settanta. Isole Incoronate (Cornati), Croazia.
Una vivace colonia estiva di ragazzi tra gli 11 e i 15 anni viene raggelata quando è comunicato che la programmata gita alle dirimpettaie isole Cornati (Incoronate) è stata annullata a causa di problemi economici e tecnici. Dopo mille rinunce e tanta fatica, il Club del Quadrifoglio (composto da tre ragazzi – Paolo, Marco e Giorgio – e una ragazza, Zdenka) decide di fare da solo la fantomatica gita e mentre tutti ormai si sono addormentati, lasciano il dormitorio e si appropinquano al Fortuna, il veliero del sior Carlo, il direttore della colonia.
Qui incontrano due ragazze della colonia vicina (Vesna e la piccola Metka con il suo orsacchiotto) e il nipote del sior Carlo, il diciassettenne Andro. Un attimo, e il gruppo (ribattezzato Polipo) decide di prendere il Fortuna e di andare in gita senza avvertire nessuno.
Le isole Cornati li attendono, così come mille avventure tra immersioni pericolose, acque cristalline, ritrovamenti mozzafiato e il sogno della libertà…

Commento: Lessi La galea sommersa tanti anni fa (negli Anni Ottanta, mentre ero in vacanza nella Marche) e mi ricordo che mi piacque moltissimo, perché mi aveva fatto sognare grazie alle storie di questa antica galea, sommersa nell’Adriatico, a questa lunga, infinita gita dei protagonisti, a questo mare cristallino e a rileggerlo dopo tanti anni (ne sono passati circa 35), il libro ha mantenuto per me questo alone di meravigliosa fanciullezza, richiamando a me quello che avevo provato allora.
Ovviamente rispetto ad allora ho potuto approfondire molti temi e curiosità che in quel momento non potevo cogliere (sia perché ero troppo piccola, sia perché la storia non aveva ancora compiuto il suo corso).
In primo luogo ho scoperto che La galea sommersa (1973) è uno dei pochi romanzi tradotti in Italia di Anton Ingolič (1907-1992, autore simbolo della Slovenia) e che è ad oggi introvabile (era stato pubblicato sul finire degli Anni Settanta dalle Edizione Messaggero Padova).


Anton Ingolic

L’identità slovena:
Quello che mi ha colpito maggiormente in questa seconda lettura è proprio la forte identità slovena che emerge dallo scritto, con i vari personaggi che distinguono apertamente tra croati, sloveni, serbi, etc i personaggi del romanzo, a rimarcare una divisione forte interna in un momento in cui esisteva ancora la Jugoslavia.
Ci sono anche excursus storici dalle imprese dei corsari Uscocchi alle guerre partigiane nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Location mozzafiato:
Le isole Cornati diventano di fatto uno dei tanti personaggi del romanzo, incantando con le loro numerose baie nascoste, rocce bianchissime, pesci curiosi e calme onde.
Le immersioni di cui diventano protagonisti i personaggi, descritte con dovizia di particolari da parte di chi sicuramente conosceva molto bene questo sport, fanno sentire il freddo della corrente, le carezze delle alghe, la pressione che cresce…
Una volta chiuso il libro, viene davvero la voglia di partire per andare a scovare un luogo nascosto in una delle tante isole (si dice che ce ne siano più di quanti sono i giorni dell’anno) e godersi il sole e l’avventura, magari scoprendo anche noi una galea sommersa…


I primi ritrovamenti! (illustrazione del libro)

Galea sommersa:
La voglia di rileggere il libro mi è venuta dopo aver letto una notizia dell’Ansa, in cui si raccontava del ritrovamento di una nave italiana con un grosso e ricco carico d’oro. Poche righe che hanno risvegliato in me mille ricordi … Ora chissà come procederà l’apertura del forziere e chissà cosa avrebbe commentato Ingolič se fosse ancora in vita (sì, non si tratta di una galea e non è del Cinquecento, ma la leggenda della nave Re d’Italia è sempre stata molto forte dall’altra parte dell’Adriatico e chissà che non sia stata d’ispirazione per la stesura de La galea sommersa).
(Per leggere la news dell’Ansa cliccare qui).


Una delle cover delle varie edizioni slovene


Complessivamente mi è piaciuto molto (anche se oggigiorno, da madre, considererei troppo incoscienti questi giovani gitanti che scappano dalla colonia per ritagliarsi dei giorni di vacanza) e mi ha donato un allegro sorriso.
Lettura consigliatissima per i giovani d’oggi che troppo spesso non hanno più libri a cui affidarsi e sulla cui questione gli editori dovrebbero fare una profonda analisi di coscienza.
Carine anche le illustrazioni assai originali e molto naif. Sono state realizzate da Massimo Borghese per la versione italiana, contro una versione slovena priva di disegni (come ebbero a lamentarsi alcuni lettori).
Unica pecca: si tratta di una versione ridotta e non integrale ed io non amo le versioni ridotte…

Letto: ottobre – 9 novembre 2018

Voto: 7 ½ al romanzo, 7 alle illustrazioni di Borghese, 9 alla meravigliose isole Cornati, 10 alla gioia della fanciullezza e ad una letteratura per giovani che non esiste più…

Stelle mozzafiato: ****

Recensione in arrivo: Cressida di Clare Darcy

2 commenti:

  1. LE TUE RECENSIONI MI APRONO SEMPRE NUOVO ORIZZONTI !!!__BRAVISSIMA DILETTA, da un libro per ragazzi tiri fuori sempre tante storie e nozioni che interessano pure gli adulti...SEI STRAORDINARIA !
    ___GRAZIE MILLE !____

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    1. Grazie a te! La verità è che la letteratura per ragazzi di un tempo (anche non troppo lontano) era ricchissima se paragonata a quella di oggi. Questo è un vero e proprio gioiello che fa sognare. Grazie di cuore per il tuo entusiasmo, mi fa venire voglia di andare sempre avanti e scrivere sempre più recensioni!!! A breve arriva quella di Cressida, altro libro che mi è piaciuto tanto tanto.

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