lunedì 23 settembre 2019

#Libri - 'Il celebre libertino' di Mary Balogh, si chiude la trilogia Waite con un inno al richiamo della terra


Il celebre libertino
#03 della serie Waite
di Mary Balogh

Dati tecnici:
Titolo originale: The Notorious Rake
Traduttrice: Rossana Russo
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Oro Super n.4  (è un Omnibus con tre romanzi dal titolo Le sorprese dell’amore)
Pagine: 175
Anno: 1992 (1994 in Italia, la mia versione è del 2012)
Genere: romance, regency



Trama: Inghilterra, periodo regency.
Lady Mornington è vedova da molti anni e di recente ha anche perduto il suo più caro amico e confidente, che dopo 14 anni è tornato dalla moglie. Vive una vita all’apparenza serena e felice, ospita nei suoi salotti incontri di dibattiti culturali e politici molto apprezzati, ed è discretamente corteggiata da nobili vedovi in cerca di nuove compagne. Tuttavia la sua vita è assai triste e vuota e se ne renderà pienamente conto una notte in cui, vittima della sua irrazionale paura per i temporali (che forse non troppo irrazionale è, perché molti anni prima vide morire quattro soldati durante una notte di tempesta), si ritrova tra le braccia del noto libertino Lord Edmond Waite.

Sebbene desideri dimenticare quell’errore, la sua vita è improvvisamente cambiata e non riesce a rimanere lontana da Waite, anche perché il libertino sembra interessato a lei più di quanto quella breve avventura possa giustificare.
Complice una zia anziana dal cuore saggio ed arguto, i due si ritroveranno insieme ad una riunione in campagna e all’improvviso molti nodi torneranno al pettine, i buoni forse non saranno più così buoni e i cattivi non così cattivi, e anche una volta il richiamo della terra farà da testimone a…

Commento: Ho letto questo libro quasi per caso. Arrivato secondo nella mia classifica personale quando scelgo il libro da leggere (metto sempre 10 libro sul letto per decidere e poi faccio un podio primo, secondo, terzo), l’ho preso perché, in partenza per un week-end in montagna, stavo per terminare Lo scialle cinese e non avevo tempo di fare il ‘torneo’ tra i dieci ed ho preso il secondo classificato del torneo precedente.
Il celebre libertino è il terzo volume della trilogia Waite (gli altri due titoli della serie sono Un posto per l’amore e Fidanzati per finta). Nel primo romanzo incontriamo Lord Waite alle prese con una delle sue ‘vittime’ (Felicity Wren), nel secondo conosciamo (sebbene solo di sfuggita) Lady Mornington (amica del Conte di Clifton che poi torna dall’amata moglie). Qui, infine i due personaggi si incontrano e fanno faville.



La cover in lingua inglese

Sesso!
Scrivo faville e non sto assolutamente minimizzando. Ancora una volta le politiche editoriali forzano le trame a situazioni decisamente assurde. In questo caso davvero incredibili, perbacco!
Lord Waite e Lady Mornington si ritrovano a fare sesso in una sorta di gazebo ai Vauxall Gardens durante un terribile temporale (e dopo essersi conosciuti da appena un paio d’ore se tutto va bene!). Comprendo che la Balogh ci vuole descrivere le psiche debole di Lady Mornington che è terrorizzata dai temporali perché in Spagna, durante una campagna a cui partecipava il marito un fulmine aveva colpito la tenda accanto alla sua, uccidendo quattro soldati, ma a tutto c’è un limite! Falli abbracciare, baciare… ma perché una cosa così volgare come un sesso quasi all’aperto sotto ad un temporale? Per quanto Lord Waite sia un libertino, nessun gentiluomo al mondo farebbe una cosa del genere ad una Lady, per quanto vedova.
Il problema è che si vuole portare una mentalità sessantottina in personaggi di inizio Ottocento, il che crea dissonanza atroci alla trama. Ma basta!



I Vauxhall Gardens in un dipinto di Thomas Rowlandson (1806)

Pipkin, Beasley, Margrove:
Nel corso dei salotti culturali di Lady Mornington intervengono vari personaggi interessanti e nella lettura mi domando: esistono realmente o sono frutto della fantasia della Balogh? Si tratta del poeta Pipkin e di due uomini politici, Sir Beasley e Sir Margrove.
Facendo un approfondimento su Internet mi accorgo che dovrebbero essere solo frutto della fantasia della Balogh (se il romanzo lo avesse scritto Georgette Heyer sicuramente sarebbero stati citati personaggi noti dell’epoca o anche una puntata di Victoria, ma non posso pretendere dalla Balogh – o da una sua ghost writer – un tale approfondimento… peccato, sarebbe stato bello avere un assaggio dell’epoca con maggiori richiami e riferimenti).



Mary Balogh

I lati positivi:
Se devo trarre dei lati positivi dalla storia è il richiamo della terra e dell’importanza delle proprie radici, che attraversa come un filo rosso tutta la trilogia, anche se con tre storie differenti. In definitiva è la terra a salvare Lord Waite e a mostrare a Lord Mornigton le luci e le ombre non solo dell’uomo di cui si è innamorata, ma anche di altri personaggi che sulla carta dovrebbero essere positivi, ma che poi si scoprono molto peggiori del ‘celebre libertino’.

Complessivamente una trilogia che in potenza aveva moltissimo e che si è persa, ahimé, nell’inseguire le sirene delle case editrici che impongono il sesso anziché l’amore (una direttiva davvero devastante e sempre più tambureggiante). Il sentimento tra i due sarebbe stato molto più interessante ed intenso se la trama fosse stata costruita in maniera più pulita e meno torbida

Letto: 14-19 luglio 2019

Voto: 6 al libro, 4 alla Balogh che potrebbe alzare la voce un pochino di più, anziché forzare i suoi personaggi ad azioni dissonanti, 5 a noi lettori che ci accontentiamo della mediocrità pur di leggere un romance, 0 alle case editrici (e a chi le eteroguida) per imporre scene assolutamente fuori contesto solo per propagandare un’idea d’amore…

Stelle mozzafiato: ***

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