lunedì 9 settembre 2019

#Libri - 'Lo scialle cinese' di Patricia Wentworth, interessante giallo tradizionale del 1943

Lo scialle cinese
#05 della serie di Miss Silver
di Patricia Wentworth

Dati tecnici:
Titolo originale: The Chinese Shawl
Traduttrice: Marilena Caselli
Casa Editrice: Mondadori
Collana: I classici del giallo n. 1009
Pagine: 241
Anno: 1943 (2004 in Italia)
Genere: Giallo tradizionale


Trama: Londra. 1943.
La Seconda Guerra Mondiale è in pieno svolgimento. Londra e l’Inghilterra temono i bombardamenti e vi sono rigide regolamentazioni su come spostarsi e sull’oscurare le finestre. Ma questo non impedisce ai giovani di cercare comunque un po’ di divertimento. Così è per Laura Fane, appena divenuta maggiorenne, che si reca nella capitale britannica per incontrare il suo avvocato ed iniziare a gestire in prima persona il suo immenso capitale, dal momento che i genitori sono entrambi morti. La visita a Londra le dà inoltre l’occasione di andare a cena fuori con conoscenti di famiglia e qui incontrare un gruppo di amici (tra cui l’affascinante Carey Desborough, ex pilota medagliato, in congedo per delle serie ferite riportate in battaglia). Ma quello che sembra solo una piacevole serata, sarà l’anticamera di una settimana d’incubo.
Nel gruppo, infatti, vi è anche Tanis Lyle, lontana cugina, bellissima e capace di irretire tutti gli uomini che incontra. Ella è la nipote di Agnes Fane, una cugina del padre di Laura, che desidera ardentemente acquistare il vecchio Priorato, ora di proprietà di Laura, che tiene in affitto da tutta la vita.
Laura si ritrova ad accettare l’invito a recarsi nel Priorato (assieme a Carey e a tutti gli altri nuovi amici), dove Tanis fa da affascinante padrona di casa (e dove Agnes spinge affinché venga annunciato il suo fidanzamento con Carey…).
Una sera però irrompe alla villa l’ex marito di Tanis, livido di gelosia, che minaccia di morte l’ex moglie con una pistola… pistola che poche ore dopo ucciderà realmente la giovane donna.
Uomini innamorati, donne gelose. Chi è l’assassino? Che fine ha fatto lo scialle cinese di Laura? E perché la porta del Priorato era aperta in piena notte? Scotland Yard, con l’aiuto dell’immancabile Miss Silver, tenterà di risolvere l’enigma…


Commento: E’ il quinto libro che leggo di Patricia Wentworth e il quarto con l’investigatrice privata Miss Silver (in tutto sono 32 i romanzi con questa vecchietta dallo sguardo acuto e capace di notare tutto, sferruzzando per creare maglioni per i suoi infiniti nipoti e tossicchiando di qua e di là). Il mio preferito rimane Lo smemorato di Colonia (l’unico senza Miss Silver – trovate qui la recensione), ma questo non mi è affatto dispiaciuto. Recuperato presso la mitica libreria Suspense, nei dintorni del giallo di Roma (la Wentworth è un’autrice praticamente dimenticata dalle case editrici odierne e si possono racimolare delle chicche solo nelle bancarelle dell’usato o in librerie specializzate), si tratta di un giallo classico e, come sempre nei romanzi della Wentworth, con un occhio interessato ai risvolti romantici tra i personaggi.

Sfollati
Uno dei punti di forza del romanzo è il fatto che sia stato scritto nel 1943, quindi è contemporaneo al periodo descritto. La Seconda Guerra Mondiale è in corso e si possono notare tutti quei dettagli che all’epoca erano diventati di ordinaria amministrazione. Dall’oscuramento delle finestre (c’è una precisa descrizione degli orari imposti dal governo), al razionamento, alla presenza di sfollati nelle case disponibili (questi dettagli assai interessanti li avevo notati anche nel romanzo La camera gialla di Mary Roberts Rinehart del 1945, la cui recensione potete leggere qui).
La presenza quasi invisibile degli sfollati serve da sfondo alla trama (un pretesto per far entrare Miss Silver in azione) e mette in mostra un tema quasi dimenticato dell’epoca. Interessante. Così come è notevole assaggiare la voglia di vita dei giovani, che sono loro malgrado coinvolti nel tremendo conflitto… Fa riflettere.


Incubi e misteri al Priorato de 'Lo scialle cinese' in un'illustrazione

Tannyson
Come in ogni romanzo Miss Silver ama menzionare Alfred Tannyson (1809-1892), il suo poeta preferito.
Tra le varie citazioni, una mi è rimasta impressa, evocata a pag. 152 mentre l’investigatrice parla del caso con il sovrintendente Randal March: “Una bugia costituita da una mezza verità è la più difficile da combattere”.
Sono pienamente d’accordo e credo che molti dei comunicatori contemporanei abbiano preso questo aforisma come monito per costruire le proprie campagne…

Marito e moglie
Da sottolineare anche che nel corso del romanzo vi sia una difesa dell’istituzione del matrimonio (quanto è fuori moda oggigiorno!), consigliando i coniugi in attrito di ascoltarsi e parlarsi, piuttosto che vivere nell’astio o nella paura e separarsi.
Magistrale la frase che Miss Silver dona alla signora Madison: “I segreti tra persone sposate sono una cosa pericolosa. Il consiglio che posso darle è che lei ripristini quella fiducia che non avrebbe mai dovuto interrompersi” (pagg. 185-186).
In una società odierna che inneggia ai segreti, alle bugie, agli inganni è una boccata d’aria fresca…


Un'illustrazione che ritrae il cadavere di Tanis all'esterno del Priorato

Complessivamente è un giallo tradizionale, consigliato a tutti coloro che amano gli intrecci classici e che si appassionano di richiami alla guerra. Piacevole e ben costruito.

Letto: 30 giugno – 13 luglio 2019

Voto: 8 alla storia, 8 a Patricia Wentworth, 2 alla copertina (è carina, ma non comprendo il legame con il romanzo), 10 al titolo.

Stelle mozzafiato: ****

Recensione in arrivo: Senza uscita di Charles Dickens e Wilkie Collins

Nessun commento:

Posta un commento