Lo scialle cinese
#05 della serie di Miss Silver
di Patricia Wentworth
Dati tecnici:
Titolo originale: The Chinese Shawl
Traduttrice: Marilena Caselli
Casa Editrice: Mondadori
Collana: I classici del giallo n. 1009
Pagine: 241
Anno: 1943 (2004 in Italia)
Genere: Giallo tradizionale
La
Seconda Guerra Mondiale è in pieno svolgimento. Londra e l’Inghilterra temono i
bombardamenti e vi sono rigide regolamentazioni su come spostarsi e
sull’oscurare le finestre. Ma questo non impedisce ai giovani di cercare
comunque un po’ di divertimento. Così è per Laura Fane, appena divenuta
maggiorenne, che si reca nella capitale britannica per incontrare il suo
avvocato ed iniziare a gestire in prima persona il suo immenso capitale, dal
momento che i genitori sono entrambi morti. La visita a Londra le dà inoltre
l’occasione di andare a cena fuori con conoscenti di famiglia e qui incontrare
un gruppo di amici (tra cui l’affascinante Carey Desborough, ex pilota
medagliato, in congedo per delle serie ferite riportate in battaglia). Ma quello
che sembra solo una piacevole serata, sarà l’anticamera di una settimana
d’incubo.
Nel
gruppo, infatti, vi è anche Tanis Lyle, lontana cugina, bellissima e capace di
irretire tutti gli uomini che incontra. Ella è la nipote di Agnes Fane, una
cugina del padre di Laura, che desidera ardentemente acquistare il vecchio
Priorato, ora di proprietà di Laura, che tiene in affitto da tutta la vita.
Laura
si ritrova ad accettare l’invito a recarsi nel Priorato (assieme a Carey e a tutti
gli altri nuovi amici), dove Tanis fa da affascinante padrona di casa (e dove
Agnes spinge affinché venga annunciato il suo fidanzamento con Carey…).
Una
sera però irrompe alla villa l’ex marito di Tanis, livido di gelosia, che
minaccia di morte l’ex moglie con una pistola… pistola che poche ore dopo
ucciderà realmente la giovane donna.
Uomini
innamorati, donne gelose. Chi è l’assassino? Che fine ha fatto lo scialle
cinese di Laura? E perché la porta del Priorato era aperta in piena notte?
Scotland Yard, con l’aiuto dell’immancabile Miss Silver, tenterà di risolvere
l’enigma…
Commento: E’
il quinto libro che leggo di Patricia Wentworth e il quarto con
l’investigatrice privata Miss Silver (in tutto sono 32 i romanzi con questa
vecchietta dallo sguardo acuto e capace di notare tutto, sferruzzando per
creare maglioni per i suoi infiniti nipoti e tossicchiando di qua e di là). Il
mio preferito rimane Lo smemorato di
Colonia (l’unico senza Miss Silver – trovate qui la recensione), ma questo
non mi è affatto dispiaciuto. Recuperato presso la mitica libreria Suspense, nei dintorni del giallo di
Roma (la Wentworth è un’autrice praticamente dimenticata dalle case editrici
odierne e si possono racimolare delle chicche solo nelle bancarelle dell’usato
o in librerie specializzate), si tratta di un giallo classico e, come sempre
nei romanzi della Wentworth, con un occhio interessato ai risvolti romantici
tra i personaggi.
Sfollati
Uno
dei punti di forza del romanzo è il fatto che sia stato scritto nel 1943,
quindi è contemporaneo al periodo descritto. La Seconda Guerra Mondiale è in
corso e si possono notare tutti quei dettagli che all’epoca erano diventati di
ordinaria amministrazione. Dall’oscuramento delle finestre (c’è una precisa
descrizione degli orari imposti dal governo), al razionamento, alla presenza di
sfollati nelle case disponibili (questi dettagli assai interessanti li avevo
notati anche nel romanzo La camera gialla
di Mary Roberts Rinehart del 1945, la cui recensione potete leggere qui).
La
presenza quasi invisibile degli sfollati serve da sfondo alla trama (un
pretesto per far entrare Miss Silver in azione) e mette in mostra un tema quasi
dimenticato dell’epoca. Interessante. Così come è notevole assaggiare la voglia
di vita dei giovani, che sono loro malgrado coinvolti nel tremendo conflitto…
Fa riflettere.
Tannyson
Come
in ogni romanzo Miss Silver ama menzionare Alfred Tannyson (1809-1892), il suo
poeta preferito.
Tra
le varie citazioni, una mi è rimasta impressa, evocata a pag. 152 mentre
l’investigatrice parla del caso con il sovrintendente Randal March: “Una bugia costituita da una mezza verità è
la più difficile da combattere”.
Sono
pienamente d’accordo e credo che molti dei comunicatori contemporanei abbiano
preso questo aforisma come monito per costruire le proprie campagne…
Marito
e moglie
Da
sottolineare anche che nel corso del romanzo vi sia una difesa dell’istituzione
del matrimonio (quanto è fuori moda oggigiorno!), consigliando i coniugi in
attrito di ascoltarsi e parlarsi, piuttosto che vivere nell’astio o nella paura
e separarsi.
Magistrale
la frase che Miss Silver dona alla signora Madison: “I segreti tra persone sposate sono una cosa pericolosa. Il consiglio
che posso darle è che lei ripristini quella fiducia che non avrebbe mai dovuto
interrompersi” (pagg. 185-186).
In
una società odierna che inneggia ai segreti, alle bugie, agli inganni è una
boccata d’aria fresca…
Un'illustrazione che ritrae il cadavere di Tanis all'esterno del Priorato
Complessivamente
è un giallo tradizionale, consigliato a tutti coloro che amano gli intrecci
classici e che si appassionano di richiami alla guerra. Piacevole e ben
costruito.
Letto: 30
giugno – 13 luglio 2019
Voto: 8
alla storia, 8 a Patricia Wentworth, 2 alla copertina (è carina, ma non
comprendo il legame con il romanzo), 10 al titolo.
Stelle mozzafiato: ****
Nessun commento:
Posta un commento