giovedì 30 agosto 2018

#Libri - 'La camera gialla' di Mary Roberts Rinehart, giallo tradizionale in piena Seconda Guerra Mondiale


La camera gialla
di Mary Roberts Rinehart

Dati tecnici:
Titolo originale: The Yellow Room
Traduttrice: Grazia Maria Griffini
Casa Editrice: Mondadori
Collana: I classici del Giallo Mondadori n. 857
Pagine: 332
Anno: 1945 (in Italia dal 1999)
Genere: giallo classico


Trama: Giugno 1944, Bayside, Maine.
In Europa è nel vivo la Seconda Guerra Mondiale. Da pochi giorni gli Alleati hanno fatto lo sbarco in Normandia, la cui eco continua a tambureggiare sui giornali statunitensi. Greg Spencer, eroe nel Pacifico, sta per rientrare in patria per una licenza di qualche settimana per ricevere una medaglia al valore. Fervono i preparativi per il suo matrimonio con Virginia, mentre la signora Spencer decide di aprire in anticipo la casa a Bayside, nel Maine, per accogliere il figlio in pompa magna. Viene quindi inviata nell’imponente dimora Carol, la figlia minore, con un paio di giorni d’anticipo per gestire ogni dettaglio.
La ragazza arriva nella casa assieme alla governante e a due cameriere, e si accorge subito che qualcosa è assai insolito. Lucy Norton, la custode, è sparita, così come il giardiniere. Pochi minuti e Flora, una delle cameriere, trova il cadavere di una donna nell’armadio della biancheria semi carbonizzato.
Cosa è accaduto? Chi è quella donna? Perché si trova in casa Spencer? Perché Lucy Norton l’aveva fatta entrare? Che fine ha fatto Lucy? Quale tragico segreto è tenuto custodito? E da chi?


Commento: La camera gialla è il quint’ultimo romanzo della prolifica giallista americana Mary Roberts Rinehart (1876-1958), considerata la Agatha Christie d’oltreoceano, sebbene si discosti molto nei suoi romanzi dalla creatrice dell’investigatore Poirot. Lo stile della Rinehart è, infatti, molto più meticoloso e approfondito rispetto a quello della Christie, che ha un modo di scrivere più breve e diretto.
Il libro è narrato con la tecnica del narratore onnisciente (di cui la Rinehart era maestra) ed ha una particolarità: molte volte l’autrice anticipa di qualche riga/mezza pagina quello che sta per accadere. Per esempio: Jerry Dane si addormentò prima che scoppiasse l’incendio dietro a Crestview… poi viene narrato quello che accade e quindi effettivamente lo scoppio dell’incendio.


Mary Roberts Rinehart

L’elemento che ho trovato maggiormente interessante di questo romanzo è il fatto che sia stato scritto e pubblicato durante la guerra, quindi si possa toccare con mano come veniva vissuto il conflitto mondiale da chi era a casa; non solo la tensione per i propri cari al fronte, ma tutto quello che accadeva in patria: dal razionamento alla mancanza di benzina (il che rendeva assai difficili gli spostamenti per chi non era particolarmente ricco), all’assenza del rullino per effettuare le foto (tanto che la scena del crimine non può essere fotografata).

Nel suo insieme il giallo mi ha ricordato un po’ Cluedos la commedia gialla interattiva del Teatro Stabile del Giallo, dove, in qualche modo, tutti gli attori sono coinvolti nella storia. Anche qui, la storia è talmente intrecciata e ben costruita che alla fine ogni personaggio ha qualcosa di importante da dire (come è giusto che sia in un villaggio dove tutti conoscono tutti).

Complessivamente è un giallo molto interessante e ben costruito, con la suspense che cresce per tentare di scoprire chi sia la donna trovata morta, in che modo ella sia legata agli Spencer ed infine chi l’ha uccisa, perché lo ha fatto e come. E’ lungo 332 pagine (molte per un giallo classico) ma la lettura vola via veloce, senza pesantezze.
Piacevole la storia d’amore (anche se non troppo approfondita nei sentimenti).
Notevole la location. E’ indubbio che Bayside nel Maine si mostri al lettore come di una bellezza mozzafiato ed è altrettanto indubbio che viene voglia di scoprire come è oggi tramite Google Maps, già progettando di andarci magari un giorno a visitarlo.


Bayside, Maine

Credo che ne sarebbe venuto un film molto bello negli Anni Quaranta, con l’ambigua Veronica Lake nella parte della morta, una giovane Lana Turner in quella di Carol Spencer (sarebbe stata perfetta Carol Lombard, ma ahimé l’attrice morì nel 1942), John Lund in quello di Greg Spencer e un Robert Mitchum degli albori nei panni di Jerry Dane, l’ispettore FBI…



Da sinistra in senso orario Veronica Lake, Lana Turner, Robert Mitchum e John Lund


Consigliatissimo a tutti coloro che amano i gialli tradizionali.

Una nota sulla traduzione. Sebbene sia stato tradotto da Grazia Maria Griffini, una maestra nel suo lavoro, ho trovato molti errori, compreso un ‘prendere una fotografia’ in luogo di ‘scattare una fotografia’ come traduzione letterale dall’inglese ‘take a picture’. Se eventuali errori di battitura sono passabili, ci sono altri errori di traduzione o di grammatica (in primis ‘gli’ al posto di ‘loro’) che sono assai meno perdonabili, perché denotano una sciatteria di linguaggio che non va bene ora, figuriamoci se rapportato ad un testo che risale al 1945.

Letto: 06-17 agosto 2018

Voto: 8 al libro, 9 a Mary Roberts Rinehart e alla sua arte narrativa, 6 alle case editrici che non la ripropongono quasi mai pur essendo una delle fondatrici di questo genere.

Stelle mozzafiato: *****

Recensione in arrivo: Senza nome di Wilkie Collins (l’ho letto a luglio, ma devo ancora finire la recensione ^^)

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