Senza uscita
di Charles Dickens e Wilkie Collins
Dati tecnici:
Titolo originale: No Thoroughfare
Traduttrice: Marina Premoli
Casa Editrice: Nottetempo
Collana: narrativa
Pagine: 226
Anno: 1867 (2003 in Italia)
Genere: giallo – commedia teatrale
Una madre, di notte, attende che
un’ausiliaria all’Ospedale dei Trovatelli esca per recarsi dal fidanzato malato.
Riesce a fermarla e a farsi dire un segreto che non sarebbe mai dovuto essere
svelato: il nome che è stato scelto per il bimbo che lei poche notti prima era
stata costretta ad abbandonare, ovvero Walter Wilding.
Prima domenica d’ottobre 1847.
La madre torna infine all’Ospedale dei
Trovatelli e si fa indicare da un’anziana sorvegliante chi sia Walter Wilding.
La sorvegliante, nonostante le sia proibito fare queste rivelazioni, acconsente
ed indica il bambino alla donna, che a breve si ricongiungerà per sempre con il
suo perduto bambino.
1861.
Walter Wilding è ormai adulto. Sua madre
è morta da pochi mesi e l’uomo ha appena preso le redini di un’azienda di
import-export di vini a Cripple Corner a Londra.
Tuttavia il destino ha ormai posizionato
le sue carte e Walter si sta per imbattersi in una sconcertante verità: non è
lui il figlio perduto di sua madre. Cosa è accaduto 26 anni prima? Chi ha
mentito? Perché? Cosa è accaduto al vero Walter Wilding? Cosa avrebbe fatto la
madre a questa scoperta?
Con il peso atroce di questa dolorosa
verità sulle spalle, Walter parte alla ricerca del vero destinatario della
fortuna della madre, tra malattie, incomprensioni, un amore tormentato e
l’innevato e pericoloso Passo del Sempione…
Un'illustrazione della traversata del Passo del Sempione
Commento: Senza
uscita è uscito sul
numero speciale di Natale del 12 dicembre 1867 della rivista All the Year Round (rivista fondata
dallo stesso Dickens, che ha raccolto le prime edizione di moltissime opere
degli scrittori inglesi dell’Ottocento, non solo di Dickens e Collins, ma
anche di altri come Elizabeth Gaskell o Anthony Trollope). Dickens scrisse da
solo il Preludio e il Terzo atto, Collins partecipò alla stesura del Primo e
del Quarto atto e scrisse da solo il Secondo.
La pubblicazione del racconto anticipò di
una manciata di settimane il debutto dell’omonima opera teatrale scritta dai
due scrittori (lo spettacolo ebbe molto successo e contò 200 repliche
consecutive tra il 1867 e il 1868), ed è considerata una vera e propria opera
di merchandising per lanciare lo show (anche la divisione in atti del racconto
fa intuire la matrice teatrale della storia).
I due stili di scrittura si amalgamano,
sebbene è possibile riscontrare le normali differenze che intercorrono tra
questi grandi autori.
L’amicizia
Dickens-Collins
Per comprendere la nascita di opere come
questa, scritta a quattro mani (ve ne furono molte altre, pubblicate sempre
sulla rivista), bisogna partire dalla grande amicizia che legava Charles
Dickens (1812-1870) e Wilkie Collins (1824-1889). Si conobbero nel 1851 e in
breve tempo Dickens divenne il mentore di Collins. I due viaggiarono molto
assieme (esiste anche un libro scritto a quattro mani su queste peregrinazioni,
Il pigro viaggio di due apprendisti
oziosi), anche in quella Svizzera e quell’Italia narrata nel libro
(visitate nell’autunno del 1853), e si confrontarono in continuazione.
Gli
orfanotrofi di Dickens
Tra le caratteristiche più dickensiane
dell’opera, la prima che salta agli occhi è la presenza di orfanotrofi e di
bambini abbandonati. In questo caso, tuttavia, i bimbi non vengono maltrattati
(non troppo almeno) e l’orfanotrofio è visto come una casa quasi da ricreare:
Walter Wilding, infatti, una volta avviata la sua azienda vorrebbe dare vita ad
una sorta di azienda famiglia per far sentire tutti parte di un’unica cosa
(notevole le scene in cui si suona tutti insieme).
La
teoria dell’assurdo di Collins
Di Collins, che amo profondamente, ho ritrovato la ricerca dell’assurdità giuridica, che
però non può essere definita impossibile.
Nei suoi gialli cerca sempre le pieghe della legge e di mettere in evidenza il cosa accadrebbe se…? qualora si
verificassero degli eventi non coperti dalla legislatura e che fanno camminare
i personaggi in una strada sconosciuta (vale praticamente per tutti i suoi
romanzi, ne cito due: Senza nome e La legge e la Signora - cliccare sui titoli per leggere le mie recensioni). Anche qui il presupposto è assurdo ma
possibile, e da questo poi parte tutta la storia…
Il
misterioso Monsieur Zohé-Ladelle
Un’ultima annotazione. A pag. 222 si cita
“un certo grosso inglese misterioso,
popolarmente noto come Monsieur Zohé-Ladelle” presente all’interno di una
locanda. Egli non compare né prima né dopo, non fa assolutamente nulla. C’è e
basta.
Questa citazione mi ha stupita ed
incuriosita.
Ho cercato su internet per vedere se si
trattava di un personaggio reale, ma i pochi risultati che ho raggiunto sono
tutti legati a Senza uscita.
Chi era questo misterioso inglese? E
perché viene citato in questo modo da Collins e Dickens in una parte scritta a
quattro mani?
Quello che mi sono risposta, da
scrittrice, è che si tratti di una persona in cui i due scrittori si sono
realmente imbattuti durante il loro viaggio in Svizzera e che gli abbiano
voluto donare una sorta di cameo che rievocava magari dei loro discorsi
fantasiosi su questa figura ‘misteriosa’.
Sarebbe bello poterli incontrare e
chiedere loro questo particolare…
Immagine della scena clou del quarto atto
Racconto complessivamente assai
divertente e curioso, consigliato a tutti coloro che amano Dickens e Collins,
ma anche a chi volesse dilettarsi nel leggere una storia che è chiaramente un divertissement per gli autori…
Letto: 30
agosto – 5 settembre 2019
Voto: 8 al racconto, 10 a Nottetempo per aver
portato questo piccolo capolavoro in Italia, 5 alla copertina, 7 alla
traduzione, 5 a… ma perché i numeri delle pagine li hanno messi all’angolo interno
anziché a quello esterno? (comunque mi hanno informato che nella nuova edizione il problema è stato risolto :) ).
La nuova edizione
Stelle mozzafiato: *****
Anche io come molti altri non lo conoscevo ... GRAZIE Diletta, va nel prossimo ordine di libri che mi faccio come regalo di Natale ! :-)
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