San Michele
di E. Werner
Dati tecnici:
Titolo originale: Sankt Michael
Traduttore: non segnalato
Casa Editrice: Salani
Collana: I Romanzi della Rosa n. 90
Pagine: 248
Anno: 1887 (in Italia dal ??? – la mia edizione è del 1961)
Genere: romanzo storico sociale
Il Conte di Steinrück è morto senza eredi
maschi. Il suo patrimonio (e il titolo) viene lasciato ad un lontano cugino,
mentre i suoi beni materiali, compreso il castello nei pressi di San Michele,
all’amata figlia di soli otto anni, Herta. Il sogno del lontano zio, un ferreo
Colonnello dell’esercito, è quello di riunire i due rami dell’antica famiglia,
facendo sposare il nipote Raoul con Herta.
Ma il destino ha in serbo di mescolare le
carte. Una volta cresciuta, infatti, Herta, incontrerà un giovane soldato dal
passato oscuro, Michele Rodenberg, che, dopo essere stato allevato da un
guardaboschi, è stato inviato dal parroco di San Michele a studiare presso suo
fratello, un noto studioso. Tra i due vi è da subito una forte attrazione che
viene, però, messa a tacere da entrambi. Herta perché in lui vede un uomo non
adatto al suo stato sociale e Michele, perché sa perfettamente quali sono le
sue origini, che non sono affatto umili, ma macchiate da una fuga d’amore di
sua madre (figlia proprio del Colonnello) e un avventuriero.
Privato fin dalla nascita di titolo,
denaro e status, Michele Rodenberg rinuncia ora anche all’amore e si avvia alla
vita militare, dove brillerà per coraggio e dedizione. E dove si troverà ancora
una volta di fronte al Colonnello, a Raoul e soprattutto a Herta…
Copertina di un'edizione ottocentesca del libro in Germania
Commento: San
Michele è il tredicesimo romanzo (su 18) scritto da Elisabeth Bürstenbinder
(Berlino, 25 novembre 1838 – Merano, 10 ottobre 1918), nota con il suo nome
d’arte E. Werner. Di questa scrittrice avevo letto già Buona fortuna! (cliccare qui per leggere la recensione) che mi era
piaciuto molto, e anche in questo romanzo l’autrice non mi ha delusa.
Spostamento
temporale:
Anche per questo romanzo, come era
accaduto per Buona fortuna!, la
Salani ha apportato delle modifiche al testo per farlo sembrare un romanzo
ambientato nel Novecento, come già si evince dalla copertina (in particolare c’è una frase in cui viene scritto che
una ragazza nel ventesimo secolo non può avere delle simili restrizioni dalla
famiglia). Questo tentativo di ammodernare la storia, anziché arricchirla, la
depaupera, perché viene talmente decontestualizzata che alcuni passaggi
rimangono di difficile comprensione, in special modo il contesto storico (con
la tensione che serpeggia dalla prima pagina tra Germania e Francia). Al
termine del romanzo scoppia una vera e propria guerra tra i due paesi
confinanti e leggendo il romanzo non si comprende di quale conflitto si parli:
la Prima Guerra Mondiale? La Seconda? Invece probabilmente si fa riferimento alla tensione
franco-prussiana degli Anni Settanta dell’Ottocento. Questo cambiamento di
datazione implica quindi anche assenza di nomi e di riferimenti politici che
rendono difficile la comprensione di alcuni passaggi, viceversa, molto
interessanti. (Sinceramente adoro i romanzi storici contemporanei, in cui si
possono cogliere dei dettagli su come un evento viene vissuto da chi è presente
senza sapere cosa accadrà).
Copertina del 1938 sempre della Salani (molto più affascinante)
Esaltazione
del valor militare:
Nel corso del testo vi è una vera e
propria esaltazione dello spirito militare, in cui brillerà Michele Rodenberg e
grazie al quale troverà un posto nel mondo.
In particolar modo mi ha colpito la frase
pronunciata dal Colonnello al nipote Raoul, in riferimento proprio a Michele: “Tu dimentichi che si tratta di un tenente.
Non posso comprare il silenzio di un ufficiale del nostro esercito. Tutt’al più
posso far presa sul suo orgoglio”. (pag. 99).
E’ raro trovare un elogio
così forte in un romanzo allo spessore morale delle figure militari, in special
modo tedesche. Intenso.
La
Festa di San Michele:
Da quando sono nata ho associato la Festa
di San Michele al 29 settembre (in alcuni Paesi è vista come la Festa che dà il
via all’autunno). Quindi quando, nel corso della lettura, mi imbatto in una
festività collocata poco dopo la Pasqua, rimango sorpresa.
Cerco subito di informarmi, cercando se
c’è qualcosa di diverso nella liturgia in Germania o se magari nell’Ottocento
vi era una ricorrenza diversa. Infine scopro che in effetti nell’anno liturgico
sono vari i giorni in cui si festeggia l’Arcangelo San Michele. E se il 29
settembre è la festa più celebre, non per questo è la più importante.
Le altre ricorrenze cadono l’8 maggio, il
6 settembre, il 16 ottobre e l’8 novembre. Quella dell’8 maggio (quella a cui si
riferisce il romanzo) ricorda la prima apparizione dell’Arcangelo, avvenuta l’8
maggio del 490 d.C. al Vescovo di Siponto al Gargano, da cui la devozione
riprese a diffondersi rapidamente per tutta Europa.
San Michele in un ritratto di Guido Reni
Complessivamente si tratta di un romanzo
storico di forte impatto sociale, in cui si vogliono abbattere alcune barriere
legate alla nobiltà riconosciuta dalla società e tessere le lodi di chi ha la vera nobiltà, quella d’animo (il
confronto da Raoul e Michele è costante). Mi hanno emozionata i sentimenti
descritti, sempre appena accennati ma molto intensi, fino al ritrovamento
finale tra Michele ed Herta in una violenta notte di burrasca…
Una forma di letteratura che non esiste
più, ma che incantava.
Consigliatissimo.
Letto: 15
novembre – 07 dicembre 2018
Voto:
8 al libro, 8,5 alla scrittura
della Werner, 5 alla Salani per aver tagliato, modernizzato, manipolato il
testo originale, 3 alle odierne case editrici che, ancora una volta,
dimenticano queste autrici eccellenti per lasciare spazio a libri spazzatura.
Stelle mozzafiato: *****
La recensione BELLA , ma mi fa DAVVERO ARRABBIARE che una casa editrice si permetta di cambiare date e parti del testo ...MA COME è POSSIBILE CHE SIA PERMESSA UNA COSA DEL GENERE ???
RispondiElimina...Il libro m'interessa, solo che non è tra i libri pubblicati da Salani negli ultimi anni purtroppo ( un po' lo avevo capito dalla copertina, quella in alto )...quindi penso che dovrò rinunciare ...Potrei cercarlo tra i libri usati, ma ho notato che i libri di molti anni fa COSTANO TANTO ...CHE PECCATO !!!
E' vero. I li ho recuperati nella biblioteca di mia nonna! Credo che non ce ne siano altri, ma ora cercherò meglio!
EliminaCmq hai ragione. E' assurdo che vengano cambiate date e contesti storici. Molto viene snaturato in questo modo.
Il libro rimane molto bello, ad ogni modo <3 <3 <3
Grazie sempre per i tuoi commenti!
Baciiiii
Nooooo, si trovano occasioni bellissime, io con una ventina di euro (mi pare) ho avuto ben 6 libri, alcuni molto vecchi (1899, 1908, 1920, 1930) però purtroppo non ho San Michele 😬😬
EliminaCiao Diletta, io mi chiamo Penelope (alias Sugar Free) sono una blogger che si occupa di libri e ti ho trovata perché cercavo qualche informazione sulla serie tv Victoria.
RispondiEliminaNon conosco questo libro, ma la tua recensione bella e spietata mi è piaciuta tantissimo.
Ti seguirò con tanto tanto tanto piacere!
Un abbraccio
ps: se vuoi fare un salto da me, sono qui https://lagiostradeilibri.blogspot.com/
Ciao Penelope, grazie mille per il tuo commento! Ancor di più grazie perché viene da una ragazza che ama i libri (e ama Star Wars, a quanto ho visto sul tuo blog!).
EliminaE' sempre bello leggere di qualcuno che apprezza il proprio modo di scrivere.
E se avrai voglia di leggere (e recensire) uno dei miei romanzi mi farà piacere!
In caso scrivimi su info@ilmondodimauroelisi.it
Grazie ancora per il tuo entusiasmo,
Dletta
PS Bello il tuo blog, lo seguo con grande piacere <3