Con il n. 3294 di Topolino, in edicola fino a martedì 15 gennaio 2019, si conclude la
parodia papera di Orgoglio e Pregiudizio di
Jane Austen, realizzata da Teresa Radice (testi) e Stefano Turconi (disegni). I
primi due volumi erano inseriti nei numeri 3292 e 3293 in edicola tra fine
dicembre 2018 e inizio gennaio 2019. (Per leggere le recensione del primo e del
secondo volume cliccate qui e qui).
Wickham:
Tra i tre volumi, questo è quello che più
si discosta dalla storia originale, in special modo perché gli autori non hanno
voluto calcare la mano (o meglio, la matita) sul personaggio di Wickham. In
questa storia Wickham, infatti, interpretato da Gastone, viene ritratto
unicamente come un papero assai fortunato che però dissipa tutti i soldi che ha
e cerca di estorcere il denaro agli altri (compresa la giovane Georgiana). Ma
di fatto manca la cattiveria di uno dei personaggi più insinuanti della
letteratura inglese.
Al riguardo, noto con rammarico che,
negli ultimi tempi, si tende a rivalutare questo personaggio, definendolo in
parte vittima della situazione, in parte maltrattato veramente da Mr Darcy
(emblematico quello che accade in Morte a
Pemberley di P.D. James – qui la mia recensione).
Io sono totalmente contraria. Wickham è
un personaggio negativissimo. Lo è ancora di più se ci si proietta nella realtà
sociale in cui è dipinto. La sua rivalutazione reca un grande danno all’opera
(e a Mr Darcy).
Georgiana:
Un altro personaggio che manca
all’appello è Georgiana, la sorella minore di Mr Darcy. Nel fumetto appare solo
in due vignette (anche se è nominata in vari punti) e la sua immagine è
disegnata solo in chiaro scuro dietro ad una finestra (mentre Wickham tenta di
ottenere una lauta ricompensa per averle ritrovato uno collana).
Ruolo anch’esso cruciale per comprendere
Darcy (la stessa Elizabeth Bennet lo rivaluterà vedendo il suo rapporto con la
sorella), Georgiana fa sentire pesantemente la sua assenza e guardando il
chiaro scuro ci si domanda a quale personaggio disneyano gli autori fanno
riferimento…
Zia
Bridget e Lord Paperon de Bourgh:
Il colpo di genio di questo terzo volume
è invece come reagisce zia Bridget (Brigitta) quando incontra Lord Paperon de
Bourgh, arrivato a Longbourn per parlare con Elizabeth.
Zia Elvira, solitamente intenta a cercare
di far maritare le sorelle Pennet con chiunque si incontri, rimane folgorata
dall’anziano papero e decide di dare lei la caccia a quello scapolone d’oro.
Mitico.
Giudizio
finale:
Complessivamente si tratta di un’opera di
grande valore, che forse sarebbe stata ancora più bella se fosse stata divisa
in quattro volumi anziché in tre. Si vede che chi l’ha realizzata conosce bene
non solo l’opera di Miss Jane Austen, ma anche le varie riduzioni
cinematografiche e televisive del romanzo o dei suoi seguiti. Il tratto è
originale e accattivante e la storia sintetizza magnificamente la trama del libro
originale con qualche perla disneyana imperdibile (vogliamo parlare della
sorella di Bingpap? Non aggiungo altro per non fare spoiler).
Mi auguro che dopo il successo di questa
parodia (tutti i numeri sono andati a ruba ed erano praticamente introvabili
già a partire dal giovedì), Topolino Magazine proponga altre storie
ottocentesche ai giovani (e non) lettori. E se si vorrà prendere ancora spunto
da Miss Jane Austen (come vedreste un adattamento di Ragione e sentimento?), sarà ancora meglio!
Stelle
mozzafiato: *****
Sai che non leggo più Topolino da una vita?
RispondiEliminaCi ho provato, ma non mi piace più. Preferisco i libri!
Topolino lo leggo anch'io meno, ultimamente (anche se gira sempre per casa), ma questa storia non potevo perderla assolutamente, visto che sono una janeite!!! <3 <3 <3
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