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venerdì 19 giugno 2020

#Pallavolo e #Scuola - La lettera aperta del Presidente FIPAV al Presidente del CONI Malagò sulla riaperture delle palestre scolastiche

Lettera aperta del presidente della Federvolley Bruno Cattaneo al Presidente del CONI Giovanni Malagò per affrontare il problema della chiusura delle palestre scolastiche, perché "ad oggi, a fronte del silenzio da parte del MIUR, si registra l’invio da parte di molti dirigenti scolastici di comunicazioni con cui informano le nostre Società del diniego all’utilizzo delle palestre, sicuramente fino al mese di dicembre 2020, se non per tutto il prossimo anno scolastico, diniego disposto dai Consigli d’Istituto. Risulta evidente che a fronte di una percentuale che oscilla tra il 70% e l’80% dell’intera attività federale svolta all’interno delle palestre scolastiche, l’ipotizzata diffusione di tali decisioni comprometterebbe ogni iniziativa tesa alla ripresa delle attività e, conseguentemente, impedirebbe la pratica della pallavolo a livello nazionale!".



Un grido d'allarme forte e potente per salvare il movimento dello sport indoor più praticato in Italia, in cui ci si affida al Presidente del CONI affinché non "venga offuscato il diritto al movimento e allo sport, con il suo ruolo fondamentale nella formazione delle giovani generazioni".

lunedì 1 giugno 2020

#SpecialeScuola - la Costituzione chiusa in un cassetto, materne no ma discoteche sì, lo stop agli sport di squadra e molto altro

ROMA (1° giugno)  - "La scuola è aperta a tutti" recita il primo comma dell'articolo 34 della Costituzione Italiana.
Eppure negli ultimi mesi sembra che nessuno se lo sia ricordato o che abbia preferito andare in passerella davanti alle telecamere per dichiarare quanto abbia funzionato bene la DAD, la fantomatica didattica a distanza.
Falso.


La DAD per ovvi motivi non ha potuto raggiungere tutti, colpendo soprattutto i "privi di mezzi" che la Costituzione, sempre nell'articolo 34, specifica come la categoria maggiormente da tutelare. E per 'privi di mezzi' non si indica volutamente solo coloro che hanno problemi economici, ma anche coloro, appunto, che non hanno i mezzi come computer, tablet, wi-fi o anche solo il tempo per dare questi mezzi ai propri figli.

giovedì 28 maggio 2020

#SpecialeScuola - La convenzione dell'ONU dimenticata, la parola degli oculisti, la mancanza di delocalizzazione. Questo e molto altro nel riassunto di oggi.

ROMA (28 maggio 2020) - Non sono un medico, non sono un educatore, non sono neppure un politico.
Sono una giornalista. E io credo fermamente che il ruolo del giornalista sia quello, copio dalla Treccani, quello di scrivere "inchieste volte a denunciare problemi sociali".
Il problema sociale a mio avviso più pressante in questo momento, e più dimenticato, è quello della scuola e dell'educazione, sebbene il diritto alla scuola sia un diritto sancito dall'art. 34 della Costituzione (e non ditemi che il diritto è tutelato dalla didattica a distanza, lo sapete che solo a Roma, a Roma!, solo il 39% degli alunni di scuola primaria ha potuto godere della Dat? E se l'altro 61% non ha potuto concludere degnamente l'anno... pazienza! Che volete che sia, sono solo bambini!).