mercoledì 19 giugno 2024

#Libri 'La ragazza azzurra' (1956), un gioiello di Amy Coopmans de Yoldi, tra Dolomiti, amicizia e un piccolo grande amore...

La ragazza azzurra
di Amy Coopmans de Yoldi

Dati tecnici:
Casa Editrice: Baldini & Castoldi
Collana: La Melagrana n. 24
Pagine: 280
Anno: del 1956
Genere: romanzo per giovinette

Trama: Anni Cinquanta. Nord Italia - Ortisei.
Silvia Tansini, dopo nove anni vissuti interamente in collegio (i suoi genitori sono morti quando aveva otto anni), riceve l’inatteso invito dello zio materno, Fernando Stormi, per passare con la sua famiglia le vacanze estive ad Ortisei.
Per Silvia si tratta di un tuffo al cuore di completa gioia: potrà finalmente uscire dalle quattro mura solenni del collegio e spiccare il volo verso l’esterno, in un luogo incantevole!
Tuttavia la situazione a casa dello zio (buono ma sempre assente) è assai difficile. Ben presto Silvia si sente un’intrusa, soprattutto a causa della cugina ultra fashion Bobo che vede nella pura bellezza della fanciulla una minaccia per la sua leadership nel gruppo. E non a torto, perché l’affascinante Roberto Grisani, su cui Bobo ha da tempo posato gli occhi, si infatua immediatamente dell’esile ‘ragazza azzurra’, di cui aveva fatto una fortuita conoscenza settimane prima durante la festa di fine anno al collegio dove studiava Silvia.
Tra amici bizzarri, serate al chiaro di luna, dischi rubati e un paesaggio mozzafiato, Silvia vive un’estate indimenticabile che farà crescere lei e tutto il gruppo…


La riedizione de 'La ragazza azzurra' nel 1973
per la collana Coriandoli delle Edizioni Accademia,
diretta proprio da Emma Claudia Pavesi
e al cui interno compaiono tutti i migliori titoli de La Melagrana

Commento: La ragazza azzurra è uno dei libri più amati de La Melagrana (tanto che è davvero difficile riuscire a trovarlo nei mercatini dell’usato – siano essi virtuali o no – perché evidentemente nessuno vuole privarsene). Per mia mamma si tratta del libro che, tanti anni fa, l’ha introdotta a questa preziosa collana. Infatti le fu prestato da un’amica mentre si trovava in montagna in vacanza e se ne è innamorata. Tornata a casa sua mamma, vedendo la qualità della serie, le ha iniziato a comprare vari volumi (ma non questo perché lo aveva già letto, e che fatica ritrovarlo… per anni siamo andati a caccia, ma infine ce l’abbiamo fatta!).


Silvia durante la festa di fine anno in collegio, quando conosce Roberto.

Emma Claudia Pavesi
L’autrice è Amy Coopmans de Yoldi, pseudonimo di Emma Claudia Pavesi, la direttrice della collana e autrice di molti volumi presenti in catalogo (anche con altri pseudonimi)
Ne La ragazza azzurra si ritrovano tutte le peculiarità della sua scrittura molto ironica e atta a riproporre uno slang giovanile e veloce. Ho trovato molte similitudini di stile soprattutto con Avventura da vendere. A volte può sembrare un po’ pesante questo continuo mettere al centro della narrazione il narratore più che gli attori, ma di sicuro è uno stile molto moderno e avanti con i tempi.


Le montagne!

#UnescoBook – Uno sguardo sulle Dolomiti degli Anni Cinquanta
Quello che più mi ha colpito è la location estiva: Ortisei e le Dolomiti. E’ stato particolarmente emozionante ritrovare le amate montagne in un libro scritto negli Anni Cinquanta e vedere come esse venivano vissute dai turisti settant’anni fa, quando di certo non erano così di moda come oggi.
Una memorabile gita sul Lago di Braies (così lontano dall’essere la meta di massa dopo essere apparso in Un passo dal cielo), le vette del Sassolungo, una festa al chiaro di luna a pochi passi dal Lago di Carezza, e poi scalate, abeti, gite sui tornanti di Passo Sella..
Mozzafiato.
E un inserimento d’onore nella lista degli #UnescoBook (le Dolomiti sono entrante nel Patrimonio dell’Umanità nel 2009).


Ortisei con il Sassolungo sullo sfondo
in una cartolina degli Anni Cinquanta


Il pianoforte Bechstein
Dopo averlo incontrato in Io ti difendo! ecco che mi imbatto nuovamente nel pianoforte Bechstein.
Silvia Tansini, infatti, è anche un abile pianista e la festa di fine anno del collegio (quella in cui conosce Roberto) si conclude con un concerto suonato degli studenti migliori e concluso proprio da Silvia. A pag. 55 si legge: “Verso le dieci, tutti furono invitati a rientrare nella sala degli spettacoli dove sul palco troneggiava un magnifico Bechstein da concerto”.
Ancora una volta si nota come un pianoforte Bechstein fosse sinonimo di qualità, ricchezza, eleganza, mentre oggi è quasi dimenticato.


La festa a due passi dal Lago di Carezza

Complessivamente si tratta di un romanzo fresco e coinvolgente, divertente e ironico, che offre uno spaccato di vita dei giovani italiani degli Anni Cinquanta, in cui la guerra è stata dimenticata e si guarda al futuro. Consigliato a tutti coloro che vogliono respirare una boccata d’aria fresca, fare un viaggio sulle Dolomiti e dare uno sguardo alla gioventù dell’epoca (sia per come è descritta nel corso delle pagine, sia per capire perché i giovani di allora avessero tanto amato questo romanzo).

Letto: 17 maggio – 3 giugno 2024

Voto: 7 ½ al libro; 6 ½ a Emma Claudia Pavesi, 10 alla collana La Melagrana

Stelle mozzafiato: ***½  

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