venerdì 29 dicembre 2017

#Libri - 'Rover salva il Natale', l'esilarante storia natalizia di Roddy Doyle

Rover salva il Natale
di Roddy Doyle

Dati tecnici:
Titolo originale: Rover saves Christmas
Traduttrice: Giuliana Zeuli
Casa Editrice: Salani
Collana: nessuna
Pagine: 152
Anno: 2001 (in Italia dal 2002 – la mia edizione è del 2015)



Trama: Rudolph, la renna numero uno di Babbo Natale, è malata (o forse è in sciopero). Qualunque delle due ragioni sia vera, il risultato è lo stesso: non guiderà la slitta di Babbo Natale la notte del 24 dicembre e il Natale è a rischio.
Non vi sono altre renne capaci di orientarsi come Rudolph e Babbo Natale ha come unica soluzione ingaggiare per una notte un nuovo aiutante: il cane Rover, di Dublino.
Inviato un elfo per prelevare il cane all’ultimo momento, l’impresa non sarà facile perché Rover non dà mai niente per niente e perché Rover, in casi di emergenza, vuole sempre qualche bambino al suo fianco.
Accade quindi che all’improvviso Rover venga trascinato in Lapponia dall’elfo assieme ad altri quattro bambini pronti a fare qualsiasi cosa pur di aiutare Babbo Natale in persona…


Commento: Esilarante. Specialmente nelle prime 40 pagine.
Il non-sense del primo capitolo è da antologia e mentre lo si legge ci si ritrova a ridere da soli, con la voglia di avere qualcuno vicino con cui condividerlo.
Non avevo mai letto Roddy Doyle e devo dire di essere rimasta totalmente catturata. Ha un’abilità mai vista nel raccontare con scioltezza cose assurde e nel creare situazioni incredibili (compresa la pubblicità del dentifricio tra un capitolo e l’altro, un capitolo che diventa vecchio via via che si procede con la lettura, dediche assurde all’inizio di alcuni capitoli – e solo di alcuni, perché a volte va di fretta  -, scherzi e dispetti fatti ai lettori, etc.).


Io mi sono innamorata delle lucertole Omar e Heidi, che cambiano nome a seconda della temperatura, e dei cactus di Dublino.
Ma nel complesso il libro è tutto frizzante e totalmente folle (Tu chi sei?).
Si tratta di una sorta di seguito de Il trattamento Ridarelli (che non ho letto, come avrete capito, visto che questo è il mio primo assaggio di Doyle), in cui era protagonista sempre Rover, il cane ozioso ma scaltro che risolve ogni problema (se ne ha voglia e forza). Ma si può leggere anche separatamente (io l’ho gustato alla grande anche così).
Ogni capitolo è abbellito dalle illustrazioni di Brian Ajhar (che lavorerà con Doyle anche ne Le avventure nel frattempo, terzo della serie di Rover). I suoi disegni sono talmente importanti che lo stesso Ahjar appone una dedica all’inizio del libro sotto a quella di Doyle.



Nonostante la totale pazzia della storia, il finale è riuscito comunque a commuovermi e a farmi riflettere sulla festa del Natale con il passare degli anni. Un messaggio che forse i più giovani non colgono, ma che agli adulti lascia qualcosa (assurdamente forse) di molto profondo.

Consigliato a tutti coloro che vogliono divertirsi e godersi un’avventura inusuale e comica fino alle ossa.

Letto: 18-22 dicembre 2017

Voto: 7 ½ al libro, 9 alla capacità narrativa di Roddy Doyle, 7 ½ alle illustrazioni di Ahjar

Stelle mozzafiato: ****


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