Cuore di Pietra
#01 Stoneheart
#01 Stoneheart
di Charlie Fletcher
Dati tecnici:
Titolo originale: Stoneheart
Traduzione: Fabio Paracchini
Casa Editrice: Mondadori
Collana: -
Pagine: 421
Anno: 2006 (in Italia dal 2007)
Genere: urban fantasy
George Chapman è un ragazzo come tanti
altri. Da poco orfano di padre, si è chiuso ancora di più in se stesso e
subisce in silenzio i bullismi dei compagni di scuola che lo prendono in giro
per qualsiasi cosa, quando lui vorrebbe essere solo invisibile. Durante una
visita al Museo di Storia Naturale di Londra, George viene incolpato
ingiustamente per un brutto scherzo fatto da un compagno. Non volendo dire il
nome del vero colpevole, si becca la punizione e viene rinchiuso in una stanza
del museo.
Stufo di aspettare il ritorno del professore, dopo un paio d’ore il ragazzino sgattaiola fuori dal Museo e senza volerlo compie un atto che gli cambierà la vita…
Stufo di aspettare il ritorno del professore, dopo un paio d’ore il ragazzino sgattaiola fuori dal Museo e senza volerlo compie un atto che gli cambierà la vita…
Rompe, infatti, con un pugno rabbioso una
statua fuori dal Museo risvegliando così i Marchiati e i Destati, le statue di
Londra in infinita lotta tra loro. George si ritrova quindi catapultato in una
Londra parallela in cui è (finalmente?) invisibile a tutti tranne che ad una
strana ragazzina di nome Edie, che in realtà è una Scintillante…
Con l’aiuto dell’Artigliere, i consigli
enigmatici delle Sfingi, le parole sussurrate dal Frate Nero, l’inquietante
Camminante e molti altri personaggi di pietra, George avrà solo 24 ore di tempo
per chiedere ammenda e…
L'Artigliere che in breve diventa una sorta di padre per George
Commento: Cuore
di pietra è il primo capitolo della trilogia Stoneheart di Charlie
Fletcher e, pur essendo un romanzo relativamente recente (è uscito nel 2007), i
seguiti sono praticamente introvabili (il secondo, Mano di ferro, l’ho recuperato on-line usato presso una carinissima
libreria di Milano – quindi aspettatevi a breve una recensione ;) -, per il
terzo Demone di ghiaccio, sono ancora
a caccia).
Scritto in un linguaggio semplice, che
forse nei primi capitoli strizza troppo l’occhio ai giovani diventando in questo
modo quasi pesante, il libro diventa via via sempre più appassionante e vivido
e pur essendo lungo più di 400 pagine si legge sulle ali dell’entusiasmo.
Le
statue di Londra – ovvero come rivoluzionare il modo in cui si osserva la
propria città:
Quello che ho apprezzato di più è stato
il modo in cui Fletcher abbia dato vita alle statue di Londra, donando loro una
storia, delle emozioni, un vissuto, rivoluzionando il modo in cui si osservano
le statue della propria città. O almeno a me così è successo, con la curiosità
istintiva di chiedermi se quella o quell'altra statua fosse in realtà un Destato o un
Marchiato, e se in quel momento stesse combattendo una loro battaglia,
anche se invisibile ai miei occhi.
Per non parlare che mi è venuta una gran
voglia di visitare Londra a caccia delle statue citate (all’inizio della storia
c’è una mappa dettagliata – realizzata da Christopher Crump – che mostra ogni
personaggio dove lo si può incontrare nella sua versione statica); in primo
luogo l’Artigliere, statua di ferro situata di fronte al monumenti dei caduti
della Grande Guerra.
La cover del libro nell'edizione britannica
Film
– non film:
Nel marzo del 2009 (a pochi mesi
dall’uscita di Demone di ghiaccio
negli Usa) era circolata la voce che Robert Zemeckis fosse interessato a
produrre per la Disney un film incentrato su Cuore di Pietra e che, se il film avesse avuto successo, si
sarebbero prodotti anche gli altri due romanzi della trilogia. Tuttavia, dopo
questo iniziale tam tam mediatico
sulla notizia, il silenzio è calato e a dieci anni di distanza il progetto Stoneheart su IMBD.com (il sito
ufficiale sul cinema) è ancora inserito nella categoria in development (in sviluppo) e verosimilmente così rimarrà. Chissà
cosa è accaduto…
Charlie Fletcher
Barbacane:
Ancora una volta ho notato che nel libro
c’è una totale assenza di note, che invece sarebbero assai interessanti. Se,
infatti il romanzo è abbellito come detto dalla mappa che mostra dove si
trovano le statue, mancano alcuni riferimenti.
Quelli saltati di più ai miei occhi sono
stati:
1) il richiamo alla statua di Johnson
chiamata Dizionario. Non è la prima volta che mi imbatto in testi di autori
britannici che citano Samuel Johnson, che nel 1755 compilò uno dei più
autorevoli dizionari della lingua inglese. Io l’ho conosciuto perché nel corso
dei suoi studi passò anche per l’isola di Skye in Scozia (su cui io ho scritto
un saggio nel 2015), ove incontrò Flora MacDonald alcuni anni dopo che ella
protesse Bonnie Prince Charlie, ma non tutti (figuriamoci i ragazzi) possono
conoscerne l’importanza. Essendo quindi un personaggio storico (a differenza
dell’Artigliere o del Frate Nero che sono figure fittizie) sarebbe stato meglio
specificarlo;
La statua di Samuel Johnson
2) verso la fine del romanzo (che si
svolge in appena 24 ore) George ed Edie arrivano a Barbacane a Londra. Nel
libro è scritto come se si dovesse capire immediatamente cosa sia e
probabilmente per un ragazzo britannico può essere di facile intuizione. Io
personalmente non lo sapevo e quindi ho trovato un po’ di difficoltà a
comprendere la descrizione del posto. Ho cercato quindi su internet ed ho così
scoperto che si tratta di una fermata della metropolitana costruita su antiche
rovine romane e medioevali vicino al ponte di Aldersgate Street (che viene
ampiamente descritto). Perché non spiegarcelo? Avrebbe aiutato la comprensione
del testo.
Complessivamente si tratta di un urban fantasy interessante,
consigliatissimo ai giovani per i valori trasmessi: amicizia, superamento delle
proprie paure, capacità di comprendere cosa sia bene e cosa sia male, coraggio
(al riguardo emblematica una frase pronunciata da Edie a George quando George
ammette di aver avuto l’impulso di scappare prima di tornare indietro a
salvarla che non cito per non fare spoiler).
Letto: 23
gennaio – 16 marzo 2019
Voto:
8 al libro, 8 all’idea, 4 alle
odierne case editrici che rendono un romanzo di dieci anni fa praticamente
introvabile perché preferiscono mandare al macero le copie non vendute anziché
continuare a venderle.
Stelle mozzafiato: ****
Io li ho letti tutti, anni fa, e mi sono piaciuti da morire!
RispondiEliminaSono felice che anche tu apprezzi questo autore bravissimo.
Ti abbraccio.
Sì, mi è piaciuto molto! E mi ha divertito. Ora attendo l'arrivo di Mano di ferro con trepidazione <3 (leggendo 'Le avventure di Holly Hobbie', altro fantasy molto particolare...
EliminaPer la miseria, mi mancano!!!!
RispondiEliminaNo, spero di riuscire a trovarli!
Grazie per il post :-)
Il primo credo sia più facile (forse ne avevano stampati di più, non lo so). Gli altri più complicati. Intanto parti con il primooooo! Baciiii <3
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