Caro Nemico
di Jean Webster
Dati tecnici:
Titolo originale: Dear Enemy
Traduzione: I. Fassò Calini
Casa Editrice: Fratelli Fabbri Editori
Collana: I ‘Darling’ n. 5
Pagine: 348
Anno: 1916 (in Italia dal ??? – la mia edizione è del1968)
Genere: romanzo epistolare
Sallie MacBride, ragazza neo-diplomata
che proviene da una ricca famiglia che deve la sua fortuna all’azienda di tute
del padre, viene appuntata come nuova direttrice dell’orfanotrofio John Grier
da Jasper e Judy Pendelton. Dopo un primo rifiuto, dovuto alla sua voglia di
continuare una vita senza pensieri al fianco di Gordon Hallock, giovane
deputato, Sallie infine accetta l’incarico e a poco a poco si innamora dei
piccoli orfanelli e del suo lavoro per rendere l’orfanotrofio un modello a
livello nazionale. Caparbia, decisa, allegra e vulcanica, Sallie si troverà
spesso ad incrociare le sue decisioni con il dotto, silenzioso, cocciuto e
scozzese dottor McRae, che verrà presto da lei battezzato il Nemico…
Commento: Caro
nemico è lo spin-off del più noto Papà
Gambalunga, reso immortale dal musical del 1955 con Fred Astaire e
Leslie Caron. Nel leggere il romanzo vengono subito alla ribalta delle
differenze sostanziali rispetto al film; la storia, infatti, si
svolge negli Anni Dieci (il musical, viceversa, è ambientato in contemporanea a
quando è stato girato). Inoltre la protagonista (Judy, che nel film si chiama
Julie) non è affatto francese, bensì americana doc (l’orfanotrofio non si trova
nei pressi di Parigi, bensì non lontano da New York). Le modifiche al testo
sono state apportate sia perché Leslie Caron era francese, sia perché si voleva
rendere più moderna la storia. A questo punto sarei assai curiosa di vedere il
film del 1931 con Janet Gaynor e Warner Baxter (e Una Merkel – famosa per la
parte di Verbena in Un cow-boy con il
velo da sposa – in quella dell’amica Sallie McBride), per poter assaporare
una maggior fedeltà alla storia.
Una Merkel (sulla sinistra) al fianco di Janet Gaynor nella versione di Papà Gambalunga del 1931
Autobiografico:
A quanto ho compreso Caro nemico è un romanzo che rispecchia molto gli ultimi anni della
vita della Webster. Senza voler fare spoiler (anche se in effetti il libro è
introvabile al momento – anche questo l’ho scovato nella fenomenale biblioteca
della mia mamma, santa subito!), posso dire che la storia d’amore rispecchia
quasi fedelmente quella vissuta dalla Webster, compresi i tormenti e i
malintesi che hanno angustiato la protagonista.
Sfortunatamente si tratta anche
dell’ultimo libro scritto dall’autrice (anche questo come Papà Gambalunga è un romanzo epistolare). La Webster, infatti, morì
l’11 giugno 1916 (a un mese dal suo 40mo compleanno) per le complicazioni in
seguito al parto della sua attesissima prima figlia.
Jean Webster
Ereditarietà
e genetica:
Nel corso del romanzo si fa cenno in
maniera marginale, ma costante, all’ereditarietà di alcune malattie
(soprattutto mentali) vs un’educazione incentrata su regole e insegnamenti dei
buoni sentimenti, prendendo spunto da molti studi in voga all’epoca (e che
toccarono personalmente la vita della Webster).
Alla fine il romanzo non prende una
posizione, anche se Sallie MacBride sembra convinta che nessuno possa essere
spacciato solo per motivi ereditari (anche se alcuni eventi tendono a darle
torto).
Sarawak:
Infine una curiosità. In un capitolo i
ragazzi dell’orfanotrofio si entusiasmano per delle storie raccontate loro da
un visitatore sul Sarawak, regione della Malysia nel Borneo. Sono talmente
appassionati che aprono libri ed atlanti per leggere qualche informazione in
più su questo territorio ma non trovano nulla.
Loro no, ma io sì! Ovviamente anche io
non ho potuto evitare di fare le mie ricerche (ammetto di non aver mai sentito
nominare questo territorio) ed ho scoperto (su Wikipedia) che “La zona nota come Sarawak era un tempo nota
ai cartografi come Cerava. Amministrata in modo molto agile dal Sultano del
Brunei sia nel diciassettesimo che nel diciannovesimo secolo, Sarawak piombò
nel caos durante il regno di Pangeran Indera Mahkota. Il Sultano Omar Ali
Saifuddin II del Brunei (1827-1852), ordinò al successore di Indera Mahkota,
Pangeran Muda Hashim nel 1839, di ripristinare l'ordine. In questo stesso
periodo, arrivava sull’isola l’avventuriero James Brooke, che il 24 settembre
1841 fu elevato al rango di Governatore da Pangeram Muda Hashim, divenendo poi
effettivamente Rajah di Sarawak dietro nomina del Sultano del Brunei, e diede
così origine alla dinastia bianca di Sarawak il 18 agosto 1842. Egli governò
Sarawak fino alla sua morte, avvenuta nel 1868. Suo nipote Charles Anthony
Johnson Brooke divenne Rajah dopo la sua morte e a sua volta, alla sua morte,
gli succedette il figlio, Charles Vyner Brooke nel 1917, con la disposizione
che egli dovesse governare e pronunciarsi in accordo con suo fratello Bertram
Brooke… (il resto è storia che la Webster non poteva sapere…).
Sir James Brooke
Complessivamente si tratta di un romanzo
molto carino, con capitoli per lo più brevi e di facile lettura (spesso vi sono
anche dei simpatici disegni fatti dalla stessa Webster per mostrare in maniera
comica i pensieri di Sallie MacBride). Consigliato.
Uno dei disegni originali della Webster
Letto: 30
gennaio – 20 febbraio 2019
Voto: 8 ½ al romanzo, 3 alle odierne
case editrici che non pubblicano i romanzi della Webster (molti non sono
proprio mai arrivati in Italia, nonostante almeno due siano ambientati proprio
nel nostro Paese), 1 alla copertina che vorrebbe modernizzare il romanzo,
quando si tratta di un’adorabile classico.
Stelle mozzafiato: ****
Come sempre sei fonte d'ispirazione !!! - uniche, originali, diverse dalle solite, le tue recensioni per me sono fantastiche, anche qui hai saputo aggiungere un qualcosa in + che va oltre alla normale opinione letteraria sul romanzo ...Sarawak, regione della Malysia nel Borneo....GRANDE DILETTA !!
RispondiEliminaTi ho commentato su FB ..
Grazieeeee! E' che mi piace approfondire quello che leggo. Sono curiosa di natura e mi piace conoscere cose nuove!!!
EliminaE' per me sempre una gioia leggere i tuoi commenti <3 <3 <3 Non fermarti maiiiiiiii <3 <3 <3
TVTTTB
Non sapevo che esistesse un sequel di Papà Gambalunga, spero di riuscire a trovarlo!
RispondiEliminaGrazie!
Grazie a te! <3 <3 <3
EliminaCredo che al momento si possa trovare solo ai mercatini dell'usato. Comunque vale davvero la pena!
La mia mamma ha tutti e due i libri, devo decidermi a leggerli perché mi sa che ne vale la pena!
RispondiEliminaUn abbraccio :-)
Sì! Valgono davvero la pena!
EliminaBaciii e grazie per essere passata <3 <3 <3