martedì 26 febbraio 2019

E' uscito 'Anne of Avonlea' (Anna dai capelli rossi #2) - Intervista al curatore Enrico De Luca


Lo aspettavo con ansia. Dopo aver gustato lo scorso anno la versione integrale ed annotata di Anne di Tetti Verdi (Lettere Animate, traduzione e note di Enrico De Luca con la collaborazione di Oscar Ledonne), attendevo che uscisse il secondo capitolo della serie che all’inizio del Novecento ha fatto innamorare il Canada (e non solo). Arrivato per la prima volta in Italia negli Anni Ottanta con il titolo Anna dai capelli rossi – L’età meravigliosa (edizione Mursia), il romanzo, pubblicato in patria nel 1909, è in questa edizione (disponibile sia in cartaceo che in ebook) non solo in versione integrale, ma anche il risultato di uno studio approfondito sul linguaggio e lo stile della Montgomery (e per un'appassionata come me è come invitarmi a nozze...).



Per approfondire i temi trattati, parliamo direttamente con Enrico De Luca, curatore dell’edizione, che riversa in quest’opera tutta la sua conoscenza e la sua passione (cliccare qui per leggere la mia analisi su Anne di Tetti Verdi).

Quanto avete impiegato per realizzare questo secondo volume?
Fra traduzione, introduzione, commento è stato necessario un anno intero. Inoltre, per assicurare una certa continuità al progetto, ed evitare tempi di attesa troppo lunghi, stiamo già lavorando al terzo e al quarto titolo della saga”.

Ottima notizia! Aspetteremo quindi con ansia il seguito della storia. Intanto diamo uno sguardo al passato e vediamo come è stato accolto il primo capitolo.
“Direi bene, ma sono certo che quando i lettori italiani noteranno le differenze fra questa edizione annotata e le altre disponibili in commercio, e soprattutto capiranno che Anne di Tetti Verdi non è un romanzo per ragazzi, ma un bestseller mondiale, le cose andranno ancora meglio. Il mio intento, comunque, è di curare tutta la serie di Anne. I titoli della saga sono undici, cioè nove romanzi e due raccolte di racconti. Nell'introduzione ad Anne di Avonlea ho inserito un paragrafetto nel quale ho cercato di chiarire sia questo aspetto sia quello legato all᾽ordine di pubblicazione”.



Lucy Maud Monntgomery

Perché avete deciso di affrontare questo lungo viaggio editoriale per rieditare tutta la serie in versione integrale?
“Ho notato che Lucy Maud Montgomery nel nostro paese è stata oggetto di un trattamento irrispettoso sia nei confronti del suo stile che della sua volontà. Mi sarei potuto dedicare ad altro, ma è stato un imperativo categorico che mi ha spinto a impegnarmi in tal senso: tentare di contribuire alla valorizzazione della scrittura della Montgomery, che è lontana mille miglia da quella banalizzata, tagliata, adattata che leggiamo in molte edizioni italiane. Ma, se vogliamo dirla tutta, il mio progetto è ben più ampio: riuscire a pubblicare anche gli altri romanzi dell’autrice canadese, in versioni integrali e annotate; posso anticipare che fra qualche tempo vedrà la luce Kilmeny del Frutteto (1910), terzo romanzo dell’autrice”.

Martin Sheen ha detto, in relazione alla sua interpretazione di Matthew Cuthbert nei tre film tv andati in ondata a Natale su Rai Uno, che la storia di Anne of Green Gables è attualissima perché insegna ai giovani ad uscire dal coro e ad essere se stessi e che non ha senso ‘modernizzarla’ come hanno fatto altre opere (tipo Chiamatemi Anna di Netflix, anche se non lo ha citato). Sei d’accordo?
“Beh, i tre film ai quali allude li ho trovati una sorta di parodia del romanzo, in essi non viene rispettato quasi nulla, Anne with an E è un caso di adattamento abbastanza libero e attualizzante che deve essere visto e accettato come tale, io non sono riuscito ad apprezzarlo in toto, ma devo ammettere che le atmosfere e alcuni personaggi sono stati resi in maniera lodevole. Deve però ancora venire una serie (e/o un film) che possa offrire il giusto tributo ai romanzi della Montgomery, chissà che qualche bravo regista in futuro non ci regali un prodotto in cui possa essere coinvolto un bravo e rispettoso sceneggiatore (senza grilli per la testa) e magari fossero coinvolti grandi attori… mi vengono in mente, per esempio, Maryl Streep nel ruolo di Marilla e Kathy Bates in quello di Rachel Lynde… dopotutto immaginare non costa nulla, come ci insegna Anne!”.



Martin Sheen in un'immagine dei film tv su Anna dai capelli rossi andati in onda su RaiUno a Natale


Dici che “deve ancora venire una serie che possa offrire il giusto tributo ai romanzi della Montgomery’. Cosa dici dello storico anime di Isao Takahata?
“L’anime del 1979 è un’eccezione che dimostra come un lavoro rispettoso della fonte letteraria possa rivelarsi il migliore”.



Un'immagine promozionale dell'anime di Isao Takahata

Anne di Avonlea è un romanzo quasi dimenticato. Anche lo storico sceneggiato del 1987 con Megan Follows lo ha ridotto ai minimi termini per dare più spazio al terzo e al quarto. Qual è a tuo avviso la forza di questa seconda storia?
“A essere sinceri la storia è debole, ma la forza di questo secondo romanzo risiede nello humor attraverso il quale la Montgomery descrive un’intera comunità, caratterizzando personaggi che rimarranno per molto tempo nella memoria dei lettori. Mi sono permesso di definirlo appunto uno studio sui caratteri”.



Megan Follow nello sceneggiato del 1987 che però riprende solo in parte Anne di Avonlea

Qual è stata la risposta del pubblico? Quale le osservazioni più originali o carine che vi sono arrivate?
Ho ricevuto moltissimi messaggi di lode e di ringraziamenti, anche se non riesco mai a essere soddisfatto del lavoro compiuto (c’è sempre qualcosa da ritoccare e da sistemare qua e là); giorni fa, poi, una lettrice di Anne, chiedendomi informazioni sull’uscita del nuovo romanzo, mi ha scritto queste testuali parole: «La ringrazio di cuore. Le farà piacere sapere che ho una cara amica all’estero, che sta passando un momento molto stressante della sua vita... Aveva bisogno di freschezza e amore. Le ho regalato il suo libro e l’ha portato con sé e la sta aiutando tantissimo! Non passa giorno che non mi ringrazi! Perciò le giro questi grazie. Il merito è anche suo [io credo che in realtà sia tutto della Montgomery], per aver dato tanto respiro a quest’opera splendida. Grazie ancora!»
I libri, dopotutto, servono anche a questo, no?”.

Sì, i libri servono anche a questo…
Un luogo dove imparare, conoscere, viaggiare, sognare.
E con Anne di Avonlea sarà possibile fare questo e molto, molto altro rincontrando tutti i personaggi storici della serie, da Diana Berry a Gilbert Blythe, e molti nuovi personaggi che entreranno nel cuore dei lettori.
Buona lettura…

4 commenti:

  1. Io per fortuna ho già tutti i libri di Anna, ereditati da mia madre.
    Devi vedere anche la serie Netflix "Chiamatemi Anna", molto bella!
    Ciao!

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    1. Sì, anche io adoro Anna! Ho letto a suo tempo i libri tradotti dalla Mursia ed ho amato molto sia l'anime che lo sceneggiato con Megan Follows (il secondo lo rivedo almeno una volta l'anno).
      Ti assicuro, però, che queste versioni annotate sono una meraviglia per chi è appassionato come noi <3

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  2. Ce l'hai il manga?
    Anche quello è bellissimo!!!!

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    1. Quello di Yumiko Igarashi???? Sìììì, me lo ha regalato il mio fratellone <3 <3 <3

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