martedì 30 aprile 2024

#Libri - 'Cory ricama un sogno' (1958) di Mildred Lawrence, un affresco degli Anni Cinquanta tra musica, abiti e sogni...

Cory ricama un sogno
di Mildred Lawrence

Dati tecnici:
Titolo originale: Along comes spring
Casa Editrice: Baldini & Castoldi
Collana: La Melagrana n. 56
Pagine: 234
Anno: del 1958 (in Italia dal 1963)
Genere: romanzo per giovinette

Trama: Anni Cinquanta. Stati Uniti.
Cory, primogenita di una numerosa famiglia, ottiene un’insperata borsa di studio per l’Highgate College e, dopo un’estate passata a fare mille lavoretti per guadagnare abbastanza per i libri scolastici, la ragazza si appresta a partire elettrizzata e pieni di sogni, nonostante debba lasciare a casa il suo amico del cuore Chris, anche lui in partenza per il college.
La vita che Cory si era figurata, però, è decisamente diversa da quello che l’aspetta. Il lavoro per potersi mantenere le impedisce ogni tipo di relazione sociale con gli altri studenti, la sua compagna di stanza, Paula Willard di New York, è fredda e distante, e le lezioni di letteratura inglese sono un disastro, senza contare che anche il rapporto con Chris inizia a diventare più difficile.
Afflitta e tormentata, Cory si sente sempre più sola e si rifugia nel suo hobby preferito: cucire abiti. Ed improvvisamente tutto cambia. Perché i suoi modelli ricevono un successo inatteso con molte compagne che le fanno degli ordini speciali e la richiesta di realizzare i costumi per la recita di fine anno.
Tra ritorni a casa per le Feste (Paula è davvero così cattiva?), impegni sempre più pressanti e rivelazioni sconvolgenti, Cory impara a capire cosa realmente vuole dalla vita. E dal suo cuore.

Commento: Cory ricama un sogno è uno degli ultimi titoli pubblicati della collana La Melagrana edita negli Anni Cinquanta e Sessanta dalla Baldini & Castoldi, di cui ho recensito già vari titoli (ricordo, tra i tanti, Il ragazzo della porta accanto, Avventura da vendere e Vacanze nella foresta). Uscito nel 1963 (ma nel 1958 negli Usa), l’ho recuperato recentemente su eBay per completare la collezione della mia mamma.


Cory appena arrivata al college,
in una delle illustrazioni del libro.

Mildred Lawrence
Cory ricama un sogno è l’unico romanzo tradotto in italiano dei 25 libri scritti dall’autrice americana Mildred Elwood, nata a Charleston, Illinois, nel 1907; strano, aggiungerei, perché la sua penna si adatta perfettamente ai parametri della collana La Melagrana.
Mildred si laureò a Yale nel 1931 e tornò quindi a Flint, nel Michigan, dove si era diplomata, iniziando a lavorare presso il Flint Journal dove incontrò C. A. Lawrence, sposato nel 1936; e il suo primo romanzo, Susan’s Bears, uscì nel 1945.
Tutti i suoi romanzi sono dedicati ad un pubblico di giovani adulti ed hanno come protagoniste delle ragazze alle prese con i problemi quotidiani della vista scolastica o sociale dell’epoca (di ispirazione è stata la figlia). Con l’avvento degli Anni Settanta e il cambiamento della società, i suoi romanzi sono lentamente andati nel dimenticatoio.
I suoi manoscritti, le bozze e la corrispondenza con i lettori sono conservati presso la Grummond Children’s Literature Collection della University of Southern Mississippi.

Spiccioli di cultura – La musica degli Anni Cinquanta
Mi ha colpito molto il brano in cui si racconta che Chris “non aveva mai mancato di celebrare le date importanti con un disco” (pag. 5).
I titoli sono stati tradotti in italiano (chissà poi perché), ma con l’aiuto della mia mamma superesperta di musica Anni Cinquanta, ho recuperato queste splendide perle.
Hello, young lovers (‘Salve, giovani amici’ in italiano) regalata da Chris per l’anniversario del loro primo appuntamento. Si tratta di una canzone scritta nel 1951 per il musical Il re ed io, che conta moltissime cover. Mi immagino che il disco regalato da Chris possa essere con la voce di Frank Sinatra.

Quando Chirs e Cory avevano deciso di fare sul serio, il disco regalato è stato Blueberry Hill (‘La collina fiorita’ in italiano). Scritta nel 1940, divenne una hit nel 1956 con la versione di Fats Domino.

Il terzo 45 giri regalato è True love (tradotto in italiano chissà perché come ‘Il nostro sogno’), in occasione del ballo di fine anno (e della prima preziosa orchidea di Cory). Candidata all’oscar nel 1956, True love è il love theme di Alta società ed è interpretata da Bing Crosby e Grace Kelly.

Infine la quarta canzone, donata a Cory in vista della partenza per il college. In italiano è chiamata ‘Da quando sei lontana’ ed abbiamo individuato che potrebbe essere Since you went away from me di Teresa Brewer del 1957.

Spiccioli di moda – Dior e Schiaparelli
Nel corso del romanzo Cory ottiene sempre più lavori come modista, ma rimane a lungo incerta sulla possibilità di percorrere quella strada (a suo avviso sarebbe più corretto dedicarsi a studi più profondi come la letteratura inglese).
A pag. 170 Paula (ormai divenuta sua amica dopo una splendida parentesi a casa da Cory per le vacanze) esclama: “Guarda Dior! Guarda Schiaparelli. La loro non è arte, secondo te?”.
Le sue parole scuotono Cory, che infine troverà la via da percorrere.
Io sono rimasta colpita dai due nomi citati. Dior, infatti, rimane ancora oggi famosissimo. Elsa Schiaparelli, molto meno. Mentre all’epoca erano messi uno accanto all’altro.
Elsa Schiaparelli (1890-1973) è stata una stilista, costumista e sarta italiana naturalizzata francese. Insieme a Coco Chanel, viene considerata una delle più influenti figure della moda nel periodo fra le due guerre mondiali. Fu inventrice del rosa shocking, forse derivato da un colore usato nella pittura di Christian Bérard. Fu lanciato nel 1937 insieme al profumo Shocking, il cui flacone riproduceva le forme del corpo dell’attrice Anni Trenta Mae West.
Le sue creazioni furono largamente influenzate dai surrealisti (collaborò moltissimo, tra gli altri, con Salvator Dalì), e disegnò anche i costumi di diversi film.
La sua stella fu eclissata proprio dall’arrivo di Dior.


Uno degli abiti simbolo di Elsa Schiaparelli

Spiccioli di sociologia – La comunicazione implicita e non detta
A pag. 90 si legge: “Era (bello) ritrovarsi in un ambiente familiare, dove se qualcuno annunciava che il vento tirava da levante lei capiva al volo, senza bisogno di dirglielo, che al secondo piano faceva un freddo birbone. In tal modo ogni parola che si pronunciava acquistava un significato profondo e importante, arricchendosi di una quantità di messaggi reconditi ma noti. Era un pensiero nuovo per lei. Forse racchiudeva il perché della sua frequente incomprensione con Paula, in quanto ognuna di loro si esprimeva in una specie di codice che l’altra non conosceva”.
In queste poche righe la Lawrence racchiude il cuore della sociologia della comunicazione e del linguaggio contemporanea, che sottolinea come le relazioni tra le persone si basino solamente sul 10% sulle parole dette e che il restante si fondi sul non detto, sull’implicito e sulle presupposizioni (aggiungendo che spesso le incomprensioni interculturali si basano proprio sull’incapacità di fare proprio il ‘non detto’ delle persone con cui ci si sta rapportando).
Non mi stupirebbe venire a sapere che la Lawrence abbia studiato a Yale le basi della sociologia della comunicazione…


Cory e Chris in una delle illustrazioni del libro

Complessivamente si tratta di un libro interessantissimo, delicato ed emozionante al tempo stesso. La storia tra Chris e Cory cresce pagina dopo pagina, nonostante la lontananza. E il modo in cui Cory trova il suo posto nel mondo è affascinante ed educativo.
Consigliato a tutti coloro che vogliono fare un tuffo negli Anni Cinquanta e non solo. Dedicato ad un pubblico giovane e pieno di sogni.

Letto: 17-22 agosto 2023

Voto: 8 al libro, 8 a Mildred Lawrence, 0 alle moderne case editrici sia italiane che straniere che hanno dimenticato questa scrittrice che non ha nulla da invidiare alle più note Betty Cavanna o Rosamond du Jardin.

Stelle mozzafiato: ****

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