domenica 19 marzo 2017

Vittoria, l'incanto continua

ROMA (19 marzo) - Su LaEffe sono stati trasmessi venerdì scorso il quinto e il sesto episodio della prima stagione di 'Victoria', la serie targata ITV dedicata ai primi anni di regno della Regna Vittoria (il progetto prevede un totale di sei stagioni per coprire tutto gli anni di regno fino al 1901).
E l'incanto continua.


Victoria e il Principe Albert


Avevo già scritto di questa serie nei giorni scorsi, ma non posso evitare di farlo ancora perché moltissimi sono i temi che tocca e le riflessioni che suscita.

In primo luogo vorrei sottolineare la capacità di questo sceneggiato di descrivere la grande storia d'amore tra la Regina Vittoria e il Principe Albert con passione, ma senza scendere nelle ormai consuete scene di sesso (come avrebbe fatto il troppo sopravalutato 'Outlander'), ma, anzi, dedicandosi a sguardi, emozioni, mezzi sorrisi. La scena in carrozza in cui il Principe Albert cerca la mano di Vittoria senza neppure guardarla è di un'intensità travolgente mostrandoci anche solo il guanto della regina.
Questa scelta catapulta lo spettatore nel cuore dell'Ottocento e conduce al centro del sentimento profondo che lega i due protagonisti senza usare scene superflue.




Tralasciando la bellezza dei paesaggi (la serie è interamente girata nello Yorkshire e pare che il turismo ne stia già beneficiando) e la bravura di tutto il cast (di cui ho già parlato nel mio precedente articolo), vorrei ora parlare di tre temi importanti che sono stati toccati negli episodi 5 e 6 della serie e che sono oggi di grandissima attualità.
Sono stati tutti e tre toccati attraverso il personaggio del Principe Albert, il Marito della Regina (come è intitolato l'episodio 6).
Non parlo però del tema della schiavitù, cuore del primo discorso pubblico tenuto dal Principe e grazie al quale inizia a conquistare la simpatia dei sudditi inglesi. 
Bensì di tre temi da lui appena accennati in tre piccole frasi.
Il dolore di un figlio quando un genitore se ne va per seguire un nuovo amore. Albert è quel figlio. E ancora ora, dopo anni, soffre per la separazione della madre, ormai morta.
Il rispetto per il matrimonio, anche se infelice. Tanto che il Principe Albert convince, o forse è meglio dire costringe, il fratello a tornare in Germania, perché sta corteggiando una donna sposata, anche se quel matrimonio non è gioioso.
E poi quell'ultima frase che il Principe Albert dice alla Regina sul finire dell'episodio, in cui sussurra all'adorata moglie che l'unico metodo per non avere figli è l'astinenza. "Non ne esistono altri".
Possono sembrare tre frasi buttate lì per caso, ma in questi tre piccole frasi è racchiusa l'idea di famiglia che la società moderna sta dimenticando e che è piacevole vedere come possa essere risvegliata da un principe colto, intelligente e lungimirante come Albert.



Attendo ora con ansia il finale di stagione in programma venerdì 24 marzo in prima serata sempre su LaEffe con l'augurio che non tradisca le aspettative e rimanga assolutamente e totalmente #mozzafiato.

2 commenti:

  1. L'ho registrato e non ancora visto...ma quando deciderò so già che mi farò un'abbuffata :)

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    1. Sì, sono sicura che ti piacerà moltissimo. E' veramente meraviglioso

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