lunedì 28 settembre 2020

#Libri - 'Il fantasma del tempo', capitolo conclusivo della trilogia 'L'illuminazione di Peter Schock' di Linda Buckley-Archer tra terremoti temporali e l'uccisione di George Washington...

Il fantasma del tempo – Illuminazione di Peter Schock #03

di Linda Buckley-Archer


Dati tecnici:
Titolo originale: Time Quake
Traduttrice: Fabrizia Villari Gerli
Casa Editrice: Editrice Nord
Collana: Narrativa 382
Pagine: 400
Anno: 2009 (2009 in Italia)
Genere: fantascienza period

Trama: Primi Anni Duemila. Inghilterra.
Kate Dyer e Peter Schock sono infine tornati al loro tempo. Ora serve solo distruggere la macchina del tempo e tutto verrà risolto. Solo che l’Uomo Pece non è d’accordo e in un ultimo disperato tentativo rapisce i due ragazzi, riportandoli nel 1763 dove ancora una volta i due giovani trovano rifugio presso Gideon.
Ma se Peter riesce ad ammortizzare l’impatto temporale senza problemi, diverso è quello che accade a Kate, che di giorno in giorno diventa sempre più sensibile e la sua materia inizia a disgregarsi, tanto che per rimanere aggrappata alla vita ha necessità di stringere continuamente la mano a Peter (altrimenti inizia ad accelerare, muovendosi in un tempo non tempo e scomparendo alla vista di tutti per la velocità dei movimenti nel suo tempo eterno).
Bisogna cercare la macchina del tempo (danneggiata) in possesso dell’Uomo Pece e bisogna altresì fermare Lord Luxon, che impossessatesi dell’altra macchina del tempo punta a cambiare la storia dell’Umanità…
Il capitolo conclusivo dell’Illuminazione di Peter Schock trasporta in un mondo alternativo ed inquietante, tra battaglie dimenticate, fiumi gelati, cani parlanti e un mondo che sta per collassare su se stesso in un terremoto temporale che non ha precedenti nella storia… 


Commento: 
Il fantasma del tempo è il terzo volume della trilogia L’Illuminazione di Peter Schock (il primo romanzo è Gideon il tagliaborse, il secondo Il ladro del tempo). Il libro non lo avevo ed ho dovuto cercarlo nelle vendite on-line dell’usato perché è da anni fuori catalogo.
Ancora una volta una letteratura interessante e piacevole esce troppo velocemente dal circuito. I libri restano disponibili per un anno o due, poi le case editrici mandano al macero le rimanenze e il libro scompare non solo dagli scaffali delle librerie ma anche da quelli on-line…

Il primo commento che mi viene da fare è che la storia ha tenuto. Brillantemente.
E’ sempre difficile immergersi in un romanzo che gioca con il tempo e con viaggi continui tra passato e futuro. Ma Linda Buckley-Archer ha costruito una narrazione non solo assai interessante, ma anche ‘verosimile’ e originale, con l’introduzione di idee e concetti sugli universi paralleli e sulle pieghe del tempo che portano a riflettere.


Il fiume Delaware e la Battaglia di Trenton:
La parte in assoluto più interessante del romanzo è quella in cui Lord Luxon, da fiero realista inglese, una volta arrivato nel futuro, si sconvolge all’idea che gli Stati Uniti, per lui solo una colonia britannica, si siano staccati dal regno e siano diventati indipendenti, assumendo un ruolo di egemonia nel mondo.
Non potendo permettere un affronto del genere, decide di riscrivere la storia ed indaga per scoprire quale sia stata la fase cruciale della guerra di indipendenza americana per farle avere una svolta diversa.
Le sue ricerche lo portano a scoprire che la chiave di volta avvenne il 25 dicembre 1776, quando George Washington attraversò in barca con oltre 2.400 uomini il Delaware ghiacciato, per poi sorprendere la mattina del 26 dicembre a Trenton (14 km a sud) le truppe assiane e cogliere una vittoria insperata e determinante. Il successo, infatti, ridiede morale agli uomini di Washington e portò numerosi nuovi arruolamenti.
Lord Luxon riesce nel suo intento, uccidendo Washington prima della traversata, e riscrivendo la storia, creando un collasso temporale pauroso.
Io non conoscevo questo momento storico così decisivo ed ho trovato le descrizioni della notte di Natale del 1775 affascinanti e… glaciali.


Washington che attraversa il Delaware in un quadro di Emanuel Leutze (1816-1868)

Nuova traduttrice:
Il libro è tradotto da Fabrizia Villari Gerli, terza penna che si è alternata a scrivere in italiano questa storia. Non capisco perché non è stata affidata la trilogia alla medesima persona, per lasciare una sorta di continuità per il lettore.
Tra i tre libri, quello che mi è piaciuto di più è stato il secondo. Non so se per via della traduzione o per un’effettiva superiorità rispetto agli altri due.
Questo mi è sembrato, complessivamente un po’ privo di verve narrativa e più piatto come lessico.


Kate in una delle sue accelerazioni...

Tirando le somme sulla trilogia posso dire che si tratta di una serie molto interessante, che fa riflettere su molti temi (rapporto genitori-figli, le dinamiche spazio-temporali, i germi della bontà e della cattiveria e come la prima può sanare la seconda…).

Consigliata non solo ai ragazzi ma a chiunque voglia immergersi in un’avventura fantasy-fantascientifica.
Mirabile il modo in cui cresce la storia tra Peter e Kate e come si intuisca una storia d’amore che crescerà potentemente solo DOPO la narrazione degli eventi.

Letto: 30 giugno – 11 agosto 2020

Voto: 7 ½ al libro; 6 a Linda Buckley-Archer per la scrittura, 6 alla copertina, 4 al titolo italiano (ma quanto è più bello Time Quake, Terremoto temporale?).

Stelle mozzafiato: ****

Recensione in arrivo: La scarpetta di diamanti di Jane Feather

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