Lettere al cianuro
#28 della serie di Miss Silver
di Patricia Wentworth
Dati tecnici:
Titolo originale: Poison in the pen
Traduttrice: Paola Forti
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Il Giallo Mondadori n. 1567
Pagine: 186
Anno: 1954 (1979 in Italia)
Lettere
anonime iniziano ad arrivare ai vari abitanti di Tilling Green. Nessuno viene
escluso dalla mano misteriosa. Dal parroco del villaggio, al Colonnello Repton,
proprietario del castello di Tilling Green, da una giovane cameriera a Joyce
Rodney, amica di Frank Abbot, Ispettore di Scotland Yard.
Quando
l’ultima lettera porta al suicidio (ma sarà veramente un suicidio?) della
giovane cameriera, Joyce chiede l’aiuto dell’amico Frank, che però non vuole
intervenire personalmente, perché l’arrivo della polizia potrebbe fermare le
‘lettere al cianuro’ ed impedire le indagini. Meglio, molto meglio, far giungere
nel villaggio un’investigatrice privata nei panni dell’innocua Miss Silver,
governante in pensione, che ama fare pullover a maglia per i suoi mille nipoti
e capace di ascoltare tutto, disseminando con piccoli colpetti di tosse le sue
domande innocenti.
Miss
Silver si trasferisce quindi a pensione al Willow Cottage (dove lavora come
cameriera Joyce Rodney), ospite di Irene Wayne.
Iniziano
così le indagini che porteranno a scoprire i numerosi personaggi che animano il
pacifico villaggio, ma non potrà essere evitato il delitto di…
Cover americana del romanzo
Commento: E’
il terzo libro che leggo di Patricia Wentworth dopo Lo smemorato di Colonia e Chi
è William Smith? e il secondo con Miss Maud Silver come protagonista
(presente anche in Chi è William Smith?).
E ancora una volta quest’autrice mi conquista, anche se si tratta di un romanzo
molto differente dai primi due titoli che avevo letto (a loro volta
diversissimi tra loro). Mi domando perché la Wentworth, penna splendida, non venga più pubblicata in
Italia. Questo libro (del 1954) è arrivato da noi nel 1979 con Il giallo
Mondadori e da allora è stato ripubblicato solo anni fa presso I Classici del
Giallo (io l’ho trovato presso la preziosissima Libreria Suspense di Roma che
raccoglie vere e proprie perle editoriale fuori commercio).
Chi ha avvelenato la cioccolata che ha portato alla morte di... ?
Si
tratta di un giallo tradizionalissimo, molto in stile Agatha Christie, con un
villaggio all’apparenza tranquillo e pacifico, ma che in realtà custodisce
mille inconfessabili segreti. A differenza della Christie, nella Wentworth,
però, è sempre molto importante la presenza di storie d’amore forti e
persistenti nel tempo (tanto che a volte mi viene da definirli più libri rosa
tinti di giallo che polizieschi a tutti gli effetti). Per i cuori romantici la
storia d’amore tra Valentine Grey (promessa sposa di Gilbert Earle) e Jason
Leigh (nipote del reverendo Martin tornato all’improvviso per incontrare
Valentine) spiccherà per la sua intensità emotiva, tratteggiata con i lunghi
silenzi tra i due personaggi e la forza del ‘non detto’.
La
costruzione del giallo è estremamente interessante, soprattutto per il variegato
ventaglio di personaggi (dalla sempre impaurita Maggie Repton, alla sfavillante
e prorompente Scilla Repton, dall’enigmatico James Barton alla chiacchierona
Mrs Needham) e per la presenza di location suggestive (il castello, l’Holly
Cottage, il gazebo, etc.).
Come mi sono immaginata il gazebo
in cui si incontrano di notte Valentine e Jason
in cui si incontrano di notte Valentine e Jason
La
scrittura della Wentworth scivola via con grande scioltezza, portando
velocemente alla conclusione tra una citazione di Alfred Tannyson (autore
preferito di Miss Silver) e piccoli indizi che nessuno sembra cogliere, il
tutto delineando ancora una volta come l’Inghilterra stia cambiando nel corso
dei decenni. Nel primo romanzo da me letto era stata dipinta con vivida
lucidità la Londra aristocratica degli Anni Venti, nel secondo aveva fatto
irruzione la fine della Seconda Guerra Mondiale e la rinascita difficile grazie
al commercio. In questo romanzo, invece, ci si focalizza sugli Anni Cinquanta,
in cui l’eco della guerra è lontana (pur lasciando ancora dei forti strascichi
tra le persone adulte) e la grande voglia di guardare al futuro.
Curiosità:
mi è piaciuta molto questa frase relativa a Miss Silver: “Aveva spesso notato come un nome sconosciuto, una volta messo in
evidenza, tenda poi a ricorrere” (pag. 10). Quanto è vero!
Letto: fine
agosto 2017
Voto: 7
al romanzo, 8 a Patricia Wentworth per la capacità di cambiare e rimanere sempre
appassionante, 0 alle case editrici attuali che non ripropongono.
Stelle mozzafiato: ****
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