venerdì 16 marzo 2018

Teatro - '3 donne scaltre' di Esterina Cantoni (da Goldoni)

ROMA (16 marzo) - In occasione della Festa delle Donne sono andata a vedere al Teatro San Paolo a Roma la commedia '3 donne scaltre' di e con Esterina Cantoni (anche direttrice artistica del teatro) e tratta dalle opere di Carlo Goldoni.

La commedia in due atti è stata messa su dalla Compagnia dei Borghi e dura circa 1 ora e 20 minuti.


Trama:
30 dicembre. In un paese di montagna è attesa una compagnia teatrale che metterà in scena per l'Ultimo dell'Anno la commedia di Goldoni La vedova scaltra, che ha già il tutto esaurito. Tuttavia una tempesta di neve impedisce alla compagnia di raggiungere il luogo per la data fissata.

Solo tre persone sono già sul posto (arrivate per fare dello shopping vintage): l'aiuto regista (Esterina Cantoni) e due attrici comprimarie (Annachiara Mantovani e Stefania Ranieri).
Non potendo abbandonare il palco per uno spettacolo così importante (e non potendo rinunciare al compenso economico che ne susseguirebbe), le tre donne scaltre decidono di mettere su comunque uno show. Impossibile, però, fare La vedova scaltra (troppo importanti le parti maschile). L'aiuto regista ha quindi l'idea di fare una cernita delle scene più belle tratte dalle opere di Goldoni con delle donne come protagoniste e di proporle al pubblico in un susseguirsi sempre più entusiasmante.


Annachiara Mantovani, Esterina Cantoni e Stefania Ranieri

Commento:
Sono rimasta incantata da questa commedia.
In primo luogo ho apprezzato tantissimo il riproporre scene dalle opere di Goldoni. A scuola lo studiai con grandissimo entusiasmo, ma da allora, lo ammetto, non mi era più capitato né di vederlo a teatro né di scorgerlo in tv. La mia memoria mi richiamava alla mente solo La locandiera (che avevo amato moltissimo), ma avevo dimenticato le altre opere. Grazie a questo spettacolo, orchestrato con maestria e bilanciato perfettamente tra intrattenimento, commedia e excursus storico, sono tornate a vivere dentro di me altre perle quali La vedova scaltra e La donna di garbo.

In secondo luogo amo questo piccolo teatro in cui le attrici si muovono come se il palco fosse enorme, facendo vedere allo spettatore tutto quello che in realtà viene solo detto (come la storia di Stefania Ranieri con il tecnico delle luci). Mi ha ricordato moltissimo i piccoli teatri inglesi o, se non vogliamo andare troppo lontano da casa, quello che un tempo era il 'Teatro Stabile del Giallo'.

In terzo luogo un applauso fortissimo a Stefania Ranieri (che avevo già ammirato in Mi è caduto uno scozzese nel piatto e Il ritorno dell'orso innamorato, primi due capitoli della trilogia di Cora Wilson) e ad Annachiara Mantovani, che ha preso il ruolo da pochissimo ed ha dato una performance da brividi (il monologo finale de La locandiera vale da solo il prezzo del biglietto).


Sul palco al termine dello spettacolo

Infine non posso che citare Esterina Cantoni che continua a stupirmi ed incantarmi. Ho conosciuto questa regista/sceneggiatrice/attrice ormai quattro anni fa in occasione dello spettacolo da lei adattato su Ragione e sentimento di Jane Austen. La sua capacità di narrare le storie con ironia e fascino continua a stupirmi e regala attimi di pura gioia. 
Dall'11 al 15 aprile torna sul palco del Teatro San Paolo con un'altra opera da lei scritta/adattata, ovvero Elizabeth & Mary su Elisabetta I e Maria degli Scozzesi. Ammetto di attendere con ansia questo spettacolo (tra l'altro ho appena finito di leggere un romanzo ambientato in questo periodo storico) e scoprire come se la caverà con una trama decisamente più drammatica.

Consigliato a tutti (andateci in compagnia, sarà bello parlarne insieme).

Stelle mozzafiato. *****


Con il cast 

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