Laura Leander e l’anello del Serpente di Fuoco – Laura
Leander #5
di Peter Freund
Dati tecnici:
Titolo originale: Laura
und der Ring der Feuerschlange
Traduttrice: Claudia Cosentino
Casa Editrice: Il Punto d’Incontro
Pagine: 407
Anno: 2006 (in Italia dal 2007)
Laura
Leander è appena tornata sulla Terra dopo le sue avventura su Aventerra che
l’hanno portata a salvare il padre, tenuto prigioniero da anni da Borboron. Ma
proprio l’ultimo atto di quella storia, con l’incontro del drago Gurgulius, ha
fatto sorgere in Laura il sospetto che forse sua madre, creduta morta da anni,
in realtà non sia affatto spirata in un tragico incidente, ma rapita per essere
trasportata nel Regno delle Ombre.
Poco
sostenuta dal padre, ma con al fianco il sempre più attivo Lukas, il fratello,
Laura affronta questa nuova sfida, cercando di recuperare memorie e ricordi
grazie ad un viaggio onirico, allo studio delle ombre e agli indizi di antiche
tisane.
Tutto
porta a far credere che l’intuizione di Laura sia giusta, ma come sarà
possibile liberare la signora Leander dal giogo della morte?
Commento: Ho
letto che Laura Leander e l’Anello del
Serpente di Fuoco sarebbe dovuto essere l’ultimo libro della saga della
giovane studentessa tedesca, tuttavia pressioni dei lettori hanno spinto Peter
Freund a scrivere prima (nel 2007) Laura
Leander e il labirinto della luce (sesto capitolo, che ahimé non ho e non
riesco a recuperare da nessuna parte) e quindi (nel 2011) Laura und der Kuss des schwarzen Dämons (inspiegabilmente mai
tradotto in italiano).
Che
la conclusione di questo romanzo abbia scatenato le ire funeste dei lettori lo
comprendo benissimo. Dopo cinque infinite avventure, ricche di colpi di scena,
incantesimi, imprese eroiche e animali di ogni tipo, questo finale non dà
alcuna soddisfazione (cliccate qui per leggere le recensioni di Laura Leander e il segreto di Aventerra,
Laura Leander e il sigillo delle Sette Lune, Laura Leander e l’Oracolo della Sfinge d’Argento e Laura Leander e la Maledizione dei Re dei Draghi). Anzi. Lascia parecchio con l’amaro in bocca
(o per meglio dire, viene voglia di lanciare il libro contro l’armadio).
Uno dei fregi accanto alle pagine
Complessivamente
il romanzo è carino, e il commento non si discosta molto da quello sui primi
quattro romanzi della saga (in assoluto per me il più bello è Laura Leander e la Maledizione dei Re dei
Draghi). Avventura, magia, tecnologia, perseveranza. Un modello positivo
per tanti ragazzi di oggi e l’invito a credere nelle proprie possibilità.
Tuttavia
trovo altamente dissonante il personaggio di Marius Leander, il padre di Laura
e Lukas. E’ assurdo che dopo più di un anno vissuto in prigionia in un mondo
altro, non creda alle parole della figlia e non voglia fare nulla per cercare
di scoprire la verità sull’amata moglie scomparsa anni prima. Così come è
assurdo che non intervenga in alcun modo contro Sybille, la seconda moglie,
quando è evidente che durante il suo periodo di lontananza ha fatto il brutto e
il cattivo tempo contro i suoi figli. Un padre e un marito non si comporterebbe
MAI in questo modo, specialmente un uomo che sa perfettamente l’esistenza di
questo mondo parallelo (anzi è un paladino chiamato a proteggere la Luce).
Il
personaggio di Alarik, fatto morire e resuscitare varie volte nel corso della
saga, non trova una degna conclusione (compare appena nel Regno delle Ombre)
mentre per la sua storia pregressa meriterebbe ben altro altare per il suo
saluto ai lettori.
Mi
dispiace davvero molto non avere la possibilità di leggere il sesto capitolo,
in cui spero che si sbroglino alcuni nodi davvero fastidiosi.
La cover della seconda edizione tedesca (la prima è uguale a quella italiana)
Complessivamente
è un libro di facile lettura, consigliabile ai giovani, anche perché scivola
via molto veloce. Rimane il disappunto per questo mondo adulto sempre più
bidimensionale… Se gli adulti sono scomodi per la trama, allora non metteteli,
ma non create personaggi al limite del ridicolo.
Letto: 10
settembre – 11 ottobre 2017
Voto: 6
al romanzo (meriterebbe di più, ma il finale è orrendo), 7 alla copertina (che
è uguale a quella tedesca), 8 all’impaginazione (è un libro meraviglioso da
tenere in mano e da odorare), 2 a Il Punto d’Incontro perché non ripubblica più
la saga ed è impossibile ritrovare il sesto capitolo…
Stelle mozzafiato: ***
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