Per il cinquantesimo anniversario dello spettacolo 'Aggiungi un posto a tavola', celeberrima commedia musicale firmata da Garinei e Giovannini con Iaia Fiastri, ispirata dal romanzo Dopo di me il diluvio di David Forrest, il Teatra Brancaccio ha presentato una nuova versione con Giovanni Scifoni (don Silvestro), Lorella Cuccarini (Consolazione) e Sofia Panizzi (Clementina).
Lo spettacolo è venduto come "una favola d'amore", la "commedia musicale della mia infanzia", "uno degli spettacoli più amati dagli italiani", capace di "emozionare il pubblico di ogni generazione", tanto che ci sono varie offerte per acquistare biglietti pacchetto 'famiglia'.
Ebbene. Sfatiamo un mito. Non è così.
'Aggiungi un posto a tavola', almeno nella versione proposta al Brancaccio e diretta da Marco Simeoli (che interpreta anche il Sindaco), è una commedia fastidiosamente irriverente e di una volgarità che lascia senza parole.
Sì, la canzone 'Aggiungi un posto a tavola' è carina, orecchiabile, coinvolgente. E' divenuta parte dell'immaginario collettivo italiano, ma di certo un musical non è una canzone. Il resto è quasi disgustoso e soprattutto NON ADATTO AI BAMBINI. Mi domando se esiste un ente a difesa dei minori che possa intervenire per rendere lo spettacolo vietato ai minori di 12 anni.