mercoledì 20 giugno 2018

#Libri - Lydia di Clare Darcy, tradizionale regency a tempo di valzer


Lydia
di Clare Darcy

Dati tecnici:
Titolo originale: Lydia or Love in town
Traduttrice: Rita Botter Pierangeli
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Oscar n 584
Pagine: 185
Anno: 1973 (1982 in Italia)
Genere: romance regency


Trama: Primi dell’Ottocento. Londra.
Il quarto visconte Northover si reca senza preavviso nella sua residenza di campagna Great Hayland, da poco ereditata dallo zio. Trascurata e malmessa, la dimora non era mai stata amata dallo zio e lo stesso Northover è intenzionato a liberarsene. Tutto, tuttavia, si sarebbe aspettato, tranne che scoprire che Cupitt, il maggiordomo, avesse fatto accomodare nella residenza la sessantenne signora Leyland (figlia dell’ex proprietario, emigrato negli Stati Uniti) con i suoi due nipoti, Gerald e Lydia.
Da questo incontro inconsueto, inizia una stagione assai insolita per Northover che si ritroverà a incrociare più di una volta la sua strada con l’estrosa Lydia, la cui educazione americana l’ha resa sicuramente un fiore originale in mezzo alle donzelle londinesi.
La giovane, infatti, apertamente senza un soldo (la stagione è stata pagata da un’eredità arrivata dalla zia e consumata tutta in abiti e affitto per una casa a Londra), dichiara senza paura di cercare un marito ricco e tenta di far accordare al fratello l’eredità dello zio Basil, una sorta di Creso.
Tra dichiarazioni d’amore improvvise, giochi d’azzardo, cugini velenosi e gentiluomini spauriti, non tutto va per il verso giusto tanto che Lydia si ritrova a…

Commento: Lydia è il terzo (di 14) romanzi regency scritti da Clare Darcy (pseudonimo di Mary Deasy, 1914-1978) e il settimo che leggo (quello che mi è piaciuto di più è Allegra – i titoli sono tutti i nomi delle ragazze protagoniste delle sue storie – cliccate qui per leggere la recensione di Cecily).
L’incipit del romanzo è delizioso. Il modo in cui Northover scopre che la sua villa è in realtà occupata da perfetti sconosciuti (per lui, perché Cupitt era maggiordomo anche con i vecchi proprietari e conosceva la signora Leyland quando era una bimbetta) è molto divertente (per certi versi mi ha ricordato il film Torna a settembre con Rock Hudson, Gina Lollobrigida e Sandra Dee) e vale da solo il prezzo del libro.


La cover USA

Il romanzo, nel complesso, si inserisce nella scia dei regency della Darcy: adorabili storie che si leggono in poco tempo, ma di cui resta poco al termine della lettura. Interessante in questo particolare romanzo è la differenza tra l’educazione inglese e quella americana (tema trattato in seguito da Jane Aiken Hodge ne L’ereditiera ribelle in maniera molto più dettagliata ed approfondita), con particolare attenzione al valzer, che a Londra non poteva essere ballato senza l’approvazione delle patronesse di Almack’s mentre in America non vi erano particolari proibizioni (ovviamente questo dettaglio, come altri, darà vita a equivoci e situazioni imbarazzanti).
Nel complesso i personaggi rimangono poco approfonditi, ma simpatici (in particolare la signora Layland). L’innamoramento di Northover nei confronti di Lydia lo dobbiamo accettare senza un pizzico di spiegazione cognitiva del personaggio. E la mancanza di lungimiranza del signor Pentony (il cugino velenoso) è, sebbene irreale, fondamentale per la trama.
Romanzo tipo della Darcy, che non regala né sorprese né delusioni. Come sempre, per chi ama i regency di una volta, puliti e ricchi di equivoci, ed ha finito di leggere tutto quello che è possibile di Georgette Heyer.


Imparando il valzer...

Letto: 20 maggio – 06 giugno 2018

Voto: 7 al libro, 3 alle odierne case editrici che hanno dimenticato questa autrice eccellente che dovrebbe essere rispolverata e ripresentata ai lettori moderni (magari in edizione integrale, perché sospetto che anche questo sia stato tagliato, anche se non troppo).

Stelle mozzafiato: ***

Recensione in arrivo: Buona fortuna! di E. Werner

3 commenti:

  1. La recensione m'invoglia a cercare questi libri ( che già avevo cercato in passato ) nei vecchi mercatini dell'usato ...NON CAPISCO COME MAI LE CASE EDITRICI ODIERNE pubblichino tante "scemenze" di persone che s'improvvisano scrittori, mentre lascia nel dimenticatoio tanti piccoli gioiellini che fanno bene all'anima e alla mente !
    ASPETTO CON ANSIA LA PROSSIMA RECENSIONE...Dal titolo non lo conosco, SONO CURIOSA :-) bacione amica mia !!

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    Risposte
    1. Grazie di cuore Tiziana! Il libro che sto leggendo è di un'autrice tedesca della seconda metà dell'Ottocento. Molto interessante davvero.
      Concordo con te sulle pubblicazioni sciatte di questi ultimi anni, perdendo per strada autrici che sono dei veri e propri gioiellini. <3 <3 3<

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