L’ultima Chance
di Ilaria Vecchietti
Dati tecnici:
Casa Editrice: self publishing
Pagine: 55
Anno: 2019
Trama:
Dopo sette anni Irene decide di tornare a casa, in un non
identificato paese di montagna in Italia. Orfana di entrambi i genitori e senza
parenti in vita, la ragazza si era trasferita in Giappone per dare vita al suo
sogno: disegnare manga. Nonostante la differenza culturale e gli ostacoli
incontrati imbattendosi in una cultura che non era la sua, Irene riesce ad avere
successo nella terra del Sol Levante. Alcuni suoi manga diventano addirittura anime. Ma… ma qualcosa non la rende
completa e all’improvviso, a causa di un evento che sta per accadere, decide di
tornare a casa, decide di capire almeno il perché di quello che sette anni
prima l’aveva realmente spinta a lasciare la sua patria e magari di tentare di
giocarsi la sua ultima chance con il ragazzo che le ha rubato il cuore.
Riuscirà
a trovare le risposte che cerca? E sarà in grade di dare infine un senso alla
sua vita, prima che…
Commento:
L’ultima chance è un racconto di
appena 55 pagine scritto da Ilaria Vecchietti, giovane autrice italiana che
fino a questo punto si era distinta per storie fantasy e che ora ha deciso di tuffarsi in una sorta di romance
(senza tralasciare, però, completamente il genere da lei prediletto).
Ho
letto il racconto in formato digitale (per me è un record, perché non amo gli
ebook e non me li farò mai amare! Mi piace troppo sfogliare un libro, odorarlo,
soppesarlo, riempirlo di segnalibri che raccontano la mia vita…) dopo che mi è
stato dato gentilmente dall’autrice stessa.
La
lettura scorre via molto rapidamente (l’ho letto in appena due giorni) e lo
stile è piuttosto semplice. Il libro è narrato in prima persona da Irene nel
momento in cui ritorna in Italia dopo la permanenza in Giappone e ripercorre
tutti gli eventi prima del gran finale.
Giappone
Giappone.
Paese lontano, con tradizioni diverse dalle nostre, con panorami, profumi,
tradizioni forti e così distinti dai nostri. Eppure il Giappone, sebbene la
protagonista vi passi sette anni, è praticamente assente. Non si sente, non si
vive. Quando Irene ci parla della sua esperienza in terra nipponica non riesce
a comunicarci nulla di profondo ed intenso di questo luogo.
Così
come è completamente assente l’area dei manga. Irene è una disegnatrice che si
è trasferita in Giappone perché ha vinto, inaspettatamente, un concorso e dopo
uno stage rimane fissa lì perché le sue opere sono apprezzate. Di più, alcuni
manga vengono trasformati in anime.
Perbacco! E tutto questo non lascia traccia nel personaggio? Non dico che ci
dovessero essere approfondimenti sulle storie, ma dovremmo sapere cosa queste
storie abbiano rappresentato per lei. Non sappiamo neppure se disegna shojo o shonen, manga in ambiente scolastico o manga fantasy, o (forse?) manga con qualche traccia d’Italia… In queste trame
lascia qualcosa di suo? Narra di un amore come il suo (magari regalando alla
protagonista un lieto fine migliore rispetto a quello che stava vivendo lei?).
Quale è il personaggio in cui più si identifica? Mille domande saltano alla
testa eppure nulla viene approfondito (anche il fatto che alcuni manga
diventino anime di fatto non cambia lo status quo di Irene, quasi che fosse
normale, quasi che questo non comportasse notorietà e pressione magari dalle
case di produzione o ancora, forse, disagi perché l’anime si scosta dal manga originale…).
Inoltre…
da una storia su una mangaka ci si aspetterebbe una cover… manga!
Un'idea di manga che potrebbe aver disegnato Irene...
Asteroide
Ecco
perché odio gli ebook! Devo cercare una frase che avrei messo in evidenza con
un segnalibro ed ora devo rileggere pagine e pagine per ritrovarlo! (…) Ecco!
L’ho trovato… A pag. 51 è scritto: “Solo
qualche mese fa gli esperti e i governi nazionali di tutto il mondo hanno
deciso di rendere nota la notizia (…), Titano, un asteroide di dimensioni
colossali, colpirà la Terra”.
Qualche
mese fa?!!!
No.
Qui lo dico da esperta di media. Non è possibile. Una notizia del genere non
sarebbe mai annunciata in maniera ufficiale qualche mese fa!
La
notizia sarebbe stata coperta da segreto di stato.
Se
si voleva, per la trama, far trapelare la notizia era necessario qualcosa di
esterno: uno studioso che vuole avvertire l’Umanità e pubblica la news su un
blog personale (poi oscurato), qualcuno che diffonde notizie rubate, ma non i
governi nazionali.
E’
impossibile.
I
governi avrebbero tentato di trovare fino alla fine strategie per salvare il
pianeta ma NON avrebbero mai informato la popolazione.
Senza
contare sul fatto che l’asteroide per quanto colossale si impatterebbe
esclusivamente su una parte della Terra e quindi non tutti sarebbero morti
(almeno non nell’immediato…), ma qui andiamo su analisi scientifiche su cui non
voglio addentrarmi e continuiamo con la trama.
Fausto
Fausto
è un personaggio senza spina dorsale. Di fatto, è impossibile innamorarsene.
Non
si capiscono le motivazioni delle sue azioni. Perché bacia, abbraccia e cerca
Irene se poi al dunque dice di non amarla (e, sia chiaro, lo dice prima di fare
il nobile gesto di lasciarla andare)?
Se
la ama tanto da attorcigliarsi il fegato perché quando la news dell’asteroide
arriva, non tenta lui di andare in Giappone? E’ difficile? Beh… almeno
tentasse! E poi nella trama ha ‘mesi’ di tempo per provare.
No,
Irene è un personaggio forte, profondo, intenso.
Fausto
è invisibile.
Per
spiegare questa sensazione basti dire che il nome di Irene viene fatto solo 2
volte nel corso del racconto ma rimane impresso nella mente. Quello di Fausto
decine ed io sono andata a ricercarmi come si chiamava perché non mi ricordavo!
Considerazioni finali
Il
libro è interessante, con spunti narrativi molto carini.
In
primis vorrei citare la frase a pag. 7 “In
questi boschi vivono anche molti altri animali: cinghiali, caprioli, volpi…
chissà se stanno già avvertendo la fine? Si sa che loro percepiscono tutto
prima, come per i terremoti”. Qui si fa un’anticipazione su un argomento
che si toccherà solo molto, molto più avanti ma si mette in pre-allerta il
lettore che qualcosa sta accadendo. Bello!
Il
soggetto nel complesso è assai originale ed interessante e di certo rimane
dentro.
Verrebbe
quasi da pensare che sia un racconto che precede un romanzo e dire: “Ok, va bene. Ora procedi, Ilaria.
Approfondisci dei punti, armonizza la trama, fammi sapere di più sui tormenti
di Fausto”.
Ed
aggiungerei… scrivi un seguito… raccontaci di questa Terra post-asteroide… Come
immagini questo futuro alternativo?
Salva
i protagonisti (ovviamente) e trasforma questo romance in un fantasy
futuristico assai interessante.
Letto: 31
maggio – 01° giugno 2019
Voto: 7
al racconto, 8 alla storia, 9 alla voglia e determinazione di Ilaria Vecchietti
Stelle mozzafiato: ***
Davvero grazie di cuore per questa meravigliosa recensione, mi hai dato anche tanti spunti per poterlo trasformare in un romanzo.
RispondiEliminaGrazie <3
Grazie a te per avermi dato l'occasione di leggerti! Ed ora.. attendo risvolti sulla storia <3 <3 <3
EliminaSì, anche io ho detto "mannaggia, è già finito" ma come ho detto a Ilaria può trasformarlo in un bellissimo romanzo!
RispondiEliminaTi abbraccio.
Sì, è breve, e ancor di più, grazie alla prosa di Ilaria scorre via che uno neppure se ne accorge!
EliminaUn abbraccio a te <3