mercoledì 9 maggio 2018

#AspettandoAgla - Come è nata la prefazione di Mauro Berruto

ROMA (09 maggio 2018) - 'Un principe per Agla', il mio nuovo libro, è infine andato in stampa. Dopo circa un mese di esilio forzato per portare avanti la revisione ed armonizzare tutti i contenuti, mi ritrovo ora ormai 'libera' ma con la mente stanchissima.

In questo limbo che segue la totale full immertion nella storia e che precede il lancio del romanzo (il party event si svolgerà a Roma il 26 maggio), vorrei raccontare come è nato uno dei momenti più #mozzafiato che questo romanzo mi ha regalato: la prefazione di Mauro Berruto, ex ct della nazionale maschile di pallavolo, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012.




Come tutto ha avuto inizio.
Tutto ha avuto inizio il 25 gennaio 2018, quando mi imbatto in un tweet di Manuela Leggeri (ex capitano della nazionale femminile e centrale leggenda del volley azzurro) in cui scrive queste parole: "Se vuoi una cosa e ci credi... non esiste la parola impossibile!".
Leggo e rileggo questo messaggio motivazionale e, sebbene non fossi convinta (o forse proprio perché non lo ero), mi decido di provare ad ottenere una cosa a cui tenevo moltissimo: che Mauro Berruto scrivesse una prefazione al mio romanzo in uscita in primavera.


Perché Mauro Berruto?
'Un principe per Agla', spin-off della mia saga mystery 'Il mondo di Mauro & Lisi', è un romanzo incentrato sulla pallavolo, mia grandissima passione da sempre.
La protagonista, Agla Zanin (una delle due migliori amiche di Lisi Cavalieri, la protagonista assoluta della saga), gioca a pallavolo nella Roma Nord Volley, società che milita in B2 (e nella quale un tempo giocava anche la stessa Lisi). La trama si focalizza sulla sua stagione culmine, a caccia di un'agognata promozione in B1. 
Il romanzo ruota attorno alle storie delle 12 giocatrici e del neo allenatore, mister Segreto, e mostra la pallavolo come metafora di vita per affrontare le vittorie e le sconfitte "perché, qualunque cosa accada, nessuno può toglierci quello che abbiamo ballato".
Nel corso del testo sono disseminate citazioni, ricordi ed omaggi a questo sport che ho giocato, arbitrato e scritto (sono stata giornalista di volley per tante testate a partire da Supervolley che qui ha un piccolo, amatissimo cameo).

Con queste premesse il primo nome a cui ho pensato per una prefazione è stato quello di Mauro Berruto, che con la sua nazionale mi ha donato dei momenti indimenticabili.
Tra tutte, non potrò dimenticare la stagione del 2013; già, il 2013 e non la meravigliosa cavalcata olimpica del 2012. Perché? Perché l'estate del 2013 fu molto difficile per me. Problemi sia fisici che personali mi avevano costretto a letto per quasi un mese. Di quei giorni, i ricordi più belli che ho sono legati alle gare di World League della nazionale di Berruto, a quei time-out in cui spronava i suoi giocatori (e che sentivo come se cercasse di spronare anche me), ai punti pazzeschi di Zaytsev e compagni, alle vittorie o alle sconfitte (davvero, per me non faceva differenza).
Quella squadra fu molto importante per me e mi aiutò a rimettermi in piedi.


Uno dei poster promozionali della World League 2013

Berruto risponde.
Ero scettica, ho detto. 
Eppure mi faccio forza e invio il mio messaggio. 
Tempo 24 ore Mauro Berruto risponde alla mia email, nonostante si trovi in Colombia per lavoro e si dichiara disponibile a leggere in anteprima il romanzo (potete immaginare me che leggo la sua risposta al computer! No words).
Con la gioia nel cuore, inizia una breve corrispondenza, che culmina con la splendida introduzione inviatami il 23 marzo 2018.
Non nego che le parole di Berruto ha scritto sul mio lavoro mi hanno profondamente emozionata, specialmente nella parte in cui cita il discorso di mister Segreto prima di una gara decisiva, una delle pagine che più amo di tutta la storia.
Ma quello che più mi ha toccato è che Mauro Berruto non solo ha dedicato parte del suo tempo per leggermi e per scrivere questa introduzione, ma che in questo scritto abbia donato qualcosa di sé, qualche suo ricordo, il sapore di quello spogliatoio che così tanto avevo amato, un flash del suo stato d'animo. Ecco. Questo è stato il dono più bello. 

Grazie.
Il mio grazie profondo quindi a Berruto, per tutto quello che ha fatto per me sia nel 2013 che oggi, a cinque anni di distanza, e per avermi confermato che splendida persona egli sia.
E grazie anche a Manuela Leggeri che, inconsapevolmente ma innegabilmente, è stata la spinta primaria per raggiungere questo risultato...
Grazie. Grazie. Grazie.


La cover di 'Un principe per Agla'.
Per pre-ordinare la vostra copia scrivete a info@ilmondodimauroelisi.it

2 commenti:

  1. I miei complimenti Diletta ! Non ci conosciamo dal vivo, ma per quel poco che ti ho conosciuta sul web, ho sempre visto una persona gentile e di grande cultura, cordiale ed aperta agli altri e al mondo...mai una parola di polemica o fuori posto ...LE PERSONE COME TE MERITANO e quindi sono davvero contenta che ti sia arrivata questa bella doppia soddisfazione: professionale con una prefazione da un personaggio importante ed umana con la risposta di qualcuno che è riuscito a spronarti in un passato momento difficile. :-)
    BRAVA Diletta ....allo stesso modo tu sei fonte d'ispirazione per noi.
    Sai ..anche io sono una di quelle che non crede nelle frasi fatte " volere è potere" ...eppure con questa tua testimonianza, lasci una porta aperta a chi è rimasto indebolito dalle delusioni e non ha più il coraggio di sperare...
    UN BACIONE E GRAZIE !!! :-)

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  2. Grazie Tiziana, anche io sono felice di averti conosciuta, anche se solo attraverso il web. Hai arricchito la mia vita e per questo non posso che dirti grazie <3 <3 <3.
    Sono felice di aver dato un po' di fiducia con questo mio articolo. Anche io non credo molto nel motto 'volere è potere', perché troppi ostacoli spesso dissestano la via; tuttavia questa mia esperienza con Mauro Berruto testimonia che a volte ci blocchiamo da soli e che invece c'è ancora qualcosa in cui sperare...
    Ti abbraccio forte forte.

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