Darth Vader e Io – Viaggio nel magico mondo di Star Wars
di Francesca A. Vanni
Dati tecnici:
Casa Editrice: self publishing - StreetLib
Pagine: 242
Anno: 2018
Genere: saggistica cinematografica - sociologia
Trama: Star Wars è un’icona. E’ un punto di riferimento dell’immaginario collettivo da oltre quarant’anni. E’ un aggregante. Come è riuscita una saga cinematografica (e non solo) a penetrare così profondamente nel tessuto sociale del mondo contemporaneo? Francesca A. Vanni tenta di spiegarlo con un’analisi sociologica che riporta in luce quanto George Lucas, in definitiva, non abbia scoperto nulla di nuovo e quanto, attraverso la sua storia, abbia ripreso gli archetipi delle favole che da secoli (forse millenni) incantano gli uomini, abbia mescolato il tutto attualizzandolo con i più moderni studi sociologici sulla famiglia e lo abbia contestualizzato in una galassia lontano lontano, anche se così vicino a noi.
Uno studio profondo da parte di chi non solo conosce perfettamente i film della saga, ma che ha letto tutti i libri dell’Universo Espanso ed ha studiato tutto quello che è sorto attorno alla saga (giochi di ruolo, fumetti e prodotti facenti parte della saga Star Wars Legends).
Il tutto ripudiando la nuova trilogia considerata dall’autrice “fuori dalla concezione lucasiana della saga”.
Commento: Da grande appassionata della saga di Star Wars sono stata molto felice di essere entrata in contatto con Francesca A. Vanni (conosciuta dopo la mia recensione di Star Wars – L’arma segreta). Rispetto a lei io sono una totale pivella e leggere il suo libro mi ha donato un’infinità di approfondimenti e di intrecci sconosciuti a chi si affida solo alle due trilogie lucasiane della saga (la trilogia originale e la trilogia prequel). Ricordo anche che trovare ora, in Italia almeno, i libri dell’Universo Espanso (quelli usciti dopo Il ritorno dello Jedi e durati fino almeno alla metà degli Anni Novanta) è praticamente impossibile (io ne ho solo 3 o 4).
Darth Vader
Chi è Francesca A. Vanni:
Per comprendere Darth Vader e Io, in primo luogo, è giusto conoscere meglio la sua autrice Francesca A. Vanni, classe 1984, che nei confronti di Star Wars ha un legame decisamente profondo (non a caso nel 2006 ha dedicato a questa saga anche la sua tesi di laurea Dal cinema alla realtà: l’inarrestabile evoluzione della tecnologia nella saga di Star Wars).
Perché questo legame? Nella dedica all’inizio del libro Francesca scrive “A Darth Vader, che mi ha salvato la vita”. Avendo io la fortuna di conoscerla mi sono permessa di chiederla il significato di questa dedica speciale.
“Quando ero piccola mi è stata diagnosticata una forma molto aggressiva di tumore maligno embrionale, in una sede anomala e molto delicata. Non avevo molte speranze di sopravvivenza e non sapevo, visti i miei pochi anni, come affrontare la situazione con l’energia necessaria. Le persone che mi hanno aiutato e dato forza sono state due: mia madre e Darth Vader. Parlando del personaggio di Lucas posso dire che con la sua straordinaria forza interiore, la sua determinazione e il suo carattere Darth Vader è stato il mio eroe: a lui facevo appello nei momenti più difficili dicendomi ‘se ce l'ha fatta Vader, ce la posso fare anche io’. E il fatto che sia qui dopo tanti anni, tante cure, tante operazioni, tanta sofferenza, con il tumore ancora dentro di me ma dormiente, dimostra che Vader (ma anche la mia mamma!) mi ha aiutato a sopravvivere e anche a vincere”.
La meraviglia di come una passione possa salvare una vita e possa spingere a studiare, conoscere e condividere.
L'entrata in scena di Darth Vader in Star Wars - Una nuova speranza,
da molti considerata la più grande entrata in scena nella storia del cinema
Propp:
Leggere il saggio di Francesca A. Vanni mi ha entusiasmato soprattutto perché per me parla un linguaggio molto semplice da comprendere ed ha rispolverato nella mia mente tutta una serie di nozioni che ho studiato all’Università. In primo luogo mi ha affascinato moltissimo l’analisi della storia di Star Wars (di TUTTA la storia, anche quella non detta ma lasciata intuire, fosse anche solo da libri, spin-off o altri prodotti dell’UE) attraverso i prototipi fiabeschi di Propp, lo studio di Joseph Campbell sugli eroi o gli archi narrativi della tragedia greca. L’analisi, precisa e puntuale, affascina e coinvolge e fa sorgere la voglia di rivedere i film guardandoli con questa prospettiva.
A livello generale si può riassumere dicendo che “la psiche di ogni individuo fa capo a un inconscio più innato, definito ‘collettivo’ e composto da archetipi, ovvero immagini primordiali comuni a tutti gli uomini che si manifestano ciascuna con simboli differenti” e che “ogni fiaba segue in modo più o meno fedele un determinato schema narrativo comune che prende il nome di Viaggio delle’Eroe’”, dove l’eroe è delineato come “il simbolo di quell’immagine divina creativa e redentrice che è nascosta dentro ognuno di noi e che aspetta di essere trovata e riportata in vita” (pag. 33).
Questa analisi (che si aggancia anche a Jung) è fondamentale, a mio avviso, non solo per comprendere la saga di Star Wars, ma anche la cultura contemporanea, in cui troppo spesso si tenta di mettere a tacere queste immagini primordiali, ma questa è un’altra storia…
Luke Skywalker, uno degli eroi narrati nella saga di George Lucas
I personaggi:
Di grandissimo impatto l’approfondimento in ordine alfabetico dei vari personaggi della saga (ripeto di TUTTA la saga, quindi anche personaggi che magari compaiono pochissimo o forse non compaiono affatto nei 6 film lucasiani), con aneddoti (lo sapevate che la storica battuta “Lo so” pronunciata da Han Solo di risposta alla dichiarazione di Leila quando sta per essere portato via da Jabba è frutto di un’improvvisazione di Harrison Ford?), riferimenti (avevate colto il collegamento tra C-3PO e una sorta di Leone di Latta ispirato a Il mago di OZ?), dettagli (Luke non si sarebbe dovuto chiamare Skywalker ma Starkiller, poi fatti di cronaca costrinsero Lucas a cambiare rotta), prese di posizione (per l’autrice, ed io mi accodo, Leila si chiamerà sempre Leila e non Leia) o analisi di cambi di sceneggiatura (che poi hanno portato a buchi di narrazione).
Una mini enciclopedia assai interessante e preziosa per tutti gli appassionati.
Han Solo pronuncia la storica battuta 'Lo so' in L'impero colpisce ancora.
Ancora oggi una delle scene più potenti, a mio avviso, dell'intera saga.
Tecnologia e medicina:
Uno dei capitoli che mi ha fatto più riflettere è stato quello dedicato alla tecnologia messa in confronto alla medicina. Se da una parte assistiamo ad un proliferare di pianeti ultratecnologici (in primo luogo Coruscant, il fulcro della Galassia), dall’atra la medicina è incomprensibilmente un passo indietro. Certo, vi sono soluzioni magistrali come la mano bionica di Luke Skywalker, ma si tratta sempre di tecnologia. La cura dei mali è praticamente assente (se non affidata a bacche semi magiche). La stessa morte di Padmé alla nascita di Leila e Luke non viene affrontata in nessun modo medico, tanto da poter affermare che “quella di Star Wars non è medicina, ma finta scienza medica” (pag. 199).
Ciò in cui non mi rispecchio:
Detto tutto questo, vi sono alcune analisi, o forse dovrei dire conclusioni, in cui non mi rispecchio molto. Specialmente quelle relative a Obi-Wan Kenobi e alla Forza. Non volendo fare troppi spoiler, personalmente io credo che sì, per esserci il Bene debba esserci un Male, ma che questo non comporta un abbraccio verso il Male per trovare un equilibrio.
Sull’argomento potrebbe essere stato interessante se nell’Episode IX si fosse approfondito il tema della Diade, ma si è preferito solo accennarlo.
Il maestro Jedi Obi-Wan Kenobi nella trilogia originale, interpretato da Sir Alec Guinness
(nella trilogia prequel il personaggio sarà interpretato da Ewan McGregor e a mio avviso non sarà all'altezza)
La nuova trilogia e i film spin-off:
Non ho nominato Episode IX a caso. Come detto nel libro viene lasciata fuori la nuova trilogia e i film spin-off come Rogue One e Solo. Personalmente io mi rispecchio in questa decisione, perché non vi è praticamente nulla nella nuova trilogia che si possa accostare alla filosofia e al significato profondo che sottostava alla trama dell’universo lucasiano.
Ma visto che il libro è andato in stampa prima di Episode IX ho voluto chiedere a Francesca un pensiero anche su questo film. Ed ovviamente, ancora una volta, il suo commento è stato spietato: “L’ascesa di Skywalker, al pari degli altri sequel, è un tradimento intellettuale alla saga lucasiana nonché ai libri che sono un universo correlato ai film (molti dei quali raccontano proprio le vicende dei protagonisti dopo Il ritorno dello Jedi) oltre che una brutta trovata commerciale per avvicinare le nuove generazioni a Star Wars. Potrei paragonare il film alle pellicole targate Disney Marvel: buone per intrattenere un paio d’ore senza troppo impegno, ma troppo distanti dai fumetti a cui si ispirano”.
Un applauso vivissimo alla sua onestà intellettuale e al suo coraggio.
Il tema della Diade è l'aspetto più bello affrontato in Episode IX - L'ascesa di Skyewalker, tuttavia non solo non è stato approfondito, ma si è preferito gettarlo via per dare spazio solo all'eroina Rey.
Complessivamente posso definire Darth Vader e Io un saggio immancabile per tutti coloro che amano questa saga o anche per coloro che magari vi si stanno accostando ora e vorrebbero capire molto di più di quello che i nuovi film fanno intendere. Un omaggio forte, sincero, scritto con perizia e consapevolezza.
Ringrazio Francesca per avermi permesso di leggere il suo libro e per l'intervista.
Ringrazio Francesca per avermi permesso di leggere il suo libro e per l'intervista.
Letto: 12 gennaio – 5 febbraio 2020
Voto: 8 al libro; 10 a Francesca A. Vanni per aver trovato la forza di reagire e per aver voluto donare a tutti la sua conoscenza costruita negli anni, 8 alla copertina
Stelle mozzafiato: ****
Recensione in arrivo: La diva geniale di Marie Benedict
Ciao Diletta, sono davvero emozionata da questa tua recensione bella, sincera e appassionata.
RispondiEliminaSì, è come hai detto tu: Star Wars, e in particolare Darth Vader, sono parte integrante della mia vita e senza di loro non sarei me.
Ti abbraccio forte e condivido con piacere questo tuo post!
Grazie Francesca, sono molo felice che la mia recensione ti sia piaciuta. E ancora complimenti vivissimi. Il tuo libro mi ha donato moltissimo e mi ha arricchita. Grazie di cuore.
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