L’amore verrà
aka Il Natale di Alice
di Carla Castelli
Dati tecnici:
Casa Editrice: Malipiero
Collana: Flirts n. 76
Pagine: 154
Anno: 1976 (la mia edizione è del 1985)
Genere: novella natalizia per giovinette
Qui Alice incontra un gruppo di ragazzi con cui stringe amicizia e vive avventure meravigliose, tra le sciate con Lucio alla visita di chiese antiche con l’americano David, dal pranzo di Natale con il cugino Paolone alle chiacchierate con Lorenzo, dalla raccolta di regali per i bimbi del posto con Clarisse alla caccia di bracconieri di frodo…
Due settimane sulla neve, che la porteranno a conoscersi e ad aprirsi come mai fino a quel momento, con il cuore diviso tra il bellissimo David e il taciturno Lorenzo…
(personaggio troppo poco approfondito)
Commento: L’amore verrà fa parte della collana Flirts della Malipiero (edita tra gli Anni Settanta e Ottanta, era rivolta ad un pubblico giovanile femminile, regalando chicche spesso davvero preziose) di cui ho già recensito vari romanzi (tra cui Villa dei tigli e L’isola degli inganni). Nella collana era uscito nel 1976 con il n. 32 con il titolo Il Natale di Alice per poi essere ripubblicato anni dopo con questo nuovo titolo e una copertina assai diversa (era più corretta l’altra, in questa Alice ha i capelli corti e biondi! Ma si può?).
Anche l’anno scorso aveva letto una commedia natalizia di questa collana, Uno strano Natale di Claudia Genovese, e mi era piaciuta molto di più. Questa l’ho trovata troppo esile e con troppe poche descrizioni per poter essere apprezzata completamente. Ma procediamo con ordine.
Chi è Carla Castelli?
Come sempre accade per le autrici di questa collana, reperire notizie su internet è impossibile. Appena si va un po’ indietro nel tempo, infatti, sembra che non esista il mondo e la venerata rete in realtà è incapace di dare risposte.
Non so nulla su di lei, se non quello che compare sul retrocopertina (non molto a dire il vero), ovvero: “Fantasiosa autrice, affronta la pagina bianca con piglio sicuro e disinvolto, non trascurando le sfumature psicologiche dei ‘verdissimi’ protagonisti. Una prosa facile e scorrevole, unita ad un indubbio gusto per la battuta scherzosa, guadagnano ai libri di questa scrittrice le simpatie del pubblico di tutte le età”.
Che io sappia non ha scritto altri romanzi per questa collana.
Da par mio posso aggiungere che tra le passioni di Carla Castelli vi è sicuramente la musica classica.
Amore per la musica
Perché dico questo? Grazie a due dettagli che ho notato nella lettura.
A pag. 56, in un dialogo tra Alice i suoi nuovi amici, la giovane protagonista parla con disinvoltura di Schönberg, definendolo “un musicista austriaco di eccezionale bravura” ed aggiungendo che “è un artista moderno (…) morto di recente, credo nel ‘51”.
A pag. 105, inoltre, Alice, che rimane a letto e non vuole alzarsi, riflette e si ritrova a pensare: “Come si sta bene a letto! Aveva ragione Rossini quando confessava che riusciva a comporre musica solo se stava nel suo giaciglio. Pare addirittura che se gli cadeva un foglio, preferisse riscriverlo piuttosto che alzarsi per raccoglierlo”.
Solo una grande appassionata e studiosa di musica poteva fare due riferimenti del genere in un libro per giovinette.
Premesso questo aggiungo che, se da una parte conosco Rossini (anche se non avevo mai sentito questo curioso aneddoto), non conosco, dall’altra, Schönberg e quindi sono andata a scoprire chi mai fosse questo autore austriaco (naturalizzato statunitense). Scopro così che fu uno tra i primi, nel XX secolo, a scrivere musica al di fuori dalle regole del sistema tonale, ed è stato, con Josef Matthias Hauer, uno dei teorici del metodo dodecafonico, basato su una sequenza (detta serie, da cui il termine musica seriale) comprendente tutti i dodici suoni della scala musicale cromatica temperata. La dodecafonia o, come Schönberg amava definirla, “metodo di composizione con dodici note poste in relazione soltanto l’una con l’altra”, prevede che tutti i dodici suoni della scala cromatica appaiano lo stesso numero di volte nell’esposizione, affinché nessun suono prevalga sugli altri.
Carla Castelli conosce sicuramente anche le montagne e le Dolomiti, ma quello che dispiace è che non faccia capire chiaramente dove si svolge il romanzo.
Letto: 12-21 dicembre 2021
Voto: 5 al libro, 4 alla nuova copertina, 9 alla Malipiero per questa collana comunque bellissima, 8 per gli approfondimenti musicali.
Stelle mozzafiato: **
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