mercoledì 15 ottobre 2025

#Libri 'Il fiore più bello' (1994) di Kit Gardner, un #UnescoBook tra le piantagioni di Bridgetown, ufficiali britannici, sole cocente e destabilizzanti intrighi...

Il fiore più bello

di Kit Gardner

Dati tecnici:
Titolo originale: Island Star
Casa Editrice: Edizioni Harlequin Mondadori
Collana: I Grandi Romanzi Storici n. 40
Pagine: 313
Anno: del 1994 (in Italia dal 1995)
Genere: romance storico


Trama: 1890-1891. Chicago, Usa – Bridgetown, Barbados.
Oliver Keane, uomo d’affari senza scrupoli, è sul punto di siglare un importante accordo con il rivale MacAdoo e formare insieme un impero commerciale sui mari. Nell’accordo vi è anche la clausola che Oliver ne sposi la figlia, la timida Daphne. Tutto è pronto per le nozze, quando arriva dalle Barbados un telegramma che scompagina i piani. Il padre di Oliver, Gabriel Keane, è morto e Oliver deve andare a Bridgetown per il testamento.
I due non si vedevano da quindici anni, ovvero da quando Gabriel Keane, proprietario della tenuta Bellefontaine, non ha cacciato la moglie e il figlio per intrecciare una relazione con la vedova Fairfield.
Carico di odio, Oliver si imbarca per le Barbados assieme alla madre Eleonor.
Ma quello che si prospettava solo come un rapido passaggio di proprietà, diventa qualcosa di molto più complesso.
Bellefontaine, infatti, è lasciata al 50% alla conturbante Alexandra, figlia della vedova Fairfield, e al tempo stesso, ci sono sospetti che Gabriel Keane sia stato ucciso proprio dall’amante…
Tra intrighi, ufficiali britannici, sole cocente e canne da zucchero, Oliver si troverà trasportato in un’avventura emozionate e destabilizzante, fino a quando…

Commento: Il fiore più bello fa parte di quei libri che ho avuto il piacere di trovare presso il Bar Voce di Rocca di Mezzo, che aderisce al progetto Lascia un libro, prendi un libro, una rete nazionale volontaria per il recupero e la condivisione gratuita dei libri. Mi affascinava la location originale e un periodo storico (il fine Ottocento americano) meno battuto dai classici romance storici. In parte, non sono rimasta delusa, anche se, ancora una volta, avrei preferito se si fosse dato maggiore respiro alla trama e meno alla ripetuta descrizione di scene troppo… hot.

Personaggi, intreccio e… sesso
La storia, infatti, è estremamente interessante e l’intreccio è decisamente articolato e ben costruito. Peccato, tuttavia, che i vari personaggi (dalla timida Daphne innamorata di un lord inglese all’investitore britannico Pomeroy, dall’autoctono Luke al rivale Stuart Jeffcoat) rimangano troppo poco approfonditi, recitando come ombre bidimensionali in un teatro dove si dedica troppa, davvero troppa, attenzione all’attrazione fisica tra Oliver e Alexa. 
La storia d’amore poteva essere costruita in maniera più soft e lenta, lasciando molto più spazio all’approfondimento di tutti gli altri comprimari, per creare un romanzo molto più completo e interessante. 


La cover americana è uguale a quella italiana

Kit Gardner
Trovare notizie sulla scrittrice Kit Gardner (pseudonimo di Katherine Gardland) non è semplice, come sempre accade con autori Anni Ottanta e Novanta. La mini bio riportata sul retro del libro informa che vive in Pennsylvania con il marito e due figli e che ama molto sciare, viaggiare e leggere libri di ogni tipo (ha iniziato a leggere romance all’età di 14 anni ma apprezza anche i thriller). Prima di diventare scrittrice è stata commercialista (CPA). Tra il 1992 e il 1997 ha scritto 7 romanzi, tutti per la Harlequin. In italiano sono usciti sicuramente Un sogno inquietante, Un cuore rubato e Il leone d’oro
Chissà come mai ha smesso di scrivere…

#UnescoBook - Bridgetown
La location del romanzo è sicuramente affascinante e cattura il cuore del lettore, come ha fatto con quello di Oliver: le isole Barbados, le piantagioni, la capitale di impronta britannica… Sembra davvero di vivere in queste sontuose ville coloniali, di sentire il profumo della terra arsa dal sole e di vedere all’orizzonte le navi che partono o arrivano al porto di Bridgetown.
Per me, poi, la location è ancora più significativa, perché Bridgetown è entrata a far parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 2011, proprio per l’architettura britannica d’oltreoceano e per la guarnigione militare (dove si muove Stuart Jeffcoat).
Molto interessante…


Spiccioli di cultura – Cherosene e depressione postpartum
Verso il finale del romanzo, il gazebo di una delle dimore più importanti dell’isola va a fuoco. Si scarta subito l’idea di un incidente perché vari personaggi hanno sentito odore di cherosene…
Nella lettura mi sono domandata se nel 1891 fosse possibile che l’odore del cherosene fosse così di dominio pubblico, tanto da spingere i vari personaggi a riconoscerlo subito. Mi sono quindi documentata su come e quando nacque questa miscela liquida.
Scopro quindi che essa fu raffinata per la prima volta dal carbone dal medico e geologo canadese Abraham Pineo Gesner nel 1846 a Charlottetown (sì proprio la cittadina nell’Isola di Principe Edoardo che comprare nella serie di Abraham Pineo Gesner). Il brevetto arrivò nel 1854, si scoprì come raffinarlo dal petrolio, divenendo preso il liquido preferito per le lampade ad olio.
Quindi nel 1891 è possibile che in molti ne conoscessero l’odore.
Ma se la questione del cherosene ha trovato il suo contesto storico estremamente interessante, lo stesso non può dirsi con la “depressione post-partum” che viene citata nel libro come se fosse una patologia ovvia e comprensibile. Tale disturbo, infatti, fu riconosciuto solo nel 1964…


Abraham Pineo Gesner

Complessivamente si tratta di un romanzo interessante, che aveva delle ottime potenzialità, che, sfortunatamente, non sono state colte nella loro interezza. Location mozzafiato.

Letto:  21-23 luglio 2025

Voto: 7 al romanzo; 6 a Kit Gardner per aver preferito concentrarsi sulla parte sensuale della storia e dare meno respiro all’intreccio che aveva creato, 4 alla costruzione dei personaggi, 10 alle Barbados.

Stelle mozzafiato: ***

Recensioni in arrivo: 
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