martedì 19 ottobre 2021

#Libri 'Storie su ordinazione' (1925) un capolavoro di Dorothy Canfield che insegna ai giovani a pensare e creare (ma che è stato censurato)

Storie su ordinazione 

di Dorothy Canfield

Dati tecnici:
Titolo originale: Made-to-order stories 
Traduttore: Donatella Piccioni
Casa Editrice: Fratelli Fabbri Editore
Collana: Nuovi Successi Mondiali n. 8
Pagine: 138
Anno: 1925 (in Italia dai primi Anni Cinquanta)
Genere: libro per ragazzi

Trama: Stati Uniti. Anni Venti.
Jimmy è un vivace ragazzino di dieci anni che odia le favole (“sono così stupide!”) e non sa cosa fare di una novella che vuole insegnare qualcosa senza che uno se ne accorga. Per questo ama le ‘storie su ordinazione’ che gli racconta la mamma.
Ma di cosa si tratta? Si tratta di novelle che la madre racconta a Jimmy inserendo nella storia ‘ingredienti’ che Jimmy stesso chiede che vengano messi (un letto, un biscotto, un pirata, un elefante e tutto quello che la sua fantasia gli fa venire in mente). Solitamente Jimmy richiede circa cinque-sei ‘cose’ per ogni novella.
La madre, dalla fantasia brillante e con voce dolce e melodiosa, inventa le storie abilmente, creando avventure assurde ma verosimili inserendo al meglio quello che viene richiesto e incantando Jimmy, fino a quando anche lui non diventerà tanto abile nell’invenzione di storie da diventare lui stesso il narratore…


La prima edizione americana

Commento: Ho letto Storie su ordinazione tanti, tanti anni fa. Avrò avuto sei o sette anni. E ne conservavo un ricordo talmente bello che ho avuto piacere a rileggerlo a voce alta al mio bimbo, che seguiva incantato le storie (in special modo la terza novella, La casa dell’àncora, in cui un letto misteriosamente sparisce da una camera! Che fine ha fatto e perché?), appassionandosi a queste avventure divertenti e spassose (vogliamo parlare delle puzzole di Una novella sugli antenati?) o a volte senza finale (Un inventore in famiglia rimane sospesa, invitando il lettore a concluderla… e noi cosa abbiamo fatto? Abbiamo inventato un finale su ordinazione, con la richiesta di aggiunta di un ‘ingrediente’ da parte del mio giovane ascoltatore, che ovviamente ha chiesto una spada!).


Perché un cinese è caduto nella buca della cantina
dei protagonisti di Un inventore in famiglia?

Dorothy Canfield
Ma chi è Dorothy Canfield? In Italia è una scrittrice molto poco conosciuta e negli Stati Uniti, dopo un periodo in cui è stata amatissima (aveva anche un premio letterario dedicato alla sua memoria), è ora una delle tante vittime assurde della cancel culture.
Dorothy Canfield (1879-1958) era una donna molto colta (suo padre arrivò a diventare rettore della Ohio State University) e un’attivista per i diritti delle donne. Studiò all’Università di Parigi, prima di conseguire un dottorato in lingue romanze alla Columbia University. Si sposò nel 1907 con John Fisher ed ebbe due figli (uno dei quali altri non è che il piccolo Jimmy!). Seguì il marito in Francia dopo la fine della Prima Guerra Mondiale per aiutare i reduci di guerra e i bambini francesi rimasti orfani, ricevendo parole di encomio anche da Eleanor Roosvelt.
Tornata in Vermont, si attivò per aiutare la diffusione della scuola nelle zone rurali.


Il premio a suo nome:
Dopo la sua morte fu istituito il Dorothy Canfield Fisher Children’s Book Award, un premio per i nuovi libri per ragazzi americani il cui vincitore viene scelto dal voto dei giovani lettori del Vermont. Tra chi è stato fregiato del premio si ricordano Le quindicenni di Beverly Cleary nel 1958 (il libro è famoso in Italia per essere stato tradotto per la collana La Melagrana di cui parlo spesso – è stato il primo libro che ho letto di questa collana quando avevo appunto quindici anni) e Diario di una schiappa nel 2008.

Censura
Ma non avevo parlato di censura? Come può una donna del genere essere vittima di censura? Beh, sappiamo che al giorno d’oggi tutto può accadere, anche l’inverosimile, ed ecco che nel 2017 è stato richiesto che il Premio che ha il suo nome perdesse ogni collegamento con l’autrice, accusata di aver stereotipato nei suoi scritti i nativi americani e i canadesi, giudicando le sue pagine con l’occhio moderno e non con l’ambiente in cui ella viveva (l’accusa è assurda. Il metodo di scrittura della Canfield è schietto e lineare e accusarla di razzismo è illogico e irreale). Ma, si sa, in pochi hanno la schiena dritta per non piegarsi alle pressioni esterne, anche quando avanzano ipotesi prive di fondamento (simile denuncia è stata fatta anche contro Enid Blyton, altro mostro sacro della letteratura per ragazzi, questa volta inglese) e il premio è stato quindi rinominato nel 2020, prima con il provvisorio VT Middle-Grade Book Award e poi con Vermont Golden Dome Book Award dopo un sondaggio tra i ragazzi delle scuole del Vermont. Il primo vincitore del premio con il nuovo nome, nella primavera 2021, è stato Stuart Gibbs con Charlie Thorne and the last equation.
Ovviamente la censura non porta solo al cambiamento di un nome, ma alla mancanza di ristampe dei libri dell’autrice censurata, creando un impoverimento culturale enorme per i giovani d’oggi (ma che forse era proprio questo l’obiettivo?).

La morte di Jimmy…
Facendo approfondimenti sulla vita della Canfield, scopro con dolore che il piccolo Jimmy morirà molto giovane durante la Seconda Guerra Mondiale (in un eroico raid che liberò tutti i prigionieri di guerra americani tenuti a Cabanatuan nella Filippine).
In onore dell’amato figlio la scrittrice organizzò una borsa di studio presso la Harvard Medical School per i due chirurghi filippini che cercarono di salvargli la vita.
NB Nel leggere questa notizia viene da riflettere sulla potenza educativa e morale che i genitori hanno tramandato al figlio, perché se poi Jimmy è diventato un eroe di guerra forse un motivo ci sarà…


La soluzione brillante per superare gli ostacoli in Una novella sugli antenati

Complessivamente non posso che non consigliare spassionatamente questo libro, che insegna a divertirsi, a viaggiare con la fantasia e soprattutto a fare collegamenti inattesi e inaspettati, spingendo a non fossilizzarsi in idee schematiche ma a creare intuizioni sempre nuove...

(Ri)Letto: primavera – estate 2021

Voto: 9 al libro, 9 a Dorothy Canfield, 8 alle perfette illustrazioni di Maraja, 0 alla cancel culture che oscura capolavori del genere per poi osannare opere come Geronimo Stilton o After.

Stelle mozzafiato: ****

Recensione in arrivo: Breve ritorno di Mignon G. Eberhart

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