venerdì 11 marzo 2022

#PeriodOldies - 'Il grande amore di Elizabeth Barrett' (The Barretts of Wimpole Street, 1957)

Per la mia piccola rubrica, creata per raccontare i film in costume della Vecchia Hollywood, oggi mi occupo de Il grande amore di Elizabeth Barrett (The Barretts of Wimpole Street, 1957) di Sidney Franklin, con Jennifer Jones, Bill Travers, John Gielgud.
Il film è tratto dall’omonima opera teatrale del 1930 scritta da Rudolf Besier e a sua volta si basa sulla vera storia d’amore tra la poetessa inglese Elizabeth Barrett e lo scrittore americano Robert Browing. Sidney Franklin aveva già girato un film tratto dalla medesima opera nel 1934 con Norma Shearer, Freidrich March e Charles Laughton (la sceneggiatura usata per il film del 1957 è la stessa di quella del 1934).

TRAMA:
Anni Quaranta dell’Ottocento. Elizabeth Barrett (Jennifer Jones) è la maggiore di una numerosa famiglia. Spesso malata, viene quasi reclusa in casa dal padre, che se da una parte sembra ricoprirla di attenzioni, in realtà le impedisce di vivere. Elizabeth dà sfogo alla sua forza vitale attraverso delle poesie, che riesce a pubblicare senza che il padre ne venga a conoscenza (e con l’aiuto dell’amata sorella Henrietta, Virginia McKenna). Il suo volume Poems ottiene subito un grande successo sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti. Tra i lettori che si innamorano dei suoi versi vi è anche l’energico scrittore americano Robert Browning (Bill Travers), che, infine, incapace di trattenere la sua curiosità e il suo desiderio di incontrare colei che ha scritto quelle parole, dapprima intrattiene una corrispondenza assai intensa con lei, poi decide di andare a Londra.
Tra i due scoppia una grande passione e Robert chiede ad Elizabeth di sposarla, ma Mr Barrett è contrario a che Elizabeth possa anche solo uscire di casa…

PREMI: 
Nessuno.

CURIOSITA':

· Per il ruolo di Elizabeth Barrett era stata pensata come prima scelta Grace Kelly, che ricorda in un’intervista successiva come fu sospesa dalla MGM perché rifiutò la parte. “Si poteva dire no, solo quando loro ti permettevano di dire no. Un regista una volta voleva scritturarmi come Elizabeth Barrett Browning nella produzione di The Barretts of Wimpole Street. Io avevo circa 25 anni all’epoca (quindi siamo intorno al 1954 – inizio 1955, perché Grace Kelly è nata il 12 novembre 1929, ndr), e nel film la protagonista avrebbe dovuto avere circa 40 anni. Il regista mi disse che io sarei stata meravigliosa per il ruolo, ma io ribattei che ero troppo giovane. Egli replicò; ‘Qual è il problema? Ti renderemo più giovane’. Non riuscivo a credere a quello che diceva. Tentai di spiegargli che l’intera bellezza della storia verteva proprio nel fatto che Elizabeth Barrett aveva 40 anni quando visse il suo grande amore. Il progetto saltò, per fortuna, ma crebbe la mia reputazione di attrice molto complicata”. Quando successivamente il progetto fu ripreso (con Grace Kelly che nel frattempo si sposava il 18 aprile 1956 con Ranieri di Monaco), la parte andò a Jennifer Jones, che aveva 10 anni più di Grace Kelly.

· Nella vita reale gli attori che interpretavano Robert Browing (Bill Travers) ed Henrietta Barrett (Virginia McKenna) stavano insieme e si sarebbero sposati poco dopo le riprese. Nel 2016 la McKenna ricorderà che fu per lei “molto speciale lavorare in quel film con il mio futuro marito (i due rimasero sposati fino al 1994, anno di morte di Travers, e divennero molto celebri grazie al film Nata Libera del 1966 che diede vita ad un’attiva opera a difesa degli animali tutt’ora portata avanti dall’attrice e dal figlio maggiore tramite la Born Free Foundation, fondata nel 1991, ndr). Il meraviglioso John Gielgud interpretava Mr Barrett e fu un esempio per tutti noi di cortesia, pazienza e ritmo perfetto nella recitazione”.

· Tra fiction e realtà. Cosa accadde dopo. I coniugi Browning si trasferirono in Italia dove vissero per tutta la vita. Ebbero un figlio, Pen, che fu il primo a pubblicare il carteggio delle lettere tra i genitori nel 1898 (carteggio su cui si basa l’opera teatrale). 

*Questo articolo è comparso nell'aprile 2020 sulla pagina Facebook 'We love Period drama' per ispirazione di Valeria Guidetti.



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