martedì 16 novembre 2021

#Libri 'Viole del pensiero', grido di Louisa May Alcott contro la letteratura cattiva che avvelena i giovani

 Viole del pensiero
di Louisa May Alcott

Dati tecnici:
Titolo originale: Pansies
Traduzione: non segnalato
Casa Editrice: Carroccio Aldebaran
Collana: Orchidea
Pagine: 36
Anno: 1887 (in Italia dal 1957)
Genere: racconto

Trama: Stati Uniti, fine Ottocento.
Tre compagne di college, molto differenti tra loro, sono ospiti di un’anziana, ricca signora.
Fuori piove e la gita organizzata è stata rimandata.
Le tre giovani iniziano a parlare di libri ed emozioni legate ai testi scritti, ognuna con impressioni molto differenti dalle altre. Uditele, la signora Elena si unisce alla conversazione e delinea quale sia davvero un buon libro e quale uno cattivo. Ed infine regala dei preziosi consigli alle sue protette…


La signora Elena con le sue tre protette

Commento: Uscito nel St. Nicholas Magazine di Mary Mapes Dogde nel novembre del 1887, per poi essere pubblicato nella raccolta Una ghirlanda per ragazze nel 1893 e separatamente nel 1903, arrivò in Italia nel 1957 nella raccolta La ragazza olandese e altre storie edita dalla Carroccio Aldebran.
Come scrive la stessa Alcott, questo, come gli altri racconti inseriti in Una ghirlanda per ragazze, è stato scritto “per il mio divertimento durante un periodo di isolamento forzato. I fiori che erano il mio conforto e il mio piacere suggerivano titoli per i racconti e davano interesse all’opera”.


Il titolo come appare nel St Nicholas Magazine del 1887

Inno alla buona letteratura
Leggere Viole del pensiero oggi, a quasi 135 anni di distanza dalla sua composizione, colpisce ed incanta. Il racconto, infatti, è un inno alla buona letteratura e un duro attacco alla letteratura cattiva che può creare enormi disagi, specialmente ai giovani.
E’ impressionante notare quanto la Alcott abbia colto con arguzia e preoccupazione la deriva immorale e dissonante che stava prendendo la letteratura, sebbene si fosse solo al principio di questa manipolazione dell’arte e del bello; ed è notevole apprezzare la preoccupazione che una scrittrice del suo calibro avvertisse al cospetto di questa letteratura ‘cattiva’, che non si può derubricare solo con un blando ‘romanzi spazzatura’, ma che ha un potere immenso che può fare molto molto male. Un potere enorme che qualcuno ha voluto e saputo esercitare, senza lasciarsi imbavagliare da obiezioni sacrosante, ma anzi ammantandosi di buono, bello e virtuoso.


Louisa May Alcott

Questi i brani che maggiormente ho apprezzato e che dovrebbero diventare dei manifesti per chi è disposto a mettere in mano ai propri figli anche libri pessimi come After, Una ragazza americana o roba simile, perché “tanto l’importante è che leggano”:

“La familiarità, la quasi convivenza con personaggi inverosimili o falsi, avvezza spesso i giovani a ragionamenti errati, a conclusioni immorali e finanche a una affettazione di modi, di parole, di idee. Un giovane dalla mente fantasiosa è quasi inconsciamente portato ad imitare l’eroe le cui avventure lo hanno tanto appassionato”.

O questo:
“Quello che rimane è il modo errato di pensare e giudicare, un modo che può guastare anche il carattere, che si tramuta a poco a poco in veleno sottile che penetra sino al cuore e contro il quale spesso non v’è rimedio”.

E ancora:
“L’autore di un romanzo può creare degli eroi magnifici, rispettabili, riservando le pagine ‘avvelenate’ a figure di secondo piano. Ciò dimostra che bisogna conoscere bene gli autori più che le opere…”.


La signora Elena parla con le sue giovani ospiti

Omaggio a George Eliot e John Milton
Quali sono gli autori che la Alcott salva in questo racconto?
Fondamentalmente 2: George Eliot e John Milton.
Della prima esalta l’opera Romola, di cui loda la “fedelissima descrizione dei costumi di Firenze antica, di quel popolo di mercanti che trafficò con il mondo intero. Un’opera pregevole che si legge con diletto”.
Di Milton canta la poesia in Paradiso perduto, a cui fa giocare un ruolo cruciale per raccontare due storie d’amore ‘antiche’, ricche di affinità elettive e di valori come la fedeltà, la perseveranza e il desiderio di migliorarsi.


Un'illustrazione da Paradiso perduto di Milton

Complessivamente si tratta di un racconto breve ma illuminante, che descrive con agghiacciante lungimiranze la situazione culturale attuale e spiega, forse, anche alcune tecniche della cancel culture...
Consigliatissimo.

Letto: 3-4 novembre 2021

Voto: 9 al racconto, 9 all’analisi sulla letteratura, 0 a chi non ha voluto accogliere questo appello urgente già nel 1887…

Stelle mozzafiato: ****

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