Teffan Tiegelmann investigatore privato
di Åke Holmberg
Dati tecnici:
Titolo originale: Ture Sventon privatdetektiv
Traduttore: Irma Back Affieri
Casa Editrice: Fratelli Fabbri Editore
Collana: Nuovi Successi Mondiali n. 13 (nella raccolta Lo strabiliante Signor Teffan)
Pagine: 66
Anno: 1948 (in Italia dal 1955)
Genere: libro giallo per ragazzi
Privo di soldi e con un difetto di pronuncia che non gli permette di pronunciare la S (tanto che in realtà si chiamerebbe Steffan, ma ha fatto cambiare il suo nome in Teffan affinché tutti lo pronuncino come lo pronuncia lui), vede la sua vita cambiare quando due simpatiche vecchiette si presentano alla sua porta per denunciare due farabutti che stanno mettendo in pericolo il loro paesino nel sud, Lingonboda, e, soprattutto, i loro giovani quattro nipoti che sono stati assaliti malamente dal Bue (così i bambini hanno chiamato l’uomo grosso e taurino).
Teffan accetta l’incarico ma… non ha soldi per andare a Lingonboda!
Potrebbe chiederli alla cara zia oppure…
Ma ecco che compra nel suo ufficio l’ennesimo venditore. Viene dall’Oriente e vorrebbe vendergli un tappeto magico che odora di cammello…
Con il tappeto volante (comprato con i soldi della zia), Teffan vola a Lingonboda pronto a dimostrare alla Svezia tutta che lui è il miglior detective mai nato ed incontra così i quattro bambini che…
Commento: Teffan Tiegelmann investigatore privato è il primo romanzo (su dieci) scritto dallo svedese Åke Holmberg sulla figura di Teffan Tiegelman (ho indagato e credo che solo i primi tre siano arrivati in Italia nella raccolta Lo strabiliante Signor Teffan edito dalla Fabbri Editore nel 1955 nella meravigliosa collana Nuovi Successi Mondiali che annovera titoli quali Le disavventure di Mister Twiddle, Storie su ordinazione e Il tesoro della capraia).
In Svezia, invece, Tiegelmann è un vero e proprio mito, tanto che, oltre ai 10 libri pubblicati tra il 1948 e il 1973, sono state realizzate due serie televisive e due film, senza contare la trasposizione a fumetti.
Il successo è meritatissimo, perché si tratta di un vero e proprio gioiello, scritto meravigliosamente (e tradotto con maestria da Irma Back Affieri) e capace di attirare l’attenzione dei più piccoli dalla prima all’ultima pagina ancora oggi a quasi 75 anni di distanza.
Chi è Åke Holmberg e come è nata l’idea di Teffan Tiegelmann
Åke Robert Holmberg (31 maggio 1907 – 9 settembre 1991) è stato uno scrittore e traduttore svedese. Laureatosi a Stoccolma nel 1934, ha iniziato a scrivere nel 1946 vincendo nel 1948 (anno in cui uscì Teffan Tiegelmann investigatore privato) il Premio per la letteratura Svenska Dagbladet. Nel 1961 ha ricevuto la targa Nils Holgersson e nel 2007 gli fu assegnato postumo il Premio Temmelburken alla Fiera del libro e delle biblioteche di Göteborg.
Ha lasciato in eredità i diritti d’autore della serie di Teffan Tiegelmann e degli altri suoi scritti alla Fondazione Åke e al fondo di borse di studio di Vera Holmberg (sua moglie).
L’idea di scrivere la serie su Teffan Tiegelmann nacque dalla volontà di scrivere avventure gialle per bambini, con un investigatore classico, ma con delle particolarità molto buffe…
Le patte alla panna
E se un investigatore privato mentre parla con il suo cliente di solito offre del whisky, non è questo il caso di Teffan, che invece è un gran goloso di paste alla panna, anzi di patte alla panna, perché lui non sa pronunciare la s.
Nella versione originale del romanzo si tratta di semla (anzi temla), dolce tipico svedese costituito da golosi panini dolci, somiglianti al pan brioche, aromatizzati con il cardamomo e ripieni di crema di mandorle e latte.
Le patte alla panna sono una costante del libro e diventano una delle caratterizzazioni più amate del personaggio.
Un po’ di Storia - La guerra dei Trent’Anni
Ho trovato molto interessante anche il richiamo alla Guerra dei Trent’anni. A pag. 9 si legge infatti: “Alle pareti del vestibolo erano appese spade, alabarde, pugnali, scimitarre, fucili e pistole. Il pezzo più prezioso era una pistola dell’epoca della Guerra dei Trent’Anni che un antenato delle due vecchie signorine aveva usato nella battaglia di Lützen”.
Sembra una descrizione buttata lì, ma poi quella pistola… ma non facciamo spoiler.
Indaghiamo, piuttosto, su quando si svolse questa battaglia (che non conoscevo).
Essa fu combattuta in Sassonia il 16 novembre 1632 e fu un evento decisivo della Guerra dei Trent’Anni, avvenuto durante la cosiddetta 'fase svedese' del conflitto (La Guerra dei Trent’Anni è ricordata come il peggior conflitto scatenatosi sul suolo europeo fino alle Guerre Mondiali). L’esercito svedese comandato dal re Gustavo Adolfo, si scontrò con le forze asburgico-imperiali guidate da Albrecht von Wallenstein; lo scontro si risolse in una sanguinosa e incerta vittoria svedese, ma re Gustavo fu ucciso in combattimento. Il vuoto di comando successivo alla morte del re dette la possibilità agli imperiali di riorganizzarsi, di sconfiggere gli svedesi nella battaglia di Nördlingen del 1634 e continuare a combattere fino al 1648.
Un po’ di Geografia – Le strade di Stoccolma
Se vi dovesse capitare di andare a Stoccolma, potreste imbattervi in una targa molto speciale all’angolo tra Drottninggatan e Jakobsgatan, messa nel 2000.
Si legge “Drottninggatan, l’arteria principale di Stoccolma è una strada lunga e larga, ed è percorsa da un traffico intenso. Essa si inoltra nel quartiere degli affari e chiunque possegga qui un ufficio può dirsi fortunato, soprattutto se si tratta di un’agenzia investigativa, poiché nella zona si verificano spesso casi straordinari”. Si tratta dell’incipit di Teffan Tiegelmann ispettore privato…
"Il giorno dell'inaugurazione abbiamo mangiato un certo numero di semla, invitando anche gli astanti. E' stato un vero piacere immergere il pane nel latto poi prenderne un cucchiaio e farlo sciogliere nel palato. Poi si prende una leccata di panna e infine la massa di mandorle, che deve avere un sapore di mandorle e non di zucchero, e preferibilmente un po' granulosa", racconta nel suo blog Thorleif Helbomm, colui che si occupato della mappa letteraria di Stoccolma.
Complessivamente si tratta di un libro straordinario, che fa ridere e incuriosisce le giovani menti, che fa volare con la fantasia e insegna l’avventura.
La traduzione è eccellente e il linguaggio utilizzato è semplice, ma sempre acuto e stimolante (mi ha fatto conoscere la reseda e mi ha fatto scoprire perché si dice Canicola per indicare il periodo più caldo dell'estate!).
dei miei romanzi 'Il mondo di Mauro & Lisi'.
Letto: autunno 2021
Voto: 9 al libro, 9 a Holmberg per lo stile, 10 alla Fabbri degli Anni Cinquanta per aver portato in Italia dei libri impareggiabili, 8 alle illustrazioni di De Gasperi, 0 a chi in Italia oggi ha dimenticato questo gioiello della letteratura internazionale
Stelle mozzafiato: ****
Recensione in arrivo: La sposa di Lord Antonio della Baronessa Emma Orczy (quinto capitolo della saga della Primula Rossa).
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