La fabbrica di cioccolato
di Roald Dahl
Dati tecnici:
Titolo originale: Charlie and the chocolate factory
Traduzione: Riccardo Duranti
Casa Editrice: Salani
Collana: Gli Istrici
Pagine: 200
Anno: 1964 (in Italia dal 1971 – l’edizione letta è del 2020)
Genere: letteratura per ragazzi
Trama: Inghilterra. Anni Sessanta circa.
Charlie Bucket è un bambino che vive con i genitori e i 4 nonni in un piccolo appartamento nel cuore di una città polverosa. Povero e senza aspettative di miglioramento, Charlie è comunque un bambino buono, attento, giudizioso, che va a scuola e torna a casa molto affamato.
Vive tutto l’anno nell’attesa del giorno del suo compleanno, quando la sua famiglia, con i risparmi messi da parte per 12 mesi, riesce a comprargli una barretta di cioccolato, che Charlie si fa durare il più possibile.
Un giorno l’estroso Willy Wonka, il proprietario della fabbrica di cioccolato che si trova proprio accanto all’appartamento di Charlie, indice un concorso succulento: nelle barrette di cioccolato nasconderà cinque biglietti d’oro che permetteranno ai bambini vincitori non solo di visitare la misteriosa fabbrica, ma anche di ricevere una fornitura a vita di cioccolata.
Charlie, grazie ad un imprevisto, riesce a trovare il magico biglietto e, assieme a nonno Joe, va a visitare la fabbrica, scoprendo tanti segreti, gustando ricette speciali ed imparando che…
La prima edizione americana de La fabbrica di cioccolato
è valutata più di 3.500 euro.
è valutata più di 3.500 euro.
Commento: La fabbrica di cioccolato è il settimo ed ultimo libro del programma lettura di mio figlio, dopo Pedro e il Guercio, Piccole storie di un lontano Oriente, Come addestrare un drago, Insieme, sotto il segno del pallone, TomTom e il Re Scorpione e La spiaggia del delfino. Di sicuro questo è il libro più bello tra quelli letti, anche se il mio cuore rimane legato al delicato Piccole storie di un lontano Oriente.
Capolavoro
La fabbrica di cioccolato è uno dei libri più noti di Roald Dahl. Anzi, è uno dei libri più famosi dell’intera letteratura britannica per ragazzi, se non della letteratura mondiale. E non a torto.
E’ un libro assurdo ma bellissimo. Un’accusa forte contro la maleducazione, la mancanza di cultura, i capricci e tutti i mali che già settant’anni fa già si vedevano tra i giovani. Al tempo stesso un elogio alla mitezza, alla gentilezza e alla serietà, tutte doti rappresentate dal piccolo Charlie, povero ma nobile d’animo.
Scritto benissimo e capace di catturare l’attenzione fino all’ultima pagina, il libro scivola via in maniera divertente e allegra, lasciando dentro molto più che una trama dal sapore fantastico…
Charlie Bucket
Il politically correct si abbatte anche contro Dahl
Ho scoperto con ribrezzo che anche questo capolavoro è rimasto vittima del politically correct e che la casa editrice inglese Puffin, nel 2023, ha apportato più di ottanta modifiche al testo originale del libro (compresi i testi delle canzoni degli Umpa-Lumpa) sia a livello di significato della parola (‘enorme’ anziché ‘enormemente grasso’), che a livello proprio di descrizione di trama (quanti cambiamenti negli approfondimenti sulla vita degli Umpa-Lumpa!).
Ritengo questa manipolazione del testo originale di Dahl assolutamente invasiva e fuori luogo. La letteratura dovrebbe essere lasciata come è nata e onorata per questo. Senza parlare, poi, che queste decisioni rasentano l’assurdo perché La fabbrica di cioccolato è evidentemente un opera fantastica e quello descritto è sempre sopra le righe (o pensate che sia possibile una gomma da masticare che dura mesi?).
Si tratta di un’operazione aberrante che dovrebbe essere fermata e stigmatizzata, da ogni punto di vista.
Gli Umpa-Lumpa
Il violento J’accuse contro gli schermi
Ho parlato delle canzoni degli Umpa-Lumpa. Esse rappresentano delle sorte di intervalli nella narrazione per descrivere il punto di vista di Dahl nei confronti di varie criticità notate nei giovani di allora (e che ovviamente si sono enfatizzate nel corso dei decenni).
Quella che più mi ha colpito è quella contro la dipendenza da schermi.
All’epoca vi era soltanto la televisione, e già Dahl vedeva dei serissimi pericoli. Cosa avrebbe scritto oggi, con computer, cellulari e i-pad diffusi ovunque?
Ne scrivo qui un estratto:
“Fa a tutti i sensi l’anestesia,uccide tutta la fantasia!Riempe la mente di paccottiglia,e fa venire gli occhi di triglia!Rende passivi e creduloni,allenta in blocco rotelle e bulloniche il cervello fa funzionare,non lascia più nulla da immaginare,il gusto per le fiabe rovinae riduce tutto in pappina!”
Quale la soluzione a questo pericolo?
Riportare nei ragazzi l’amore per la lettura…
L'enigmatico Willy Wonka
Complessivamente si tratta di un libro bellissimo e consigliatissimo. Dahl dimostra di essere in grado di anticipare i tempi in maniera quasi drammatica, creando una storia immortale.
Il commento di mio figlio:
“Questo libro è molto bello ed insegna tantissime cose tipo non essere “non pazienti” o essere troppo “disubbidienti”. La scena più bella è quando Willy Wonka ha regalato la fabbrica a Charlie. Il mio voto è 10 e lode :P”.
Letto: 8-31 maggio 2025
Voto: 10 al libro; 8 alla copertina, 10 alla capacità di leggere il futuro.
Stelle mozzafiato: *****
Recensioni in arrivo:
Il birichino di papà – I rampolli di Henny Koch
La spiaggia del delfino di Roberta e Sergio Grazzani
Cotillon di Georgette Heyer
Hank Zipzer – Una gita ingarbugliata di Henry Winkler e Lin Oliver
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