La galea sommersa
di Anton Ingolič
Dati tecnici:
Titolo originale: Potopljena Galeja
Traduttore: Francesco Dakskobler
Casa Editrice: EMP – Edizioni Messaggero Padova
Collana: Astronave
Pagine: 156
Anno: 1973 (in Italia dal 1979)
Genere: narrativa per ragazzi straniera
Una vivace colonia estiva di ragazzi tra
gli 11 e i 15 anni viene raggelata quando è comunicato che la programmata gita
alle dirimpettaie isole Cornati (Incoronate) è stata annullata a causa di
problemi economici e tecnici. Dopo mille rinunce e tanta fatica, il Club del Quadrifoglio
(composto da tre ragazzi – Paolo, Marco e Giorgio – e una ragazza, Zdenka)
decide di fare da solo la fantomatica gita e mentre tutti ormai si sono
addormentati, lasciano il dormitorio e si appropinquano al Fortuna, il veliero
del sior Carlo, il direttore della
colonia.
Qui incontrano due ragazze della colonia
vicina (Vesna e la piccola Metka con il suo orsacchiotto) e il nipote del sior Carlo, il diciassettenne Andro. Un
attimo, e il gruppo (ribattezzato Polipo) decide di prendere il Fortuna e di andare
in gita senza avvertire nessuno.
Le isole Cornati li attendono, così come
mille avventure tra immersioni pericolose, acque cristalline, ritrovamenti
mozzafiato e il sogno della libertà…
Commento: Lessi
La galea sommersa tanti anni fa (negli Anni Ottanta, mentre ero in vacanza
nella Marche) e mi ricordo che mi piacque moltissimo, perché mi aveva fatto
sognare grazie alle storie di questa antica galea, sommersa nell’Adriatico, a
questa lunga, infinita gita dei protagonisti, a questo mare cristallino e a
rileggerlo dopo tanti anni (ne sono passati circa 35), il libro ha mantenuto
per me questo alone di meravigliosa fanciullezza, richiamando a me quello che
avevo provato allora.
Ovviamente rispetto ad allora ho potuto
approfondire molti temi e curiosità che in quel momento non potevo cogliere
(sia perché ero troppo piccola, sia perché la storia non aveva ancora compiuto
il suo corso).
In primo luogo ho scoperto che La galea sommersa (1973) è uno dei pochi
romanzi tradotti in Italia di Anton Ingolič (1907-1992, autore simbolo della
Slovenia) e che è ad oggi introvabile (era stato pubblicato sul finire degli
Anni Settanta dalle Edizione Messaggero Padova).
Anton Ingolic
L’identità
slovena:
Quello che mi ha colpito maggiormente in
questa seconda lettura è proprio la forte identità slovena che emerge dallo
scritto, con i vari personaggi che distinguono apertamente tra croati, sloveni,
serbi, etc i personaggi del romanzo, a rimarcare una divisione forte interna in
un momento in cui esisteva ancora la Jugoslavia.
Ci sono anche excursus storici dalle
imprese dei corsari Uscocchi alle guerre partigiane nel corso della Seconda
Guerra Mondiale.
Location
mozzafiato:
Le isole Cornati diventano di fatto uno
dei tanti personaggi del romanzo, incantando con le loro numerose baie
nascoste, rocce bianchissime, pesci curiosi e calme onde.
Le immersioni di cui diventano
protagonisti i personaggi, descritte con dovizia di particolari da parte di chi
sicuramente conosceva molto bene questo sport, fanno sentire il freddo della
corrente, le carezze delle alghe, la pressione che cresce…
Una volta chiuso il libro, viene davvero
la voglia di partire per andare a scovare un luogo nascosto in una delle tante
isole (si dice che ce ne siano più di quanti sono i giorni dell’anno) e
godersi il sole e l’avventura, magari scoprendo anche noi una galea sommersa…
I primi ritrovamenti! (illustrazione del libro)
Galea
sommersa:
La voglia di rileggere il libro mi è
venuta dopo aver letto una notizia dell’Ansa, in cui si raccontava del
ritrovamento di una nave italiana con un grosso e ricco carico d’oro. Poche
righe che hanno risvegliato in me mille ricordi … Ora chissà come procederà
l’apertura del forziere e chissà cosa avrebbe commentato Ingolič se fosse
ancora in vita (sì, non si tratta di una galea e non è del Cinquecento, ma la
leggenda della nave Re d’Italia è sempre stata molto forte dall’altra parte
dell’Adriatico e chissà che non sia stata d’ispirazione per la stesura de La galea sommersa).
(Per leggere la news dell’Ansa cliccare qui).
Una delle cover delle varie edizioni slovene
Complessivamente mi è piaciuto molto
(anche se oggigiorno, da madre, considererei troppo incoscienti questi giovani
gitanti che scappano dalla colonia per ritagliarsi dei giorni di vacanza) e mi
ha donato un allegro sorriso.
Lettura consigliatissima per i giovani
d’oggi che troppo spesso non hanno più libri a cui affidarsi e sulla cui
questione gli editori dovrebbero fare una profonda analisi di coscienza.
Carine anche le illustrazioni assai
originali e molto naif. Sono state realizzate da Massimo Borghese per la
versione italiana, contro una versione slovena priva di disegni (come ebbero a
lamentarsi alcuni lettori).
Unica pecca: si tratta di una versione
ridotta e non integrale ed io non amo le versioni ridotte…
Letto: ottobre
– 9 novembre 2018
Voto: 7
½ al romanzo, 7 alle illustrazioni di Borghese, 9 alla meravigliose isole
Cornati, 10 alla gioia della fanciullezza e ad una letteratura per giovani che
non esiste più…
Stelle mozzafiato: ****
LE TUE RECENSIONI MI APRONO SEMPRE NUOVO ORIZZONTI !!!__BRAVISSIMA DILETTA, da un libro per ragazzi tiri fuori sempre tante storie e nozioni che interessano pure gli adulti...SEI STRAORDINARIA !
RispondiElimina___GRAZIE MILLE !____
Grazie a te! La verità è che la letteratura per ragazzi di un tempo (anche non troppo lontano) era ricchissima se paragonata a quella di oggi. Questo è un vero e proprio gioiello che fa sognare. Grazie di cuore per il tuo entusiasmo, mi fa venire voglia di andare sempre avanti e scrivere sempre più recensioni!!! A breve arriva quella di Cressida, altro libro che mi è piaciuto tanto tanto.
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