giovedì 13 dicembre 2018

#Libri 'Cressida' di Clare Darcy, regency impeccabile di una delle eredi di Georgette Heyer


Cressida
di Clare Darcy

Dati tecnici:
Titolo originale: Cressida
Traduttore: Rita Botter Pierangeli
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Oscar Narrativa n. 1421
Pagine: 169
Anno: 1977 (in Italia dal 1981)
Genere: regency


Trama: Primi dell’Ottocento. Londra.
Cressida Calverton è una nubile che ha quasi raggiunto i venticinque anni, ma il suo immenso patrimonio (ereditato da una zia dopo lunghi anni di povertà) la rendono comunque una delle dame più ricercate della Stagione londinese. Al suo fianco la discreta e dolce Lady Constance Havener, che le fa da dama di compagnia.
Tutto sembra procedere come ogni anno, con l’aggiunta solo di un po’ di pepe. Una nipote di Lady Constance, infatti, Miss Kitty Chenevix, viene accolta nella dimora di Mount Street per essere presentata in società ed ha presto gli occhi del Bel Mondo puntati addosso.
La vivace vita di Cressida cambia all’improvviso quando torna a Londra l’eroe di guerra Rossiter, privo di titolo, ma dal patrimonio ancor più immenso di quello di Miss Calverton. I due, sei anni prima, erano stati fidanzati, poi, senza motivo apparente se non la povertà dell’allora giovane Cressida, Rossiter aveva indotto l’amata a rompere il fidanzamento ed era partito per la guerra.
In un gioco di tensioni, gelosie, sguardi, balli e bugie, Cressida si accorgerà che il suo cuore non ha mai dimenticato il Capitano. Ma è forse ormai troppo tardi, anche perché Rossiter…


Commento: Cressida è l’ottavo ed ultimo romanzo di Clare Darcy (pseudonimo di Mary Deasy, 1914-1978), che leggo (in tutto l’autrice ne ha scritti 14, ma solo 8 sono stati tradotti in Italia da Mondadori a cavallo tra gli Anni Settanta e Ottanta, sulla scia del successo di quelli di Georgette Heyer). Sono tutti molto carini e di facile lettura, ma metto questo sul podio, forse dietro solo ad Allegra.
Nella mia tradizionale gara interna per decidere che libro dovessi leggere, in realtà, Cressida era arrivato al secondo posto (al primo era arrivato Star Wars – L’arma segreta), ma pur trovando il libro sulle gesta di Luke Skywalker e la principessa Leia interessante, mi affaticava la lettura serale perché vi erano troppi nomi da seguire e quindi ho pescato dal montarozzo dei libri da leggere ed ho preso Cressida, arrivato secondo nella mia pool interna (delegando quello di Guerre Stellari alle letture pomeridiane).
Poche pagine e mi sono ritrovata subito in un mondo più adatto a me e ai miei sogni, e l’ho divorato (sinceramente non ho idea di che giorno l’ho iniziato… credo intorno al 31 ottobre, ma non sono sicura).

Tracce di Georgette Heyer:
La Darcy è l’autrice che più si accosta a Georgette Heyer per le trame proposte e il mondo descritto (ancor più di Sylvia Thorpe, che è un poco più avventurosa). Questo romanzo in particolare, poi, mi ha richiamato molto alcune atmosfere tipiche della Heyer, in special modo de Il figlio del Diavolo e Cotillion. La società del tempo è descritta con dovizia di particolari, tipica di chi ha studiato molto l’ambientazione (nomi di sartorie, luoghi, stili, etc.) e i personaggi sono collocati nel loro tempo (cosa che ormai accade sempre più di rado nei regency moderni, con figlie di Duchi che si improvvisano femministe incallite e portano avanti battaglie improponibili per l’epoca, oltre ad aver comportamenti illogici).

L’originalità di Miss Kitty Chenevix:
Ho apprezzato molto l’originalità del personaggio di Miss Kitty Chevenix, la giovane protetta di Cressida. Solitamente questo tipo di personaggio secondario è delicato, romantico e protagonista di nobili fughe d’amore. In questo caso, viceversa, Miss Kitty è una piccola intrigante, che si approfitta di Cressida (quante bugie racconta!) e sogna unicamente di contrarre un matrimonio conveniente per vivere nel lusso. Per la prima volta viene messo a nudo il comportamento di una gatta morta ottocentesca… Fantastico!


Tothill Fields, nei pressi di Londra, uno dei luoghi citati nel romanzo 
e teatro di una delle scene più divertenti


Complessivamente il libro è davvero piacevole ed avvincente, con un po’ di pepe nel finale. La traduzione (di Rita Botter Pierangeli) è di altissimo livello. Consigliatissimo a tutti coloro che amano sognare e vivere storie d’amore period

Letto: ottobre – 14 novembre 2018

Voto: 7 ½ al libro, 7 alla copertina (come per tutti i libri della Darcy ritrae un ritratto femminile dell’epoca, in questo caso ‘Falstaff nella cesta’ di Henry Fusely), 3 alle odierne case editrici che hanno dimenticato questa autrice eccellente che dovrebbe essere rispolverata e ripresentata ai lettori moderni (magari in edizione integrale, perché sospetto che anche questo sia stato tagliato, anche se non troppo)…  

Stelle mozzafiato: *****

Recensione in arrivo: San Michele di E. Werner (moooolto interessante!)

Nessun commento:

Posta un commento