L’angelo e il Duca
di Amelia J. Parker
Commento: L’angelo e il Duca mi è stato donato dall'autrice Amelia J. Parker (che ringrazio!), perché conosce il mio amore per le storie in costume e soprattutto condivide la mia passione per Georgette Heyer.
Omaggio a ‘La pedina scambiata’:
Come prima cosa, infatti devo sottolineare che questo romanzo è un chiaro omaggio a La pedina scambiata (1926).
In un mondo in cui trabocchiamo di prequel, sequel, durantequel, modernizzazioni e via dicendo dei romanzi di Jane Austen, ci troviamo qui di fronte ad un libro che invece si rifà all’autrice che meglio seppe riprendere quel genere letterario facendolo proprio (il che mi fa molto piacere, perché la Heyer è un caposaldo della letteratura romance del Novecento troppo spesso dimenticata – in Italia ovviamente, non in Gran Bretagna dove è una sorta di mito). La pedina scambiata si svolge nel Settecento, mentre L'angelo e il Duca in piena epoca vittoriana (1856-1857), ma le similitudini sono molte sia nella trama che nei personaggi.
Ovviamente, rispetto al libro della Heyer, questo romanzo è molto più imperniato di sesso (forse la Heyer si sarebbe scandalizzata!), ma io ormai mi taccio e non faccio più commenti su questo argomento (tanto sapete qual è la mia opinione al riguardo).
1857-1858:
L’autrice utilizza un linguaggio mai piatto, disseminando la narrazione con parole insolite ed accattivanti (tipo il bicchiere ballon, che ammetto di aver fatto mia!) e con richiami storici che contestualizzano la storia.
In particolare sono due gli eventi citati.
La ribellione Sepoy (nota anche come prima guerra d’indipendenza indiana) del 1857 e la cattura e l’uccisione (con la ghigliottina) di Felice Orsini (avvenuta nel marzo 1858), dopo che egli aveva attentato alla vita a Napoleone III (non riuscendo ad uccidere l’imperatore, ma togliendo la vita a 12 persone della folla).
Mi avrebbe fatto piacere leggere questi eventi con un maggior approfondimento e un analisi delle posizioni dei protagonisti.
Complessivamente si tratta di un romanzo interessante (anche perché conoscendo La pedina scambiata ho potuto notare molte sottigliezze – e devo ammettere che mi ha fatto venire voglia di rileggere sia La pedina scambiata che La falena nera, una sorta di prequel) e consigliabile sicuramente a chi conosce molto bene la Heyer e vuole scovare tutti gli omaggi disseminati nel testo.
Letto: 16-31 gennaio 2021
Voto: 6 ½ al libro, 7 al fatto che si omaggi così Georgette Heyer, 7 alla grafica.
Stelle mozzafiato: ***
Recensione in arrivo: Le Rane non si arrendono di Emma Claudia Pavesi (so di averla già annunciata tempo fa, poi hanno avuto il sopravvento le letture natalizie… ora ci riprovo, sempre che non finisca prima il libro che sto leggendo che è, indovinate un po’, di Georgette Heyer!)
Nessun commento:
Posta un commento