Dati tecnici:
Titolo: Rose Josephine (Bara no Josephine)
Disegni: Yumiko Igarashi
Storia: Kaoru Ochiai
Traduzione: Alessandro Turlon
Casa Editrice: Edizioni DB srl
Collana: J-Pop - Shojo Manga
Volumi: 4 (conclusa)
Anno: 2011-2014
Trama: Il manga si apre con la morte di Giuseppina (prima moglie di Napoleone), avvenuta all'improvviso, e il fittizio Agatho, personaggio da sempre accanto alla 'signorina' che ripercorre tutta la vita di questa donna bellissima, nata sotto il sole dell'isola Martinica, e che troppo presto ha dovuto lasciare la sua infanzia gioiosa per partire per la Francia, dove l'attendeva un matrimonio combinato, la Rivoluzione Francese, l'incontro con il futuro imperatore Napoleone...
Commento: Yumiko Igarashi è una delle maestre dello shojo manga. Dalla sua arte sono nati fumetti come Candy o Gerogie (poi divenuti fortunatissimi anime), ma anche Susy del far west o Kitty, la stella del circo, manga che ebbero una grande notorietà negli Anni Ottanta in Italia grazie a Il giornalino di Candy.
Il suo stile rispetto agli albori ha perso un po' della freschezza che lo caratterizzava (e che l'aveva fatta amare in tutto il mondo), ma Rose Josephine può essere catalogata come una lettura piacevole e ben costruita.
Premettendo che non conosco molto a fondo la storia di Giuseppina, se non gli elementi storici basilari della sua vita (fondamentalmente il suo matrimonio con Napoleone), non posso sapere con precisione quante libertà artistiche l'autrice si sia presa nella costruzione della trama. So di certo, tuttavia, che la Igarashi è andata in Francia assieme a Kaori Ochiai (la sceneggiatrice) per lunghe ricerche sul personaggio (sia per quanto riguarda la vita, che per quanto riguarda i mille dettagli relativi alla moda, l'arredamento, la serra con le meravigliose rose, etc.).
La parte più bella del manga è l'inizio, con l'infanzia nell'isola Martinica (non sapevo che Giuseppina venisse dall'isola dove c'è sempre il sole). Le giornate spensierate di Josephine in quest'isola assieme alle due amate sorelle minori (che moriranno entrambe giovanissime) lasciano una dolce commozione, consapevoli di quello che accadrà in seguito e quasi verrebbe voglia di gridare a Josephine: 'Non partire! Non farti sedurre dalla profezia che ti dirà che sarai più di una regina... La tua vita sarebbe sicuramente molto più bella se rimanessi qui con la tua famiglia...".
E' molto affascinante anche la parte (raccontata nel secondo volumetto) in cui viene affrontata la Rivoluzione Francese, con l'arresto del primo marito (il valoroso ma per nulla innamorato visconte Alexandre di Beauharnais - di cui l'imperatrice terrà sempre il cognome). Josephine resterà accanto al marito fino alla fine e andrà con lui in prigione, rischiando ella stessa la vita.
Arriva quindi Napoleone e la grande storia d'amore tra i due, raccontata attraverso le battaglie più celebri dell'epoca. Questa è la parte meno interessante (forse perché la più nota) e sul finale si ha la sensazione che la narrazione diventi sempre più veloce, come se l'autrice avesse dovuto tagliare più volte la trame perché gli era stato ristretto lo spazio a disposizione.
Un discorso a parte, infine, per Agatho, amico, confidente e fratellastro, di Josephine, che seguirà tutta la vita della 'signorina' (come lui sempre chiamerà Josephine anche all'indomani del secondo matrimonio) e che spenderà tutta la sua vita affinché ella possa essere felice. Il manga mostra come sia sempre Agatho il reale artefice degli sviluppi storici più noti (dall'assassinio di St Just alle vittorie di Napoleone), ma che rimanga sempre nell'ombra per difendere 'sua sorella'. E' evidente il carisma di Agatho (che compare ancora piccolissimo e conclude la sua storia come uomo forte e maturo) e la passione che la stessa Igarashi ha per lui.
Complessivamente si tratta di un manga interessante e commovente, che lascia con l'amaro in bocca. E con l'insegnamento di non cercare mai troppo lontano la propria felicità, perché essa si trova probabilmente più nella propria casa, assieme alla propria famiglia, che nei meandri dei giochi di potere.
Voto: 7 e mezzo (alla storia); 8 (alla J-Pop per aver portato questo manga 'vecchio stile' in Italia).
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