La conquistadora
di Mary Ruth Myers
Dati tecnici:
Titolo originale: Captain’s pleasure
Traduttrice: Letizia Montanari
Casa Editrice: Arnoldo Mondadori Editore
Collana: I Romanzi n. 59
Pagine: 272
Anno: 1981 (1983 in Italia)
Genere: romance storico
Catherine
Bautista de Cano arriva in Perù dalla Spagna dopo la morte dell’amato padre,
per raggiungere il fratello maggiore, da anni recatosi nel Nuovo Mondo come
soldato. Il fratello si è da poco sposato ed ha bisogno della nobile sorella
come guida per la moglie.
Non
appena mette piede nello sconosciuto Perù, la giovane si rende conto
immediatamente delle profonde differenze che dividono l’amata Spagna da quella
terra di conflitto, in cui fa da padrone più la forza dei soldati che il potere
del re spagnolo. Ma soprattutto si rende conto che il fratello l’ha convocata
per motivi ben diversi da quelli scritti in lettera. Egli, infatti, l’ha ceduta
a Don Luis de Alvarado, uomo potente ed intrigante, dopo aver perso al gioco e
Catherine deve sottostare alla volontà fraterna, altrimenti Don Luis potrebbe
arrivare ad ucciderla se non gli venisse concesso quello che ha conquistato
(uccide il fratello davanti ai suoi occhi per dimostrare la fondatezza delle
sue parole).
Ma
la sorte gioca mani inaspettate, e Catherine viene ‘salvata’ da un altro uomo,
il soldato Valdivia, di ignote umili origini e con un patrimonio che gli viene
unicamente dal suo servizio al fianco del Generale Pizarro. Valdivia non solo
la sottrae a Don Luis con il gioco, ma la costringe a diventare la sua sposa.
In
una terra sconosciuta, con un marito che parte continuamente per la guerra ed
un mondo che sta mutando ad una velocità inarrestabile, Catherine deve imparare
a comprendere quali siano le giuste alleanze e a gestire i suoi sentimenti nei
confronti del Capitano Valdivia…
La cover del libro nella versione Usa
Commento: Tra i tanti libri possibili da acquistare in un mercatino dell'usato in vacanza ho scelto La conquistadora perché mi avevano incuriosito fin da
subito l’ambientazione, assai originale, e il fatto che risalisse ai primi Anni
Ottanta, quindi lontano dalla deriva dei romance moderni. La scelta non mi ha delusa.
Chi
è Mary Ruth Myers
Partiamo con il parlare dell'autrice, Mary Ruth Myers, perché non la conoscevo. Indagando per il web, scopro che infatti si è
avventurata poco nel genere romance e
ancor meno nei libri storici. La sua vera passione sono i gialli, tanto che è
l’autrice di una vera e propria serie dedicata a Maggie Sullivan,
investigatrice privata negli Anni Quaranta in Ohio (la serie conta almeno 10
titoli). Scopro anche che ama suonare musica irlandese e che per cinque anni ha
lavorato come ventriloqua.
La
conquistadora
Tra i pochi romance vi è, appunto, La conquistadora, che, come avrete capito, mi è piaciuto molto. La mia speranza che non vi fossero troppe scene di
sesso è andata un po’ delusa, ma il contesto in cui sono usate e il modo in cui
sono scritte sono molto più delicate di quanto avviene nei romance moderni. Qui infatti si parla del talamo nuziale e di come
i due sposi cercano di avvicinarsi lentamente e la narrazione quindi ha meno
dissonanze rispetto a storie più moderne dalle implicazioni incredibili.
La
bellezza del romanzo è l’attenta e puntigliosa trasposizione storica di un
momento di passaggio fondamentale per il Perù (e la Spagna), narrato pochissimo
dalla letteratura (o dalla cinematografia), rendendo i protagonisti attori
marginali ma profondamente coinvolti di rivolte, controrivolte, battaglie,
cambi di fronte e via dicendo.
E’
evidente che la Myers ha studiato approfonditamente l’argomento e le figure
storiche coinvolte, per poi renderle efficaci all'interno della narrazione.
Magistrale come delinea la figura di Gonzalo Pizarro, fratello minore del più
celebre Francisco Pizarro. Da un’iniziale rivolta quasi ‘pura’, Gonzalo con il
passare del tempo inizia a farsi corrompere dal potere e la sua fine verrà
segnata da tragici eventi.
In
un mondo in cui la precisione storica viene vista come di ultima importanza in
un romance (ancora sono sconvolta per
le assurdità scritte in Per amore dellaScozia), questo libro conforta e arricchisce notevolmente. (NB Ho scoperto che la Myers ha scritto un altro romanzo ambientato in Perù, ma in tempi moderni, a testimonianza di quanto questa sia una terra che conosce assai bene).
Gonzalo Pizarro (1512-1548)
Inquadratura
storica
Per
sottolineare questa profonda analisi del periodo, con tanto di battaglie e
sommosse, basti ricordare che prima del romanzo vi è un’introduzione in cui,
per sommi capi, viene spiegato il momento storico di riferimento e come veniva
gestita la terra ai tempi dei Conquistadores.
Molto
interessante anche la presenza della Fede nelle persone coinvolte e
l’importanza degli uomini di Dio (tanto che Valdivia rischia di perdere tutte
le terre a lui assegnate per non aver costruito una casa per il prete che
avrebbe dovuto risiedere nella zona), come in effetti era sotto il regno di Carlo V di Spagna (1500-1558).
Un libro che in ogni dettaglio, sia descrittivo che emotivo, trasporta immediatamente il lettore in un mondo distante nel tempo, nello
spazio e nella mentalità, anche con il susseguirsi di tutti gli appellativi che
venivano dati alle varie figure femminili e maschili a seconda del loro rango
(Doña, Hermana, etc.).
Bello
e consigliato per un historical romance originale
e profondo, in cui tutti i personaggi sono descritti con precisione (anche
quelli molto marginali - bucano moltissimo, per esempio, Rojo, il braccio destro di Valdivia, o la concubina india di Pizarro, sebbene compaia pochissimo) e in cui i protagonisti sono sfaccettati e ricchi di difetti, ma che conquistano per la loro forza e la loro indomita capacità di adattarsi a tutte le situazioni.
Letto: 28
luglio – 15 agosto 2019
Voto: 8 1/2 al libro, 9 alla bellissima copertina realizzata da Jorge Longaron (quando ancora le copertine avevano un legame con la storia), 9 a Mary Ruth Myers per lo studio e la disciplina
Stelle mozzafiato: ****
Recensione in arrivo: Gritli di
Johanna Spyri
Nessun commento:
Posta un commento