martedì 5 novembre 2019

#Libri 'La conquistadora' di Mary Ruth Meyers, affascinante romance storico ambientato in Perù all'epoca di Pizarro


La conquistadora
di Mary Ruth Myers

Dati tecnici:
Titolo originale: Captain’s pleasure
Traduttrice: Letizia Montanari
Casa Editrice: Arnoldo Mondadori Editore
Collana: I Romanzi n. 59
Pagine: 272
Anno: 1981 (1983 in Italia)
Genere: romance storico


Trama: Perù, prima metà del Cinquecento.
Catherine Bautista de Cano arriva in Perù dalla Spagna dopo la morte dell’amato padre, per raggiungere il fratello maggiore, da anni recatosi nel Nuovo Mondo come soldato. Il fratello si è da poco sposato ed ha bisogno della nobile sorella come guida per la moglie.

Non appena mette piede nello sconosciuto Perù, la giovane si rende conto immediatamente delle profonde differenze che dividono l’amata Spagna da quella terra di conflitto, in cui fa da padrone più la forza dei soldati che il potere del re spagnolo. Ma soprattutto si rende conto che il fratello l’ha convocata per motivi ben diversi da quelli scritti in lettera. Egli, infatti, l’ha ceduta a Don Luis de Alvarado, uomo potente ed intrigante, dopo aver perso al gioco e Catherine deve sottostare alla volontà fraterna, altrimenti Don Luis potrebbe arrivare ad ucciderla se non gli venisse concesso quello che ha conquistato (uccide il fratello davanti ai suoi occhi per dimostrare la fondatezza delle sue parole).
Ma la sorte gioca mani inaspettate, e Catherine viene ‘salvata’ da un altro uomo, il soldato Valdivia, di ignote umili origini e con un patrimonio che gli viene unicamente dal suo servizio al fianco del Generale Pizarro. Valdivia non solo la sottrae a Don Luis con il gioco, ma la costringe a diventare la sua sposa.
In una terra sconosciuta, con un marito che parte continuamente per la guerra ed un mondo che sta mutando ad una velocità inarrestabile, Catherine deve imparare a comprendere quali siano le giuste alleanze e a gestire i suoi sentimenti nei confronti del Capitano Valdivia…


La cover del libro nella versione Usa

Commento: Tra i tanti libri possibili da acquistare in un mercatino dell'usato in vacanza ho scelto La conquistadora perché mi avevano incuriosito fin da subito l’ambientazione, assai originale, e il fatto che risalisse ai primi Anni Ottanta, quindi lontano dalla deriva dei romance moderni. La scelta non mi ha delusa. 

Chi è Mary Ruth Myers
Partiamo con il parlare dell'autrice, Mary Ruth Myers, perché non la conoscevo. Indagando per il web, scopro che infatti si è avventurata poco nel genere romance e ancor meno nei libri storici. La sua vera passione sono i gialli, tanto che è l’autrice di una vera e propria serie dedicata a Maggie Sullivan, investigatrice privata negli Anni Quaranta in Ohio (la serie conta almeno 10 titoli). Scopro anche che ama suonare musica irlandese e che per cinque anni ha lavorato come ventriloqua.


Mary Ruth Meyers

La conquistadora
Tra i pochi romance vi è, appunto, La conquistadora, che, come avrete capito, mi è piaciuto molto. La mia speranza che non vi fossero troppe scene di sesso è andata un po’ delusa, ma il contesto in cui sono usate e il modo in cui sono scritte sono molto più delicate di quanto avviene nei romance moderni. Qui infatti si parla del talamo nuziale e di come i due sposi cercano di avvicinarsi lentamente e la narrazione quindi ha meno dissonanze rispetto a storie più moderne dalle implicazioni incredibili.
La bellezza del romanzo è l’attenta e puntigliosa trasposizione storica di un momento di passaggio fondamentale per il Perù (e la Spagna), narrato pochissimo dalla letteratura (o dalla cinematografia), rendendo i protagonisti attori marginali ma profondamente coinvolti di rivolte, controrivolte, battaglie, cambi di fronte e via dicendo.
E’ evidente che la Myers ha studiato approfonditamente l’argomento e le figure storiche coinvolte, per poi renderle efficaci all'interno della narrazione. Magistrale come delinea la figura di Gonzalo Pizarro, fratello minore del più celebre Francisco Pizarro. Da un’iniziale rivolta quasi ‘pura’, Gonzalo con il passare del tempo inizia a farsi corrompere dal potere e la sua fine verrà segnata da tragici eventi.
In un mondo in cui la precisione storica viene vista come di ultima importanza in un romance (ancora sono sconvolta per le assurdità scritte in Per amore dellaScozia), questo libro conforta e arricchisce notevolmente. (NB Ho scoperto che la Myers ha scritto un altro romanzo ambientato in Perù, ma in tempi moderni, a testimonianza di quanto questa sia una terra che conosce assai bene).


Gonzalo Pizarro (1512-1548)

Inquadratura storica
Per sottolineare questa profonda analisi del periodo, con tanto di battaglie e sommosse, basti ricordare che prima del romanzo vi è un’introduzione in cui, per sommi capi, viene spiegato il momento storico di riferimento e come veniva gestita la terra ai tempi dei Conquistadores.
Molto interessante anche la presenza della Fede nelle persone coinvolte e l’importanza degli uomini di Dio (tanto che Valdivia rischia di perdere tutte le terre a lui assegnate per non aver costruito una casa per il prete che avrebbe dovuto risiedere nella zona), come in effetti era sotto il regno di Carlo V di Spagna (1500-1558).
Un libro che in ogni dettaglio, sia descrittivo che emotivo, trasporta immediatamente il lettore in un mondo distante nel tempo, nello spazio e nella mentalità, anche con il susseguirsi di tutti gli appellativi che venivano dati alle varie figure femminili e maschili a seconda del loro rango (Doña, Hermana, etc.).


Il primo Vicerè del Perù Blasco Nunez Vela, in carica tra il 1544 e il 1546

Bello e consigliato per un historical romance originale e profondo, in cui tutti i personaggi sono descritti con precisione (anche quelli molto marginali - bucano moltissimo, per esempio, Rojo, il braccio destro di Valdivia, o la concubina india di Pizarro, sebbene compaia pochissimo) e in cui i protagonisti sono sfaccettati e ricchi di difetti, ma che conquistano per la loro forza e la loro indomita capacità di adattarsi a tutte le situazioni.

Letto: 28 luglio – 15 agosto 2019

Voto: 8 1/2 al libro, 9 alla bellissima copertina realizzata da Jorge Longaron (quando ancora le copertine avevano un legame con la storia), 9 a Mary Ruth Myers per lo studio e la disciplina

Stelle mozzafiato: ****

Recensione in arrivo: Gritli di Johanna Spyri

Nessun commento:

Posta un commento