venerdì 24 gennaio 2020

#Libri - 'L'isola degli inganni' di Daniela Faccenda, young adult romance a metà strada tra avventura moderna e fiaba leggendaria


L’isola degli inganni
di Daniela Faccenda

Dati tecnici:
Casa Editrice: Malipiero
Collana: Flirts n. 64
Pagine: 154
Anno: 1984
Genere: romance per giovani adulti


Trama: Anni Ottanta. Isola del Mediterraneo
Joseph e Sara, due giovani fratelli, si fermano in una locanda in un’isola per rifugiarsi da una tempesta. Stanno cercando di raggiungere l’Isola delle Ginestre, luogo sperduto nel Mediterraneo, ma nessuno fino a quel momento ha saputo (o ha voluto) dare loro le giuste indicazioni. Ed anche alla locanda i marinai sembrano assai scettici nell’aiutare il giovane biologo marino a trovare la giusta rotta, scoraggiando i due a dirigersi verso quell’isola misteriosa infestata dai fantasmi…
Joseph, assai prosaico, non si lascia scoraggiare (senza accorgersi che Sara, viceversa, è rimasta colpita da quelle parole) ed infine, il giorno dopo, sempre sotto ad una tremenda bufera, conduce la sua imbarcazione verso la meta.

Tutto però sembra confermare le voci spaventose su quell’isola degli inganni. Cosa si nasconde tra quelle vette vulcaniche? Quale mistero alberga nella casa dimenticata a nord del paese? E perché Sara ha la sensazione che un fantasma minacci la loro abitazione? Tra scoperte, paesaggi da urlo e mare cristallino, Sara vivrà un’avventura indimenticabile screziata d’amore…

Commento: Altro regalo che mi sono fatta fare per il mio compleanno. Il libro fa parte di una collana che ho molto amato da adolescente: Flirts della Malipiero. Ne lessi decine (il primo mi fu regalato da un compagno di classe ad un mio compleanno e si intitolava Mano nella mano di Clai Calleri). Della lunghissima collana (vi erano più di 100 titoli usciti tra i primi Anni Settanta e la fine degli Anni Ottanta - nel 1990 la Malipiero fu acquistata dalla Franco Cosimo Panini Editore di Modena), ovviamente, me ne mancano ancora molti e grazie a Ebay posso ora recuperare qualche titolo che non riuscii a trovare all’epoca ma il cui titolo mi aveva affascinato.
Mi tuffo nella lettura con entusiasmo, e noto con piacere quanto anche oggi, molto più adulta, riesco a godere di queste storie ricche di avventura ed amore.
In particolar modo di questo libro mi colpisce immediatamente il fatto che i protagonisti siano due fratelli. Il maggiore, Joseph, così saggio e preparato; la minore, Sara, così passionale ed istintiva. Mi ha subito catapultato nella mia realtà di M&L e mi sono resa conto di quanto questi romanzi mi abbiano in parte segnato nella mia crescita culturale (certo all’epoca non avevo letto L’isola degli inganni, ma si tratta di un imprinting generale della collana).


Riusciranno Sara e Gervaso a coronare il loro sogno d'amore nonostante tutto? 

Linguaggio pulito
Quello che ho apprezzato è il linguaggio pulito con cui il libro è scritto, senza tuttavia togliere nulla all’intensità del sentimento che quasi stordisce Sara quando conosce Gervaso, pescatore che studia per diventare medico. Conoscendo bene i romanzi d’oggi, capitanati da quell’insulto letterario che risponde al nome di After, è meraviglioso vedere come si possa narrare un sentimento, intenso e profondo, senza addentrarsi in scene che travalicano il comune senso del pudore, ancor di più perché il libro è destinato a giovani ragazze.

Chi Daniela Faccenda
Non mi stupisce quindi scoprire che l’autrice Daniela Faccenda (di cui avevo letto da adolescente Primo volo a Rio, che mi è venuta voglia di riprendere in mano) sia oggi un’affermata psicoterapeuta con particolare attenzione al rapporto genitori – figli e allo studio del disagio giovanile. Questa sua attenzione all’animo complesso dei giovani traspare anche in questo romanzo, così come lo è la cura e l’attenzione ad ogni dettaglio nella narrazione. E’ evidente, infatti, che nella stesura la Faccenda si sia messa anche nei panni del lettore, abbia compreso il ruolo guida che per forza di cose ricopre dal momento che scrive un libro che andrà in mano alle giovanissime, e che quindi abbia accettato la sfida con garbo e cultura.


Daniela Faccenda (fonte: Facebook)

Isola delle Ginestre
Ovviamente l’isola vulcanica della Ginestre non esiste, né vengono date indicazioni su dove realmente essa possa trovarsi (se non in acque italiane). E questo mistero rende la lettura ancora più affascinante, relegando la storia a metà strada tra avventura moderna e fiaba leggendaria…

Complessivamente il libro mi è piaciuto, anche se mi è dispiaciuto che fosse troppo breve. La collana Flirts aveva dei parametri molto stretti. I romanzi non potevano mai essere più lunghi di 154 pagine (ahimé) e la Faccenda per far rientrare tutta la brillante storia che aveva in mente è stata sicuramente costretta a tagliare delle parti considerevoli, togliendole dalla narrazione ed inserendole solo nei ricordi dei personaggi dopo che sono successe (ad esempio il pericolo che corre l’imbarcazione di Joseph mentre si avvicina all’Isola delle Ginestre a causa della bufera, il quasi affondamento, e l’aiuto offerto dagli abitanti dell’isola. Tutto questo non è narrato, solo ricordato).
Magistrale il primo capitolo, che da solo vale il prezzo che è costato.
Chiudo col dire che nel leggerlo rimane il rammarico sul perché non esistano più libri del genere per le adolescenti, perché ce ne sarebbe molto, ma molto bisogno.

Letto: 4-26 novembre 2019

Voto: 7 al libro, 9 a Daniela Faccenda, 8 alla copertina (quanto amavo le copertine di questi libri, sempre così legate alla storia e capaci di far sognare!), 9 all’edizione del libro (troppo bello avere tra le mani questi volumi con copertina rigida e pagine spesse, troppo bello metterli tutti insieme uno accanto all’altro per goderne anche al tatto), 8 alla Malipiero che pensò e portò avanti questa collana.

Stelle mozzafiato: ***

Recensione in arrivo: Voto di sangue della Baronessa Emma Orczy (La Primula Rossa #02)

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