martedì 17 novembre 2020

#Libri - 'Shadow's Heart di Claire Dew Heath, un romance avventuroso ambientato in Scozia tra armi bianche, rapimenti e paesaggi mozzafiato

Shadow’s Heart

di Claire Dew Heath

Dati tecnici:
Casa Editrice: Words Edizioni
Pagine: 229
Anno: 2020
Genere: period romance – avventura 


Trama: Scozia, prima metà dell’Ottocento.
Sebbene siano passati molti anni, in Scozia l’aftermath di Culloden è ancora vivo, con Lords che cercano di avvicinarsi all’Inghilterra e altri che indossano orgogliosamente il kilt, sebbene sia proibito.
E’ questa la storia di Duncan McKenna e David Durnley, marchese di Campbell. Amici per la pelle e compagni d’armi fin da ragazzi, sono ormai cresciuti. Duncan è un lord amato, felicemente sposato con Lady Elizabeth e novello padre. Campbell è vedovo dopo un matrimonio infelice e l’unico suo interesse è proteggere le terre del suo migliore amico e la vita del suo unico figlio.
Tutto cambia quando una minaccia oscura si avvicina a Duncan McKenna, che decide di affidarsi alle Ombre, un manipolo di soldati invisibili e abilissimi con le spade, pronti a proteggere il loro Lord fino alla morte, a cui da quel momento dovrà rispondere lo stesso Campbell.
Campbell rimarrà ancora più sconvolto quando si accorgerà che a capo delle Ombre vi è una donna, dura e severa, ma dal fascino emozionante…
Tra sarti fedeli, spade affilate, combattimenti al cardiopalma, rapimenti pericolosi e paesaggi scozzesi mozzafiato, Campbell si troverà sempre più affascinato dall’Ombra, scoprendo segreti che…


Commento: Shadow’s Heart è un romance insolito e forse per questo non trova il giusto spazio editoriale in una letteratura che ormai vuole tutto omologato e di base molto uguale a se stesso.
Sebbene sia stato palesemente vittima di richieste editoriali inaccettabili (c’è una scena di sesso assolutamente fuori da ogni logica che anziché appassionare, disturba letteralmente la scena), l’autrice una volta assolte queste richieste assurde, si lancia in un romanzo ricco di spunti e punti di vista molto interessanti.

Amore per la Scozia:
In primo luogo quello che traspare dalle pagine è un grandissimo amore per la Scozia, da parte di chi la conosce evidentemente molto bene (non tramite cartoline o letture, ma attraverso viaggi, conoscenze, sapori).
Non solo location che trasportano direttamente nei luoghi descritti, e quasi si sentono gli odori degli alberi o si tocca con mano la potenza dei castelli con le loro segrete.
Ho trovato molto piacevole il cenno alla rinascita degli Highland Games, giochi tradizionali scozzesi che fanno parte da secoli di questa cultura e che per lungo tempo erano stati cancellati (ancora oggi la tradizione è portata avanti in centinaia di località scozzesi, io ho avuto la gioia di vedere più di una volta quelli di Portree a Skye).
Ma anche cenni storici, come al sarto Charles Frederick Worth (riportato con un nome camuffato), lo stilista delle teste coronate, o a Marie-Antoine Carême, chef francese, considerato il fondatore dell’alta cucina, o alle danze ottocentesche.


Gli Highland Games

Le armi bianche:
Quello che ancor di più mi ha appassionato è la conoscenza da parte dell’autrice delle armi bianche (in gioventù ha praticato fioretto, e si vede). Nel corso del romanzo vengono descritte varie spade, dalla schiavona alla dao, dalla scozzesissima claymore alla germanica scramasax.
Non solo le armi vengono citate e spiegate, ma vengono osservate con occhio critico, anticipando le mosse dell’avversario notando e studiando le armi che possiede.
Si osservano i combattimenti con l’occhio del guerriero, una visuale molto maschile, ma molto forte e originale.
Stupendo.



La Dao e la Claymore

Scrittura fluida e veloce:
La storia nel complesso è scritta con un ritmo semplice e veloce (l’azione non si interrompe mai, con un susseguirsi irrefrenabile di eventi), che mi ha ricordato i libri antichi come Il viaggio infinito del principe irlandese di Padraic Colum.
I personaggi sono molti e ricchi, creando un quadro dinamico e vivo. Ci si sofferma poco sui loro umori o i loro pensieri, pur tuttavia è possibile comprendere le loro emozioni e le loro speranze.

Complessivamente si tratta di un romanzo molto interessante, ideale per tutti coloro che amano la Scozia e per tutti quelli che vogliono sfogliare un romance diverso dall’attuale canone. Da par mia avrei dato il titolo in italiano: Il cuore dell’Ombra è di maggior impatto, soprattutto una volta capito il significato.

Letto: 11-17 agosto 2020

Voto: 7 al libro, 8 all’autrice per l’idea davvero originale e per donato una prospettiva diversa alle storie romance, 7 ½ agli approfondimenti finali sulle spade, 5 ½ alla copertina e all’editing generale

Stelle mozzafiato: ***

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