martedì 15 novembre 2022

#Libri 'La sorella minore' (1850) di Catherine Hubback, primo sequel/variazione di Jane Austen arrivato in Italia solo ora grazie alla Vintage Editore. Sapete chi era la Hubback?

La sorella minore
La sorella minore #01

di Catherine Hubback

Dati tecnici:
Titolo originale: The younger sister - Volume 1
Traduzione: Maria Elena Salvatore
Casa Editrice:  Vintage Editore
Collana: Old Vintage n. 02
Pagine: 243
Anno: 1850 (in Italia dal 2021)
Genere: variazioni/sequel di Jane Austen

Trama: Fine Settecento, Inghilterra.
Emma Watson, la figlia minore di Mr Watson, è cresciuta con gli zii, tra gli agi e gli sfarzi della buona società. Alla morte dell’amato zio, cui fanno seguito le seconde nozze della zia con un irlandese sconsiderato, Emma si ritrova a tornare nella casa della sua famiglia d’origine e a conoscere infine i suoi fratelli e sorelle.
Dal carattere mite ma deciso, Emma si ambienta subito nella nuova realtà molto più modesta e si dedica al padre malato di gotta. Tuttavia la sua bellezza non passa inosservata, così come il suo carattere volitivo, e in molti cercano di attirare la sua attenzione (suscitando non poca gelosia nella sorella Margaret).
Ma Emma non si lascia incantare da battute di caccia, discorsi altisonanti o ville sfarzose. Il suo cuore sembra volgersi verso un uomo che…

Commento: La sorella minore è il primo libro dell'omonima trilogia scritta da Catherine Hubback per portare a termine l’incompiuto più celebre di Jane Austen: I Watson. La particolarità di questi romanzi è che a scriverli è stata la Hubback, che altri non è che la nipote di Sir Francis Austen, fratello maggiore di Jane. Sebbene Catherine non abbia mai conosciuto la prozia (che morì nel 1817, l’anno prima della nascita), era in ottimi rapporti con l’altra prozia: Cassandra, l’amata sorella di Jane.
Questa vicinanza non solo ha portato la giovane Catherine a conoscere caratteristiche e personalità dell’autrice di Orgoglio e Pregiudizio, ma le ha permesso di ascoltare dalla voce di Cassandra i primi capitolo de I Watson e, soprattutto, il modo in cui Jane aveva immaginato il continuo della storia (interrotta nel 1805 dopo la morte del padre).
Questa opera, uscita prima ancora che venisse pubblicato nel 1871 il manoscritto originale della Austen, rappresenta quindi qualcosa di unico e irripetibile.


Copertina dell'edizione del 1850

Come è nata La sorella minore
La sorella minore è la prima opera di Catherine Hubback, nata nel 1818, e viene pubblicata nel 1850 quando la scrittrice aveva 32 anni.
L’idea di scrivere questa storia nasce da due motivazioni diverse ma inscindibili: la prima è portare omaggio alla memoria della prozia, di cui, come si legge nella dedica all’inizio del libro, “nonostante fosse troppo giovane per poterla conoscere personalmente, è stato insegnato a stimare le virtù e ammirare i talenti”.
La seconda è legata alla sua vita personale. Sposatasi nel 1842 con John Hubback, un avvocato di una famiglia mercantile del nord, la scrittrice si trovò in una situazione drammatica quando il marito, nel 1847, subì un completo esaurimento mentale causato da un intenso superlavoro e nel 1850 fu ricoverato al Brislington House Asylum, dove avrebbe trascorso il resto della sua vita fino alla morte avvenuta nel 1885.
Tornata alla casa del padre con tre figli piccoli, Catherine si dedicò alla scrittura per allontanare la mente dall’ansia costante e con la speranza di guadagnare dei soldi per sostenere la famiglia.
Alla trilogia de La sorella minore, seguirono altri sette romanzi non legati al mondo della prozia.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1877 negli Stati Uniti dove aveva seguito uno dei figli, i suoi romanzi vennero quasi dimenticati.


Catherine Hubback

Tracce di Orgoglio e Pregiudizio e di Emma (per tacer di Persuasione)
Nel leggere La sorella minore è inevitabile imbattersi in richiami di altre opere austeniane.
I più rimarchevoli direi che sono:

1. Emma e la sorella Elizabeth si recano presso la canonica di Mr Howard e qui sono costrette a rimanere per giorni a causa del cattivo tempo; questo avvenimento ricorda non poco i capitoli in cui Jane ed Elizabeth Bennet rimangono in casa Bingley a causa della cattiva saluta di Jane in Orgoglio e Pregiudizio.

2. Il modo in cui Emma viene allevata dagli zii per lungo tempo della sua vita, ricorda come Frank Churchill lasci da bambino la casa paterna per andare a vivere dallo zio in Emma.

3. Il nome di Tom Musgrove, uno dei vivaci pretendenti di Emma, non può non far tornare alla mente i Musgrove (Charles, cognato di Anne, e le sorelle Louisa e Henrietta) di Persuasione.


Elizabeth (Keira Knightley) e Jane Bennet (Rosamund Pike) in casa Bingley
nella versione di Orgoglio e Pregiudizio del 2005

La sorella minore 2
Il romanzo di fatto non finisce. E’ solo il termine di un primo atto che invita a leggere in tempi brevi il secondo capitolo, uscito, fortunatamente, in questi giorni sempre grazie alla Vintage Editore.
La trilogia, infatti, è da considerarsi un’opera unica divisa in tre ampi capitoli e non come tre romanzi a se stanti.

Complessivamente ho apprezzato moltissimo questo romanzo, che, sebbene non raggiunga i livelli della Austen, ne richiama lo stile e lo spirito.
Consigliatissimo a tutti coloro che sono appassionati di zia Jane, perché è raro trovare una perla del genere.

Ringrazio la Vintage Editore per avermi omaggiato con una copia del romanzo, avendo selezionato il mio blog Mozzafiato tra i media scelti per promuovere la trilogia Catherine Hubback.
Incantata dalla storia, ho ovviamente già acquistato anche il secondo volume, inserito nelle mie imminenti letture.

Letto: 17 settembre – 25 ottobre 2022

Voto: 8 al libro, 9 a Catherine Hubback per aver iniziato un filone che non ha ancora fine, 10 alla Vintage Editore per regalarci sempre perle davvero preziose.

Stelle mozzafiato: ***½  

Recensione in arrivo: La strada del cuore di Stephanie Laurens

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