lunedì 31 luglio 2023

#Libri 'Il castello delle Colombe' (1984) di Constance Heaven. Un'appassionante viaggio nella Spagna devastata dalla prima rivolta carlista, tra segreti, misteri e tradimenti politici...

Il castello delle Colombe
di Constance Heaven

Dati tecnici:
Titolo originale: Castle of Doves
Traduzione: M. Benedetta de Castiglione
Casa Editrice: Mondadori
Collana: I Romanzi n. 131
Pagine: 319
Anno: 1984 (in Italia dal 1986)
Genere: period romance

Trama: Anni Trenta dell’Ottocento. Inghilterra-Spagna.
Charlotte Starr, con la morte del padre, il maggiore Harry Starr, e la madre in procinto di risposarsi, decide di lasciare l’amata Inghilterra per fare rotta verso Siviglia assieme al cugino Clive (di cui un tempo era innamorata) e la moglie Lucy (una dolce ragazza a cui Charlotte si affeziona immediatamente), che ha bisogno delle calde temperature iberiche per problemi di salute.
Qui, però, Charlotte si ritrova coinvolta con gli intrighi della prima rivolta carlista e rimane profondamente affascinata dall’enigmatico Marques de Merenda, che domina la zona con energia e autorevolezza.
Tra ballerine di flamenco, cavalcate tra le montagne, tradimenti politici, serpenti insidiosi, toreri pericolosi e segreti dolorosi, Charlotte si ritroverà ad affrontare anche molte pieghe del suo passato…

Commento: Il Castello delle colombe viene, ovviamente, dalla biblioteca di mia mamma, che ha praticamente la collezione completa di Constance Heaven in italiano. E, ancora una volta, questa autrice non tradisce le aspettative.
Le sue storie sono sempre ambientate in precisi periodi storici, dei quali descrive anche le più piccole sfumature, portando il lettore esattamente al centro dell’azione. Questa volta trascina nel cuore della prima rivolta carlista in Spagna…


Esercito carlista in battaglia

La prima rivolta carlista
A pag. 45 Geoffrey Robinson, vice-console inglese a Siviglia, informa Charlotte e Lucy che “quando re Ferdinando morì (il 29 settembre 1833, ndr), la successione, in modo abbastanza naturale, passò alla figlioletta Isabella, con sua madre, Maria Cristina, che fungeva da reggente. Ma il re aveva un fratello più giovane, don Carlos, e vi sono alcuni elementi nel paese che preferirebbero che il trono andasse a lui piuttosto che a una regina bambina”.
La spiegazione è completa e anticipa le rivolte che a breve avrebbero devastato Siviglia, portando morte, incendi e carestie.
La rivolta durò a lungo (oltre anche la fine del libro) e si concluse con la vittoria delle truppe legittimiste guidate da Baldomero Espartero con l’esercito carlista costretto a ritirarsi in Francia. Il 4 luglio 1840 Espartero fu nominato reggente al trono per conto della minorenne Isabella.
Isabella, nata il 10 ottobre 1830, divenne quindi regina il 23 luglio 1843, data nella quale Isabella II venne dichiarata maggiorenne. Ella si sposò a 16 anni con il cugino Francesco d'Assisi di Borbone-Spagna ed ebbe 9 figli.
L’attuale re Filippo VI è discendente diretto di Isabella II.


Isabella II bambina

Un pizzico di Jane Austen
A pag. 30 si legge. “Fu mentre (Charlotte) se ne stava lì seduta una mattina, gustandosi per la terza volta le avventure di Emma della Austin (scritto male nel libro, ndr) – protagonista dal temperamento ribelle con cui si sentiva molto in sintonia – che improvvisamente alzò gli occhi e vide l’uomo con i capelli scuri (Marques de Merenda, ndr).
Mi ha fatto piacere trovare un pizzico di Jane Austen nel romanzo (anche se il nome è scritto male), tuttavia mai descriverei Emma come un personaggio dal temperamento ribelle, anzi lo definirei molto inserito nella società in cui si muoveva. E sicuramente ci sono molte poche affinità tra Charlotte e Emma.
Sembra quasi un’aggiunta messa lì per caso.
Tuttavia è piacevole.


Ma voi definireste Emma una protagonista dal temperamento ribelle?

Finale… assurdo
La fine del romanzo è un po’ surreale.
Alcune coincidenze con il passato (non svelo quali per non fare spoiler) sembrano troppo tirate per i capelli e le reazioni dei personaggi (specialmente del Marques de Merenda) dissonanti con il loro carattere.
Anche i discorsi con cui si riconciliano i due protagonisti sono improponibili.
Sembra quasi che l'autrice avesse bisogno di un motivo per far separare i due innamorati ed abbia trovato questa scusa che sì può essere decisamente destabilizzante ma è al contempo... assurda!


La conturbante ballerina Gabriella compare molto poco nel testo
ma ha un ruolo cruciale e...

Complessivamente si tratta di un romanzo estremamente interessante, con approfondimenti storici di un evento molto poco raccontato. Le descrizioni vivide dei luogo sono coinvolgenti e i personaggi variegati. Il finale assurdo fa abbassare leggermente il voto, che comunque rimane alto.

Letto: 27 maggio – 24 giugno 2023

Voto: 7 al libro, 8 a Constance Heaven per la narrativa e le ricerche storiche, 5 per il ‘colpo di scena’ finale evitabile, con la toppa che è peggiore del buco, 7 all’intrigante copertina.

Stelle mozzafiato: ***½ 

Recensione in arrivo: Il colle delle genziane di Elizabeth Goudge

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