lunedì 24 giugno 2019

#Libri - L'ultima chance di Ilaria Vecchietti, romance con retrogusto fantascientifico...


L’ultima Chance
di Ilaria Vecchietti

Dati tecnici:
Casa Editrice: self publishing
Pagine: 55
Anno: 2019

 

Trama: Dopo sette anni Irene decide di tornare a casa, in un non identificato paese di montagna in Italia. Orfana di entrambi i genitori e senza parenti in vita, la ragazza si era trasferita in Giappone per dare vita al suo sogno: disegnare manga. Nonostante la differenza culturale e gli ostacoli incontrati imbattendosi in una cultura che non era la sua, Irene riesce ad avere successo nella terra del Sol Levante. Alcuni suoi manga diventano addirittura anime. Ma… ma qualcosa non la rende completa e all’improvviso, a causa di un evento che sta per accadere, decide di tornare a casa, decide di capire almeno il perché di quello che sette anni prima l’aveva realmente spinta a lasciare la sua patria e magari di tentare di giocarsi la sua ultima chance con il ragazzo che le ha rubato il cuore.
Riuscirà a trovare le risposte che cerca? E sarà in grade di dare infine un senso alla sua vita, prima che…


Commento: L’ultima chance è un racconto di appena 55 pagine scritto da Ilaria Vecchietti, giovane autrice italiana che fino a questo punto si era distinta per storie fantasy e che ora ha deciso di tuffarsi in una sorta di romance (senza tralasciare, però, completamente il genere da lei prediletto).
Ho letto il racconto in formato digitale (per me è un record, perché non amo gli ebook e non me li farò mai amare! Mi piace troppo sfogliare un libro, odorarlo, soppesarlo, riempirlo di segnalibri che raccontano la mia vita…) dopo che mi è stato dato gentilmente dall’autrice stessa.
La lettura scorre via molto rapidamente (l’ho letto in appena due giorni) e lo stile è piuttosto semplice. Il libro è narrato in prima persona da Irene nel momento in cui ritorna in Italia dopo la permanenza in Giappone e ripercorre tutti gli eventi prima del gran finale.

Giappone
Giappone. Paese lontano, con tradizioni diverse dalle nostre, con panorami, profumi, tradizioni forti e così distinti dai nostri. Eppure il Giappone, sebbene la protagonista vi passi sette anni, è praticamente assente. Non si sente, non si vive. Quando Irene ci parla della sua esperienza in terra nipponica non riesce a comunicarci nulla di profondo ed intenso di questo luogo.
Così come è completamente assente l’area dei manga. Irene è una disegnatrice che si è trasferita in Giappone perché ha vinto, inaspettatamente, un concorso e dopo uno stage rimane fissa lì perché le sue opere sono apprezzate. Di più, alcuni manga vengono trasformati in anime. Perbacco! E tutto questo non lascia traccia nel personaggio? Non dico che ci dovessero essere approfondimenti sulle storie, ma dovremmo sapere cosa queste storie abbiano rappresentato per lei. Non sappiamo neppure se disegna shojo o shonen, manga in ambiente scolastico o manga fantasy, o (forse?) manga con qualche traccia d’Italia… In queste trame lascia qualcosa di suo? Narra di un amore come il suo (magari regalando alla protagonista un lieto fine migliore rispetto a quello che stava vivendo lei?). Quale è il personaggio in cui più si identifica? Mille domande saltano alla testa eppure nulla viene approfondito (anche il fatto che alcuni manga diventino anime di fatto non cambia lo status quo di Irene, quasi che fosse normale, quasi che questo non comportasse notorietà e pressione magari dalle case di produzione o ancora, forse, disagi perché l’anime si scosta dal manga originale…).
Inoltre… da una storia su una mangaka ci si aspetterebbe una cover… manga!


Un'idea di manga che potrebbe aver disegnato Irene...

Asteroide
Ecco perché odio gli ebook! Devo cercare una frase che avrei messo in evidenza con un segnalibro ed ora devo rileggere pagine e pagine per ritrovarlo! (…) Ecco! L’ho trovato… A pag. 51 è scritto: “Solo qualche mese fa gli esperti e i governi nazionali di tutto il mondo hanno deciso di rendere nota la notizia (…), Titano, un asteroide di dimensioni colossali, colpirà la Terra”.
Qualche mese fa?!!!
No. Qui lo dico da esperta di media. Non è possibile. Una notizia del genere non sarebbe mai annunciata in maniera ufficiale qualche mese fa!
La notizia sarebbe stata coperta da segreto di stato.
Se si voleva, per la trama, far trapelare la notizia era necessario qualcosa di esterno: uno studioso che vuole avvertire l’Umanità e pubblica la news su un blog personale (poi oscurato), qualcuno che diffonde notizie rubate, ma non i governi nazionali.
E’ impossibile.
I governi avrebbero tentato di trovare fino alla fine strategie per salvare il pianeta ma NON avrebbero mai informato la popolazione.
Senza contare sul fatto che l’asteroide per quanto colossale si impatterebbe esclusivamente su una parte della Terra e quindi non tutti sarebbero morti (almeno non nell’immediato…), ma qui andiamo su analisi scientifiche su cui non voglio addentrarmi e continuiamo con la trama.


Fausto
Fausto è un personaggio senza spina dorsale. Di fatto, è impossibile innamorarsene.
Non si capiscono le motivazioni delle sue azioni. Perché bacia, abbraccia e cerca Irene se poi al dunque dice di non amarla (e, sia chiaro, lo dice prima di fare il nobile gesto di lasciarla andare)?
Se la ama tanto da attorcigliarsi il fegato perché quando la news dell’asteroide arriva, non tenta lui di andare in Giappone? E’ difficile? Beh… almeno tentasse! E poi nella trama ha ‘mesi’ di tempo per provare.
No, Irene è un personaggio forte, profondo, intenso.
Fausto è invisibile.
Per spiegare questa sensazione basti dire che il nome di Irene viene fatto solo 2 volte nel corso del racconto ma rimane impresso nella mente. Quello di Fausto decine ed io sono andata a ricercarmi come si chiamava perché non mi ricordavo!


Considerazioni finali
Il libro è interessante, con spunti narrativi molto carini.
In primis vorrei citare la frase a pag. 7 “In questi boschi vivono anche molti altri animali: cinghiali, caprioli, volpi… chissà se stanno già avvertendo la fine? Si sa che loro percepiscono tutto prima, come per i terremoti”. Qui si fa un’anticipazione su un argomento che si toccherà solo molto, molto più avanti ma si mette in pre-allerta il lettore che qualcosa sta accadendo. Bello!
Il soggetto nel complesso è assai originale ed interessante e di certo rimane dentro.
Verrebbe quasi da pensare che sia un racconto che precede un romanzo e dire: “Ok, va bene. Ora procedi, Ilaria. Approfondisci dei punti, armonizza la trama, fammi sapere di più sui tormenti di Fausto”.
Ed aggiungerei… scrivi un seguito… raccontaci di questa Terra post-asteroide… Come immagini questo futuro alternativo?
Salva i protagonisti (ovviamente) e trasforma questo romance in un fantasy futuristico assai interessante.




Letto: 31 maggio – 01° giugno 2019

Voto: 7 al racconto, 8 alla storia, 9 alla voglia e determinazione di Ilaria Vecchietti

Stelle mozzafiato: ***

Recensione in arrivo: Demone di ghiaccio di Charlie Fletcher

4 commenti:

  1. Davvero grazie di cuore per questa meravigliosa recensione, mi hai dato anche tanti spunti per poterlo trasformare in un romanzo.
    Grazie <3

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    1. Grazie a te per avermi dato l'occasione di leggerti! Ed ora.. attendo risvolti sulla storia <3 <3 <3

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  2. Sì, anche io ho detto "mannaggia, è già finito" ma come ho detto a Ilaria può trasformarlo in un bellissimo romanzo!
    Ti abbraccio.

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    1. Sì, è breve, e ancor di più, grazie alla prosa di Ilaria scorre via che uno neppure se ne accorge!
      Un abbraccio a te <3

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