venerdì 17 gennaio 2025

Libri Vintage 'Reginetta degli sci' (Angel on skis, 1957) di Betty Cavanna, un omaggio a 'Pattini d'argento' tra le vette del Vermont

Reginetta degli sci
di Betty Cavanna

Dati tecnici:
Titolo originale: Angel on skis
Casa Editrice: Baldini & Castoldi
Collana: La Melagrana n. 43
Traduttrice: Silvia Gaito
Pagine: 239
Anno: del 1957 (in Italia dal 1959)
Genere: romanzo per giovinette


Trama: Vermont, Usa. Anni Cinquanta.
Dopo la morte improvvisa del padre, Angie si trasferisce da Philadelphia con la madre e il fratello minore Chip in un piccolo chalet nel Vermont non distante da Peru, dove la signora Dodge avvia una struttura ricettiva per sciatori e turisti.
Dopo un inizio difficile, Angie si appassiona allo sci e, nonostante le ristrettezze economiche, riesce a prendere l’attrezzatura necessaria (seppur di seconda mano) per vivere il suo sogno.
Tra sconfitte inattese, un istruttore svizzero dal grande cuore, un setter giocoso e un ragazzo abile nel salto, Angie impara che vincere non è tutto e che…


Cover della prima edizione statunitense del 1957.
Fu ristampato in seguito, ma attualmente è fuori catalogo anche negli Usa.

Commento: Reginetta degli sci fa parte dell’amata collana La Melagrana edita tra gli Anni Cinquanta e Sessanta dalla Baldini e Castoldi e che spesso ho commentato in questo mio blog. La Cavanna era una delle autrici più amate e tra i suoi titoli ricordo Il ragazzo della porta accanto, Sogni sulla neve e La vela scarlatta.

Libro per giovinette screziato d’amore e di sport
Reginetta degli sci è un tradizionale libro della Cavanna, incentrato sulla crescita e la maturazione di una ragazza, anche attraverso lo sport (lo sci era già comparso in Sogni sulla neve, mentre ne La Vela scarlatta si approfondiva la barca a vela e ne Il ragazzo della porta accanto l’hockey sul ghiaccio). 
Il mondo raccontato è una vivida immagine di come si viveva all’epoca negli Stati Uniti, con tutte le tradizionali attività come il ballo di scuola, i lavoretti per guadagnare qualche soldo, le difficoltà affrontate con il sorriso.
Mentre la famiglia Dodge a mio avviso è descritta perfettamente, così come Jacques, l’istruttore svizzero, chi manca di mordente è Gregg, il ragazzo di cui si infatua Angie che compare solamente a metà romanzo. 
Sinceramente è un personaggio che non ho capito, come se fosse stato aggiunto a caso a trama già pensata. La scrittura portava a far credere che dovesse essere Dave il ‘lui’ della storia (Dave che aggiusta gli sci rotti a Angie, che per primo la sprona a sciare, che le fa le prime lezioni). Poi a metà strada Dave viene quasi dimenticato (per poi ricomparire ridicolmente all’ultima scena) e viene soppiantato da Gregg.
Forse la Cavanna ha voluto in qualche modo raccontare come è mutevole il cuore delle giovinette, ma questo schema narrativo lascia un po’ dissonanti. Allora era meglio non raccontare affatto una storia d’amore e concentrarsi sulla crescita grazie allo sport.


Angie e Gregg in una delle illustrazioni del romanzo

Omaggio a Pattini d’argento
Già nella recensione di Sogni sulla neve avevo segnalato la grande passione per la letteratura della Cavanna (che, forse, essendo stata a letto per molto tempo a causa di una semiparalisi, ha impiegato molto tempo tra i libri).
Anche in Reginetta degli sci si vede questo profondo background, in special modo quando a pagina 43 Chip (bimbo di 8 anni, impensabile ai giorni d’oggi), prende come ispirazione per consolare la sorella maggiore Hans Brinker e i suoi pattini d’argento…
Il richiamo è così intenso che mi ha fatto nascere il desiderio di rileggere il capolavoro di Mary Mapes Dodge (e direi che anche il cognome della famiglia di Angie sia un omaggio alla scrittrice statunitense).


Angie sugli sci

Il Vermont e lo sci
Il vero protagonista del romanzo è il Vermont e le sue cime innevate, le sue piste (dalle più semplici alle più difficili) e la sua bellezza mozzafiato.
Non a caso, infatti, il libro si sviluppa nel corso di tre anni (dai quattordici ai sedici anni di Angie) e in queste tre parti si racconta quasi unicamente l’inverno (o l’attesa di esso). 
Altro protagonista è, ovviamente, lo sci, nelle sue varie discipline (lo slalom, la discesa libera, il salto). Si tratta di uno sport diverso da quello che viviamo oggi, più romantico e meno tecnologico, ed è stato bello tuffarsi in questa descrizione Anni Cinquanta. E’ stato interessante scoprire la differenza tra gli sci Head (ottimi per ogni esercizio) e gli Hickory (perfetti, viceversa, per le gare). Così come è stato istruttivo imparare la tecnica christiania (così chiamata perché inventata dagli sciatori di Christiania - oggi Oslo).


Una delle discese sul Monte Bromley, alle spalle dello chalet dei Dodge
e dove si svolge la maggior parte del libro

Complessivamente si tratta di un romanzo carino e divertente, capace di insegnare come affrontare i momenti di difficoltà grazie all’amicizia e lo sport. Consigliato a tutti coloro che amano lo sci.

Letto: 3 – 14 gennaio 2025

Voto: 7 al libro; 8 a Betty Cavanna per aver deliziato la fanciullezza di tante lettrici, 8 alla bellissima copertina che invoglia a leggere, 0 alle moderne case editrici che hanno dimenticato questi bellissimi libri vintage.

Stelle mozzafiato: ***½  

Recensioni in arrivo: 
Jane e l’eredità di Sua Signoria di Stephanie Barron
Rosa d’inverno di Nora Roberts
Come addestrare un drago di Cressida Cowell
Il roseto sotto la neve di J. M. Simmel

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