giovedì 28 maggio 2020

#SpecialeScuola - La convenzione dell'ONU dimenticata, la parola degli oculisti, la mancanza di delocalizzazione. Questo e molto altro nel riassunto di oggi.

ROMA (28 maggio 2020) - Non sono un medico, non sono un educatore, non sono neppure un politico.
Sono una giornalista. E io credo fermamente che il ruolo del giornalista sia quello, copio dalla Treccani, quello di scrivere "inchieste volte a denunciare problemi sociali".
Il problema sociale a mio avviso più pressante in questo momento, e più dimenticato, è quello della scuola e dell'educazione, sebbene il diritto alla scuola sia un diritto sancito dall'art. 34 della Costituzione (e non ditemi che il diritto è tutelato dalla didattica a distanza, lo sapete che solo a Roma, a Roma!, solo il 39% degli alunni di scuola primaria ha potuto godere della Dat? E se l'altro 61% non ha potuto concludere degnamente l'anno... pazienza! Che volete che sia, sono solo bambini!).

lunedì 25 maggio 2020

#Skye - Anche il Celtic e Ryan Christie sostengono la raccolta fondi a favore dell'isola in seguito alla crisi del Covid-19

Skye rischia moltissimo e tra i vari sostenitori è arrivato anche il Celtic FC, squadra di calcio nata a Glasgow nel 1887 (anche se la prima gara avvenne nel 1888) proprio per aiutare i più bisognosi.
Ma procediamo con oerdine.

Con il lockdown, l'isola, da sempre legata a doppio filo con al turismo (anche troppo sussurravano alcuni), rischia una gravissima crisi economica: ristornati, strutture ricettive, castelli (come farà Dunvegan ad ammortizzare le perdite di incassi necessari per la sua manutenzione?), gite in barca... tutto al momento è chiuso e quando si tornerà a Skye si rischierà di trovarla assai cambiata.



La situazione è ulteriormente peggiorata con lo scoppio di un focolaio (misterioso) di Covid-19 presso una casa di cura a Portree, che ha portato alla morte di 10 pazienti in pochissimi giorni e che ha addirittura comportato l'apertura di un'inchiesta da parte della polizia (leggi qui la notizia in inglese).

venerdì 22 maggio 2020

#Libri - 'La grande impresa della Primula Rossa', e questa volta l'eroe creato dalla Baronessa Orczy tenterà di salvare il Delfino di Francia... #mozzafiato

La grande impresa della Primula Rossa
(La Primula Rossa #04)
della Baronessa Emma Orczy

Dati tecnici:
Titolo originale: Eldorado
Traduttrice: non segnalato
Casa Editrice: Salani
Collana: I romanzi della Rosa n. 171
Pagine: 301
Anno: 1913 (in Italia dal 1916, la mia edizione è del 1965)
Genere: antesignano della letteratura di spionaggio


Trama: Inghilterra e Francia. gennaio 1794.
Armand Julien (St Just in originale), fratello di Marguerite e cognato di Sir Percy Blakeney (ovvero la Primula Rossa), si trova a Parigi proprio per conto dell’inafferrabile eroe mascherato, che sta progettando di far evadere dalla prigione il giovane Delfino di Francia (ormai, in effetti, il legittimo sovrano, avendo il Terrore da poco ghigliottinato Luigi XVI). Essendo parigino, per il giovane Armand è facile girare per la città e avviare le giuste modalità per entrare in possesso di informazioni vitali per la riuscita del piano. Tuttavia, mentre è nel pieno del suo lavoro, Armand incontra la bellissima Gabrielle Langlois, attrice dalla voce suadente e dagli occhi dolcissimi. Per Armand è amore a prima vista e da quel momento tutto verrà dimenticato dalla sua mente offuscata da questo nuovo ed intenso sentimento, tanto da diventare assai imprudente.

mercoledì 6 maggio 2020

#Libri - 'Il ladro del tempo' di Linda Buckley-Archer, il viaggio nel tempo continua, tra marchesi scienziati, piani segreti e un pizzico di Jane Austen. Un #UnescoBook imperdibile.

Il ladro del tempo – Illuminazione di Peter Schock #02
di Linda Buckley-Archer

Dati tecnici:
Titolo originale: The Tar Man
Traduttrice: Roldano Romanelli
Casa Editrice: Editrice Nord
Collana: Narrativa 337
Pagine: 478
Anno: 2007 (2008 in Italia)
Genere: fantascienza period



Trama: Primi Anni Duemila. Inghilterra.
Kate Dyer è riuscita a tornare ai giorni nostri grazie all’arrivo del padre che l’ha salvata dal suo viaggio nel tempo che l’aveva catapultata nel 1763. Solo che il suo ormai inseparabile amico Peter Schock è rimasto nell’Inghilterra settecentesca e il suo posto nella macchina del tempo è stato rubato dal terribile masnadiero l’Uomo Pece.
La giovane Kate è disperata e desidera tornare indietro e recuperare Peter, tenendo fede al suo patto di sangue (secondo il quale non sarebbero tornati a casa separati). La disperazione diventa ancora più profonda quando origlia una conversazione del padre (scienziato della NASA), che comunica alla madre che i suoi superiori hanno preso la decisione di distruggere la macchina del tempo. Senza sapere cos’altro fare, Kate convoca il padre di Peter, gli racconta tutta la verità ed organizza un viaggio nel tempo con lui per recuperare Peter. Solo che qualcosa va storto e precipitano nel 1792.

lunedì 4 maggio 2020

#Skye #Covid19 - Scoppia focolaio in una casa di cura a Portree, dove però il virus....

Oggi navigando su internet mi imbatto in una notizia che ha destato in me molti... interrogativi.

Tutti i siti scozzesi, infatti, riportano che la casa di cura Home Farm a Portree, nell'isola di Skye (per chi conosce il posto, si trova alle spalle del Marmalade), è salita alla ribalta perché è scoppiato lì un focolaio di Covid-19, registrando positività al virus per 29 su 32 pazienti e per 27 su 52 residenti.
Fino a qui la notizia potrebbe rientrare nel novero delle notizie che stanno attraversando tanti articoli dei media italiani e stranieri sul fatto che le case di cura sono tra le vittime più colpite di questa pandemia.


L'entrata dell'Home Farm (foto tratta da Google Maps)

Quello che però ha colpito la mia attenzione è questo stralcio di informazione, che, inaspettatamente, passa in secondaria importanza: