La figlia del capitano
di Aleksandr Puškin
di Aleksandr Puškin
Dati tecnici:
Titolo originale: Kapitanskaja dočka
Traduzione: Bruno Osimo
Casa Editrice: Arnoldo Mondadori Editore
Collana: Gli Indimenticabili di Famiglia Cristiana n. 8
Pagine: 143
Anno: del 1836 (in Italia dal 1876 – la mia edizione è del 1999)
Genere: romance contemporaneo
Trama: 1773-1774. Nei dintorni di Orenburg, Russia.
Il giovane Pëtr Andréevič Grinëv, unico figlio sopravvissuto di un nobile ufficiale a riposo, è dalla nascita destinato alla carriera militare come sergente nella Guardia imperiale.
Compiuti sedici anni, viene inviato a presidiare Belogórskaja, una fortezza nella steppa distante poco più di quaranta verste da Orenburg, nel sud della Russia zarista.
La zona è in fermento. Numerosi ribelli guidati da Emel'jan Pugačëv iniziano ad assemblarsi e a creare trambusto.
La fortezza appare sicura, tanto che Pëtr Andréevič Grinëv ha il tempo di sfidare a duello un commilitone, di passare intere serate nell’abitazione del comandante e di innamorarsi della di lui figlia Mar’ja Ivanovna, tanto da volerla chiedere in moglie.
Ma la storia bussa alla porta. Pugačëv e i suoi uomini irrompono nella fortezza. Uccidono il capitano, la moglie e tutti coloro che non prestano giuramento al nuovo sovrano.
Mar’ja Ivanovna si nasconde presso la casa del parroco, facendosi passare per la nipote, Pëtr Andréevič Grinëv viene graziato per una gentilezza che aveva fatto tempo prima allo stesso Pugačëv quando lo aveva ritenuto solo un misero vagabondo.
Ma la tensione è alta. La ribellione dilaga. La fame debilita i soldati sopravvissuti. Tutto sembra perduto. Ma…









