Laura Leander e il sigillo delle Sette Lune
#2 della saga di Laura Leander
di Peter Freund
Dati tecnici:
Titolo originale: Laura und das Siegel der Sieben Monde
Traduttrice: Francesca Ferrando. Revisione di Nicola
Morgantini
Pagine: 416
Anno: 2003 in Germania (2004 in Italia)
Laura Leander ha appena salvato il regno di Aventerra recuperando il Calice della Luce e facendo guarire lo Signore della Luce, che la sua giovane esistenza (ha solo 13 anni) si trova di fronte ad un’altra sfida: trovare il Sigillo delle Sette Lune.
Solo con questo Sigillo misterioso, che nessuno sembra sapere cosa sia e dove si trovi, ella potrà salvare il padre Marius Leander, tenuto prigioniero ad Aventerra da Borboron, Signore Oscuro. I tempi sono strettissimi perché il padre è intrappolato nella rigimorte, che se non si interviene in tempo con il giusto antidoto costringerà il padre a rimanere intrappolato in questa morte-non morte per sempre.
Con l’aiuto di nuovi amici (a partire da Kevin Teschner) e nuovi alleati (i leoni alati Latus e Lateris) Laura tenterà di sfidare Borboron, il quale di certo non rimane con le mani in mano e con l’aiuto dei Lusingasogni e di bambini strappati alla vita quotidiana e privati di ogni scintilla di speranza…
Commento: Ho letto questo secondo libro della saga di Laura Leander mentre continuavo a provare a finire La ragazza della Torre, che avevo sempre più difficoltà ad apprezzare (nel frattempo sono arrivata anche quasi alla fine di quest’ultimo e a breve arriverà la stroncatura!).
Il secondo romanzo della saga è il seguito diretto del primo e credo che sia apprezzabile per un lettore solo se ha già letto Laura Leander e il segreto di Aventerra (per quanto Peter Freund si sforzi
di fare un recap sui personaggi e sulla situazione nei primi capitoli).
Il secondo romanzo della saga è il seguito diretto del primo e credo che sia apprezzabile per un lettore solo se ha già letto Laura Leander e il segreto di Aventerra (per quanto Peter Freund si sforzi
di fare un recap sui personaggi e sulla situazione nei primi capitoli).
Il commento positivo che avevo scritto sul primo, quindi si può trasferire anche a questa seconda avventura, perché immutati rimangono i valori e i messaggi positivi che si vogliono passare, soprattutto ai lettori più giovani.
In particolare molto interessante è il messaggio dietro al Sigillo delle Sette Lune (che non anticipo per non spoilerare il finale).
Ho trovato piacevoli alcune location, specialmente quella del convento tra i monti, molto ben descritta e teatro di alcune delle scene più avvincenti.
Ho trovato, tuttavia, un difetto che nei libri successivi sarà sempre più presente: la totale mancanza di presenza da parte degli adulti che dovrebbero fare da guida a Laura Leander ma che per mancanza di lungimiranza, di intelligenza o di scaltrezza non riescono mai ad aiutare la giovane, che invece trova un sostegno nel fratello Lukas (di 12 anni!) e nell’amica storica Kaja. Se da una parte si vuole dare l’avventura in mano ai giovani, dall’altra si rasenta l’assurdo nel vedere il preside della scuola incapace di prevedere alcunché e cadere così vittima inerme dei progetti oscuri dei loro rivali. Lo stesso Percy che accompagna Laura nel viaggio onirico nel medioevo, di fatto non aiuta molto Laura, lasciando a lei le intuizioni più spumeggianti.
Un altro appunto è la mancanza di approfondimento del regno di Aventerra, che rimane un mondo parallelo quasi intoccabile (ed invece sarebbe bello approfondire la storia del Paladino Paravain o della giovane Alienor).
Complessivamente la trama scivola via veloce e il ventaglio dei personaggi rimane molto ricco (con anche l’introduzione dell’arpia Syrin…).
Nota alla traduzione: rispetto al primo capitolo la traduzione è peggiore, più frettolosa, forse. Ho riscontrato anche degli errori di battitura, assenti nel primo.
Letto: 07 aprile 2017 – 13 maggio 2017
Voto: 7 al romanzo, 10 ad Edizioni Il Punto d’Incontro per lo sforzo di aver portato questo romanzo in Italia.
Peter Freund
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