ROMA
(16 luglio 2018) – Questa estate il mio nuovo romanzo ‘Un principe per Agla’ ha
stretto un’altra importante partnership con il Teatro San Paolo di Roma, dopo quella
del dicembre 2016 tra ‘Storie e leggende di Scozia – Isle of Skye’ e ‘Mi è
caduto uno scozzese nel piatto’.
Questa
volta sono stata chiamata a partecipare alla rassegna ‘Equilibrismi in rosa’,
in cui il teatro mette si impegna per mettere in luce la cultura al femminile
in ogni sua forma d’arte (letteratura, poesia, pittura e, ovviamente, teatro).
Per
l’occasione ho avuto il piacere di assistere allo spettacolo ‘Una serva per
amica’ di e con Ester Cantoni (Compagni dei Borghi), che ha creato questo ‘one woman show’ su
Colombina, personaggio della Commedia dell’arte sorto nel XVI secolo.
La
commedia è in un atto unico dalla durata media di 1 ora e 40 minuti.
Trama:
La
serva Colombina accoglie il pubblico nella sua cucina di prima mattina e, in
attesa che si svegli la sua padrona, racconta a questi cari amici giunti da
lontano la sua vita a servizio dell’astuta marchesa.
Tra
ricordi, sogni e confidense,
Colombina dipinge uno spaccato dell’epoca, in cui è stata costretta a maritarsi
due volte, ha imparato a cucinare i piccioni come se fossero galletti, ha
sognato l’avvento della locomotiva, ha ascoltato il latino… ed ha imparato a
riconoscere l’uovo come la cosa più importante che esista non solo in una
cucina, ma ovunque nel mondo.
Ester Cantoni nei panni di Colombina (Copyright photo: Diletta Nicastro)
Commento:
L’opera
nasce da un’intuizione di Ester Cantoni, che dopo aver messo in scena ‘Tredonne scaltre’, propone un’altra opera ispirata alla Commedia dell’arte
italiana e alle figure che hanno rivoluzionato il teatro italiano tra il
Seicento e il Settecento.
Mentre
‘Tre donne scaltre’ era una commedia frizzante e divertente, in cui venivano
riproposti (magari in forma rimodellata) brani di Goldoni all’interno di una
storia che si svolgeva ai tempi nostri, qui ci troviamo di fronte ad un’opera
ambientata totalmente nel Settecento.
Ho
amato molto il fatto che la Cantoni, per far sentire il pubblico davvero un ospite
speciale di Colombina, fa sedere sul palco i presenti. I riflettori sono sempre
su di lei, ma si ha la reale sensazione di essere nella sua cucina, in attesa
che la marchesa si svegli.
Il
monologo è ricco di spunti assai interessanti, che dimostrano il lungo studio fatto
per rappresentare il Settecento italiano (l’analisi della società, gli eventi
storici, etc.), il tutto condito con l’incredibile verve della Cantoni che, da
vera mattatrice, lascia incatenati gli spettatori nelle loro poltrone senza
sentire il tempo che passa.
Ester Cantoni ed io dopo lo spettacolo <3
Ora,
lo ammetto, sono assai curiosa, perché Colombina non ci lascia.
Per
tutto luglio al Teatro San Paolo andranno di scena le repliche di Una serva per amica (vi consiglio, se
potete, di correre a vederlo) e, ad agosto, debutterà Un uovo per due, in cui Colombina si ritroverà nel futuro… sogno o
realtà? (per info e prenotazioni tel 06-59606102 oppure 339-4684545 - www.teatrosanpaolo.it
- info@teatrosanpaolo.it)
Consigliato
a tutti (andateci in compagnia, sarà bello parlarne insieme).
Stelle
mozzafiato. *****
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