Il ragazzo della porta accanto
di Betty Cavanna
Dati tecnici:
Titolo originale: The boy
next door
Traduttrice: Luisa Rossi
Casa Editrice: Baldini & Castoldi
Collana: La Melagrana n. 32
Pagine: 257
Anno: 1956 (in Italia dal 1957)
La cover americana
Jane
Howard ha sedici anni, è timida e non brilla nella sua classe né per
intelligenza, né per bellezza. L’unica sicurezza della sua adolescenza è Ken
Anderson, il ragazzo della porta accanto, con cui esce regolarmente per andare
al cinema o per raggiungere un ritrovo di amici.
Un
giorno, tornando da una festa di fine estate, Ken tenta un approccio più
romantico, ma Jane scappa impaurita.
Ken si dichiara sotto la luna
Da
quel momento il rapporto tra i due si riempie di tensione. Ken inizia a
frequentare la sorella minore di Jane, la bellissima e smorfiosa Linda, e si
dedica anima e corpo alla sua nuova Cadillac, comprata usata ad un prezzo
invidiabile. Jane si ritrova sempre più sola, fino a quando non incontra
l’inglese Peter Shakespeare e non ottiene un posto di spicco all’interno della
scuola, tra una partita d’hockey su ghiaccio e pomeriggi passati a fare da
babysitter proprio a fratello di Ken.
Un
autunno tormentato, che farà crescere i protagonisti fino a quando…
Commento: Betty
Cavanna (1909-2001) è un’autrice americana che ho amato molto in gioventù. I
suoi libri, freschi e gentili, hanno animato molte delle mie letture
adolescenziali (tra tutti ricordo Reginetta
sugli sci e Sogni sulla neve). Le sue pagine raccontano di un mondo che non c’è più, di un periodo che va dal
1946 ai primi Anni Sessanta, di una generazione che esce dalla Seconda Guerra
Mondiale e di giovani che vogliono guardare al futuro con l’ottimismo tipico
della loro età.
Il ragazzo della porta accanto
era un titolo che nella collana di mia mamma mancava (non era mai riuscito a
recuperarlo all’epoca) e che ho rintracciato grazie alla Libreria dei Passi
Perduti in provincia di Perugia. E’ stata una gioia poterlo avere tra le mani
dopo tanto tempo (e dopo aver a lungo fantasticato su chi potesse essere questo
ragazzo della porta accanto).
La
lunga attesa non ha diminuito il piacere della lettura, ed ho goduto ogni
pagina con gioia intima e silenziosa.
Mi
sono sentita trasportare ancora una volta, come quando ero giovane, in un mondo
al di là dell’Oceano molto, ma molto più lontano di quanto oggi possano essere
gli Stati Uniti (per capirlo, basti pensare che la stessa Jane quando incontra
Peter va ad aprire l’atlante della scuola per vedere dove si trova il paese
inglese da cui proviene).
Ho
rivisto questi adolescenti che imparano a crescere, cercando di migliorarsi e
di affrontare i propri errori. Questa gioventù dove l’amore era vissuto in
punta di forchetta e a volte bastava uno sguardo o una passeggiata sotto la
luna per far battere i cuori. Questo mondo così leggiadro, ma non per questo
non pieno di spessore e di forza emotiva.
Altra cover americana
Le
cose che mi sono piaciute di più:
1.
Il fatto che Jane giochi ad hockey sul ghiaccio. La sua figura come sportiva è
appena accennata, ma mette in evidenza come lo sport studentesco sia sempre
stato molto importante negli Usa (magari lo fosse anche in Italia!) e come le
scuole fossero dimora di formazione (nello sport non bisogna essere
necessariamente dei campioni. Anche solo far parte di una squadra aiuta a
crescere e a comprendere i problemi degli altri).
2.
La passione di Ken per la sua Cadillac. Un po’ come Jane, io capisco poco di
macchine, ma rimango affascinata dall’entusiasmo con cui Ken guarda, cura e si
spende per la sua nuova auto. Di sottofondo viene toccato anche il delicato
problema delle auto usate e dell’importanza di aiutare i giovani in questa
passione (anziché soffocarla), creando punti di ritrovo in cui spiegare e
spingere al cameratismo.
Ken alle prese con la sua Cadillac
3.
I riferimenti che nel corso della storia vengono fatti a Jane Eyre (libro che Jane ha appena finito di leggere), mettendo in
contrasto la società inglese dell’Ottocento con l’America degli Anni Cinquanta.
Un
libro che avevo amato da tanto tempo solo per il titolo e che consiglierei a
tutti coloro che volessero gustare una delicata storia d’amore che riflette
l’animo di tanti giovani e che mette in risalto le difficoltà di comunicazione
tra uomini e donne (perché passano le generazioni, passano i modi, passano i
costumi, ma l’animo umano non cambia mai).
Letto: 23
dicembre 2017 – 04 gennaio 2018
Voto: 7,5
al romanzo, 9 a Betty Cavanna per tutto quello che mi ha donato nella mia
adolescenza, 10 alla Libreria dei Passi Perduti che mi ha permesso di
realizzare un sogno.
Stelle mozzafiato: ****
Ho trovato 2 libri di Betty Cavanna (autrice di cui ignoravo l'esistenza) nella piccola biblioteca che frequento come volontaria. Sto leggendo il primo, Una ragazza sogna, e non ho ancora formulato un giudizio.
RispondiElimina'Una ragazza sogna' l'ho letto tanti anni fa e mi era piaciuto tanto. Quale è l'altro che hai trovato? Grazie per avermi scritto <3
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